giovedì 15 maggio 2008
martedì 15 aprile 2008
Vittoria e congedo
Con questi strepitosi risultati, chiudo felicemente l' esperienza di questo blog "dedicato" alle elezioni politiche 2008.
Ringrazio tutti quelli che hanno vissuto con me questa avventura, in particolare gli amici che, pur avendo idee politiche completamente opposto alle mie, hanno voluto e saputo confrontarsi con me con intelligenza, cortesia e rispetto reciproci.
Dovrebbe essere scontato un dialogo di questa natura fra avversari politici, invece, purtroppo, non lo è affatto. Stupidità, ignoranza e (conseguente) arroganza e settarismo regnano sovrani, in internet, così come nella nostra società.
Io mi auguro, in tutta sincerità, che il nuovo stile lanciato da Veltroni nella sua campagna elettorale non sia stato un escamotage per catturare voti fra i moderati. Poichè, a giudicare da una prima lettura dai dati elettorali, questo disegno veltroniano non ha avuto successo, ho ragione di credere che la mia speranza rimarrà tale. Vedremo nei prossimi giorni, quando i nostri avversari si saranno ripresi dallo shock.
Molto dipenderà dall' atteggiamento della stampa antiberlusconiana. Ieri sera il vicedirettore della Repubblica, facendo sobbalzare il direttore del Tempo che ha gridato allo scoop, ha dichiarato che bisogna finirla di demonizzare Berlusconi!
Vedremo cosa ne penseranno Mauro e Scalfari. Credo che il mio pessimismo non sia infondato, ma non si sa mai ...
Comunque, dopo questa vittoria, noi liberali del centrodestra dobbiamo marcare stretto il nostro governo. Come tutti sanno, la coalizione che lo sostiene non si è mai distinta, se non a parole, per liberalismo.
A questo scopo, ho deciso di aprire un nuovo blog che ho titolato "Governo Berlusconi Ter: tutta la verità".
Lo avevo preparato ieri mattina, in attesa che si aprissero le urne ...
Nel sottotitolo troverete le intenzioni che mi animano nell' intraprendere questa nuova avventura che richiede, assai più dell' altra, la collaborazione degli amici di destra e di sinistra.
Dunque questo post non è un addio ma un arrivederci a .... subito!
Consideratevi tutti invitati.
Ciao a tutti e grazie ancora.
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il cannocchiale
domenica 13 aprile 2008
Aspettando lo spoglio ...
Be', sarà pure il solito teatrino, ma io lo aspetto con ansia: sono uno di quelli che crede, malgrado tutto, nella democrazia e nei suoi riti, fra i quali lo spoglio delle schede è il più importante.
Nell' attesa, che fare? Stamattina speravo di trovare l' indicazione di voto di sua laica-santità Paolo Mieli. Macchè! Stavolta è rimasto muto come un pesce, come si addice ad una persona intelligente che, quando sbaglia una volta, si premura di non ripetere più lo stesso errore.
Il nostro papa laico è ancora giovane e ci tiene alla sua reputazione. Chi non ha questo pudore è Scafari. A parte che l' Eugenio nazionale ha ormai raggiunto l' età in cui è lecito fregarsene del giudizio altrui, lui ha alle spalle un lunghissima carriera di pronostici e giudizi politici sbagliati. Praticamente non ne ha mai azzeccata una e potete credermi, perchè io lo seguo attentamente da 50 anni. Lo leggo da quando ho smesso i pantaloni corti!
Oggi ha regalato a Repubblica uno di quei fondi che definire indimenticabili è poco. Leggetevelo, datemi retta!
Per "figura da imbecille", riferita ad un opinionista che scriva un articolo di giornale, intendo la capacità di sostenere una tesi e contraddirla clamorosamente poche righe o paragrafi dopo.
Nel caso specifico la tesi è che Veltroni ha condotto una campagna esemplare per pacatezza dei toni e rispetto per l' avversario e, QUINDI, sarebbe lui la persona più adatta a guidare il paese, tanto più - state attenti! - se ascoltasse il consiglio che gli dà il Grande Saggio della Politica Italiana (cioè Scalfari stesso):
"Non potendo chiedere a Berlusconi di correggere la sua natura, [gli elettori] lo chiedono a Veltroni: quale che sarà la sua posizione post-elettorale, spetterebbe a lui e sopportare con inesauribile pazienza gli spiriti animali dell'avversario. Doppio gravame per Veltroni e per quella metà del paese che non si riconosce in Berlusconi: blandirlo in caso di vittoria dei democratici, sopportarlo se fosse lui a prevalere di poco senza imitare quanto lui stesso fece. Chiedere che i democratici ed il loro leader si assumano questa duplice responsabilità significa considerarli come la parte politica più responsabile."
Ci siete? Avete capito bene in cosa consiste il consiglio di Scalfari? Lo ripeto con parole mie: " Tu, Veltroni, che non sei come Berlusconi, per il bene del paese devi essere saggio anche per lui, sii doppiamente responsabile, usa toni morbidi, non litigarci, non aizzarlo, non prenderlo a parolacce"
Bene, perfetto! Mi pare un consiglio più che assennato ma, purtroppo, subito dopo arriva il settarismo che rimbecillisce e il nostro consigliere, tanto per dare il buon esempio al suo pupillo, parte in quarta con un attacco a Berlusconi che definire selvaggio è poco: parte dal tacciarlo di essere un venditore di tappeti per arrivare a definirlo un mafioso.
Be', leggetevelo da soli questo attacco. A me fa senso (e pena per Scalfari) riportarlo.
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il cannocchiale
Stiamo naufragando e sembra stupido dirlo ..
Mettiamo da parte, almeno per questa volta, la nostra attitudine a volerci distinguere ad ogni costo dalla massa, esprimendo un voto a favore di qualsiasi partito o partitino si presenti alle elezioni, solo per distinguerci dagli altri, per dimostrare che siamo più avveduti di quei pecoroni che votano per i due partiti maggiori.
Mettiamo da parte l' idea che siano solo i due maggiori a rappresentare l' odiosa casta dei politici, perchè non è così. Semmai è vero il contrario, nel senso che sono i piccoli a potenziare l' inefficienza spocchiosa della odiata Casta.
Noi stessi, la nostra famiglia, i nostri amici, il nostro Paese stiamo andando TUTTI incontro a tempi duri, per le ragioni che sappiamo e che non sto qui a ripetervi, e abbiamo, quindi, bisogno di stabilità e di decisioni prese in fretta, non dilazionate da interminabili mediazioni.
Insomma, abbiamo bisogno che in Parlamento ci siano due soli gruppi parlamentari, uno di maggioranza, uno di opposizione. Ogni gruppo parlamentare in più comporta INEVITABILMENTE un ritardo, se non una paralisi, nelle decisioni.
Il voto di bandiera, il voto di opinione, il voto di testimonianza ideologica, il voto di rabbia, è un lusso che non avremmo mai dovuto permetterci, neppure quando l' economia tirava. Oggi che stiamo andando incontro alla miseria, sarebbe un vero suicidio continuare a percorrere quella strada che si è dimostrata sbagliata, al di là di ogni ragionevole dubbio.
Quindi, se entrambi non vi piacciono, turatevi pure il naso, ma votate per VELTRONI o per BERLUSCONI, lasciando fuori tutti gli altri che magari possono piacerci di più e che certo sono ottime persone, persino migliori delle altre due, ma che in Parlamento costituirebbero solo occasioni di instabilità o di immobilismo che NON POSSIAMO PIU' PERMETTERCI.
Entrambi gli schieramenti maggiori si presentano insieme a due formazioni minuscole, l' IDV e La Lega. Bene, NON VOTIAMOLE, per gli stessi motivi che ho appena indicato: costituiscono anch' esse un potenziale elemento di instabilità o di paralisi che NON POSSIAMO PIU' PERMETTERCI.
Se proprio Berlusconi e Veltroni vi ripugnano, piuttosto annullate la scheda, piuttosto non andate a votare, ma NON MANDATE in parlamento partiti e partitini che non ci servono, che NON POSSIAMO PIU' PERMETTERCI.
Amen, fine della predica. BUON VOTO A TUTTI NOI!
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il cannocchiale
sabato 12 aprile 2008
Signora maestra: Silvio ha avuto 5 spot in meno!
La frase pubblicata sull’Unità: “Per controbattere la delittuosa propaganda clericale, ogni sezione provveda a creare un asino infantile”, contiene un errore di stampa e pertanto va letta: “…provveda a creare un asilo infantile” (Giovannino Guareschi)
Realacci è troppo giovane per sapere che l' elettorato anziano, afflitto da problemi alla prostata, grazie alla lunga interruzione ha potuto seguire TUTTA l' intervista di Veltroni mentre ha perso almeno 2 minuti e mezzo di quella di Berlusconi, Quindi, il vantaggio lo ha avuto Veltroni (sempre che gli anziani di cui sopra soffrano anche di arteriosclerosi, naturalmente)!
Ma, scherzi a parte, qui più che di infantilismo, si tratta di improntitudine. Non bastava, a Realacci, che oggi tutti i giornali riportassero la notizia che l' Uomo nero, Marcello dell' Utri, "sarebbe" coinvolto nel broglio elettorale mafioso che "sarebbe" stato perpetrato in Sud America?
Nessun avviso di garanzia in questo senso, ma che fa? Il titolo sui giornali c' è .... e i trinariciuti saranno stati soddisfatti di aver avuto l' ennesima conferma che il bibiofilo Dell' Utri è il garante della Mafia presso la corte del Cavaliere ....
Così Berlusconi impara a parlare di brogli! Tiè!
Vabbe', diciamo che ad un popolo di fessi bisogna raccontare una mare di fesserie per farli contenti e portarli alle urne a salvare la democrazia dal fascismo e dalla malavita organizzata che Berlusconi rappresenta.
Questo, tanto per farci sapere che genere di opposizione il PD si appresta a fare nella prossima legislatura e che genere di stampa la sosterrà.
Chi si fosse illuso, a destra come a sinistra, che in Italia, grazie al PD, si fosse verificata una svolta epocale è avvertito ....
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il cannocchiale
la "colpevole "deligittimazione dei PM
Luca ha detto:
Verissimo che manca il contraddittorio spesso e che, in quanto essere umano, Travaglio esprime il suo punto di vista!
paraffo ha risposto:
Mi piacerebbe che tu mi citassi una circostanza in cui questo contraddittorio ci sia stato. perchè io non ne ho memoria, caro Luca.
Ma proprio per questo notavo che il problema, con Travaglio, è che è unico: non c'è nessuno che, al pari di lui, si metta a fare un lavoro certosino su fatti ben documentati per sostenere le proprie tesi. Al che viene da chiedersi PERCHÉ non vi sia nessun altro come lui in giro (come metodo, poi per me lui è eccezionale... ;-) )
1) Perchè è un metodo di lavoro massacrante e i giornalisti sono famosi per essere dei fannulloni.
2) Perchè, quando si intraprendono crociate contro un uomo potente (e ricco) come Berlusconi, intelligenza vuole che ci si documenti con cura, altrimenti si finisce sul lastrico. Tanto è vero che Berlusconi lo ha querelato pur non avendo chances di vincere. Figurati se le avesse avute per qualche "svista" di Travaglio! Dunque, i giornalisti normali (fannulloni per definizione e pavidi per vocazione) non si prendono la briga di correre rischi.
Quanto al discorso di prima...la giustizia italiana ha tantissimi problemi, non ultimo quello che effettivamente quella dei magistrati per molti versi è una corporazione, o casta, al pari di quella dei politici.
Non capisco perchè dici "per molti versi". Sembra che tu voglia dire che non è proprio una vera casta ... E invece lo è e molto più ferrea e impunita e impunibile di quella dei politici, se non altro perchè i giudici non sono sottoposti a conferme da parte degli elettori
Non credo proprio, però, che il metodo sistematico di delegittimazione adottato da Berlusconi sia un buon metodo per risolvere i problemi, perché ovviamente induce radicalizzazioni e reazioni difensive, e non è neppure specifico nel suo attaccare (se non quando lui o persone a lui vicine attaccano direttamente gente coinvolta nei processi in cui sono stati implicati), il che causa una reazione "di casta".
La casta dei giudici non è solo impunita e impunibile (e quindi assolutamente antidemocratica), ma possiede anche un potere terribile che nessuna altra casta ha: quello di poter rovinare la vita di chiunque, innocente o colpevole che sia. Quando più avanti ti chiedi perchè in 5 anni, il Governo Berlusconi non abbia fatto nulla per ridimensionare il loro potere coi mezzi della legge, commetti due peccati:
1) quello di essere disinformato, perchè una legge di riforma (sia pure troppo timida) è stata fatta
2) quello di ingenuità, perchè non ti rendi conto del potere immenso di quella casta che, come se non bastasse, è difesa strenuamente dal centrosinistra e dalla Presidenza della Repubblica.
Con questi due peccati sulla coscienza, è ovvio che tu non comprenda LA NECESSITA' e la APPROPRIATEZZA di quel che trovi sbagliato: cioè la deligittimazione della magistratura che Berlusconi porta avanti sguaiatamente. Ti spiego: ci sono riforme che possono essere imposte a colpi di maggioranza ma ce ne sono altre che devono ASSOLUTAMENTE essere sostenute dalla pubblica opinione. Quella della magistratura è una di queste.
Ti faccio un esempio paradossale per tentare di spiegarmi più chiaramente: mettiamo che un partito politico voglia legalizzare la pedofilia!!!
Anche se avesse la maggioranza assoluta in Parlamento, quel partito non potrebbe mai approvare una "riforma" come questa perchè andrebbe contro il sentire comune. Per poter procedere e conseguire lo scopo, quel partito avrebbe una sola strada: modificare il senso comune! Come? Lanciando una campagna martellante e assordante e sguaiata contro il sesso fra adulti consenzienti! Ci vorrebbero anni, è vero, ma sarebbe l' unica strada percorribile. Una volta ottenuto lo scopo, cioè una volta cambiata la mentalità comune, la riforma sarebbe attuabile, anzi reclamata a gran voce !!!
Tornando al punto, Berlusconi, per far passare una riforma in senso liberale dell' ordinamento giudiziario in un paese profondamente illiberale come il nostro, tanto illiberale dal mandare in Parlamento un forcaiolo fascista come Di Pietro, tanto illiberale dal farsi governare per 60 anni da cattofascisti e cattomarxisti e da desiderare che continuino a farlo nell' anno 2008, non ha altra strada che quella che sta seguendo e che, ti informo, ha avuto successo: in sondaggi recenti pubblicati da tutti i giornali, la credibilità della magistratura è scesa in modo verticale.
Io non escludo che, in questa legislatura, Berlusconi possa riuscire a farcela! Ma forse è ancora presto, non lo so. Il recentemente proscioglimento di Mastella, per esempio, è stato un bel passo in avanti sulla via della diffidenza dei cittadini che non siano dipietristi come te .... ma siete ancora tanti a non porvi la fatidica domanda: "E se capitasse a me di finire nelle grinfie di questa magistratura"? (A proposito: non ti ho sentito fare commenti su questo punto)
Per risolvere i problemi della giustizia in Italia serve diplomazia, non sparate (perdonami il termine). Sostenere che esistono "sentenze politiche" che non vanno rispettate non mi sembra un gran modo per alimentare la pace sociale. Se il Cavaliere ritiene che certe sentenze siano sbagliate e tendenziose, faccia ricorso: la Cassazione gli ha appena dimostrato che non è pregiudizialmente contro di lui o i suoi amici, mi sembra!
Proprio ieri sera Berlusconi ha fatto il panegirico della magistratura giudicante nel senso che dici e proprio per le ragioni che hai indicato! Ma tu Berlusconi non lo ascolti, vero, amico Luca?
Vuoi sforzarti di capire che l' aberrazione italiana è quella di considerare "giudici" i Pubblici Ministeri e di fare sedere nelle commissioni di autogoverno che decidono le carriere dei giudici giudicanti anche i Pubblici Ministeri?!!!!! Il che comporta che il giudice terzo, quello che deve decidere se dare ragione, in un processo, al PM o all' avvocato difensore, NON PUO' CORRERE IL RISCHIO DI INIMICARSI IL PRIMO, mentre se ne sbatte allegramente del secondo?!!!!!!
Guarda, Luca, che se tu non conosci o ignori volutamente questa terribile realtà, i tuoi ... "giudizi" e le tue convinzioni non hanno senso .... a meno che tu, ignorando la famosa domandina, voglia coscientemente continuare a vivere in uno Stato Medioevale di NON DIRITTO!
Nel qual caso, ti prego, dimmelo chiaramente ed io smetterò di triturati e triturami le palle in discorsi inutili.
Vorrei però che tu argomentassi il tuo punto primo: che c'è asimmetria in Italia fra diritti dell'accusa e quelli della difesa. A quanto ne so è esattamente il contrario; difesa e accusa, nel nostro ordinamento, hanno gli stessi diritti e limitazioni.
Luca, scusami tanto, ma quando ce vo' ce vo' : "Ma che cazzo stai dicendo"?
Io non devo argomentarti nulla: informati e informati bene! Tutti conoscono un avvocato, spero anche tu. Chiedi a lui, dopo di che, se vuoi, continueremo il discorso. D' accordo?
Ciao!
PS. Ovviamente non rispondo al resto del tuo post, in attesa che tu ti erudisca sulla materia.
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il cannocchiale
Il Vice-Papa laico sul giornale e il Cazzaro in TV
Quello che contraddistingue tutti i nemici di Berlusconi, dai peones incolti e livorosi che incontri in Internet, fino ai coltissimi opinionisti dei giornali, è che non "ascoltano" - sistematicamente - quel che il Cavaliere dice. Delle spiegazioni che Berlusconi fornisce odono il suono, certo, ma non ascoltano le parole. Pare che siano afflitti da un evidente corto circuito fra apparato uditivo e cervello ....
La cosa non deve stupire. L' homo sapiens ha questa caratteristica: rifiuta a priori di considerare ciò che non gli piace. Questa umanissima caratteristica è particolarmente sviluppata in chi affronta la politica con spirito giacobino o, per chi ignorasse il significato di questo vocabolo, con lo spirito del tifoso da stadio: tutto ciò che fanno i campioni della mia squadra è buono e santo mentre tutto quello che fanno quelli della squadra avversa è cattivo e diabolico.
Conseguenza: che ascolto a fa' quel che dice Veltroni se io sono berlusconiano? E viceversa: che ascolto a fa' quel che dice Berlusconi se io sono veltroniano?
Chi ragiona (si fa per dire) in questi termini non è necessariamente un imbecille: lo facciamo più o meno tutti. Io stesso devo fare degli sforzi enormi per impormi di ascoltare quel che dice Veltroni, quindi so di cosa sto parlando.
Ieri, a Matrix, mi sono imposto di ascoltare attentamente tutto ciò che diceva Walter e vi do la mia parola di onore che l' ho fatto, l' ho fatto con lo stesso impegno con cui avevo seguito il discorso che aveva pronunciato quando era sceso in lizza (si fa per dire) per assumere la carica di segretario del nuovo PD.
Ricordo nitidamente la mia reazione di allora: "Questo parla come Berlusconi"! E avevo aggiunto "Cazzo, che svolta! Sta a vedere che 'sto paese, seppellito finalmente il post-comunismo, mi può diventare civile"?!
Durata della mia illusione? Molto inferiore a quella dello stesso Berlusconi che, attorniato come è da consiglieri ex-democristiani ed ex marxisti, ci ha creduto più a lungo di me che studio da 40 anni gli uni e gli altri e che, non essendo un politico e non avendo mai fatto politica attiva, ho potuto conservare una certa lucidità da etologo ....
Io, dunque, so perfettamente - da decenni - che Veltroni è un cazzaro, ma gli ho concesso, per qualche mese, quella buona fede (nel propugnare la svolta) che negavo ai suoi compagni di partito e infatti mi chiedevo cosa sarebbe successo una volta che avesse perso le elezioni. Mi rispondevo che sarebbe dipeso dall' entità della sconfitta: PD a meno del 35%, Walter in Africa, PD a più del 35%, Walter saldamente a capo della opposizione.
Una volta che ho deciso di fargli credito della buona fede, devo confessare che non lo ho ascoltato più nè con attenzione, nè senza: come compariva il suo faccione, cambiavo canale e lo stesso facevo col Cavaliere, tanto sapevo che avrebbe ripetuto sempre lo stesso discorso.
Berlusconi, infatti, come tutte le persone che parlano di fatti concreti, non può che ripetersi.
Solo chi parla di aria fritta può sbizzarrirsi in voli pindarici dalle traiettorie sempre diverse ...
Dunque, nei giorni della campagna elettorale, mi sono limitato a commentare quel che i giornalisti riferivano di quel che Walter e Silvio andavano dicendo.
Ma torniamo a bomba: le interviste di ieri a Matrix. Trattandosi delle ultime esternazioni della campagna elettorale, ho seguito con la massima attenzione entrambi i contendenti.
Ebbene, a parte l' indicazione di qualche punto del programma, il Walter ha parlato di aria fritta: intenzioni, ideali, sogni, costernazione all' idea del tragico destino del nostro paese se cadesse in mano dei leghisti (!!!) e di chi non rispetta la sacralità delle istituzioni, come il Cavaliere Nero, e via cazzeggiando. Fatti concreti? Zero, doppio Zero ....
A onor del vero, almeno in parte, la colpa è stata anche di Mentana che ha favorito la vena cazzara del nostro eroe di cartapesta, con domande altrettanto insulse delle risposte. A Walter non è parso vero seguirlo su quella strada e ha finito per fare una figura peggiore del dovuto.
Alla sfiga (per Veltroni) di aver dovuto rispondere ad un intervistatore cazzaro quanto lui, si è aggiunta quella che il sorteggio ha decretato che a parlare per ultimo fosse il Cavaliere!
Il Silvio ha esordito mettendo immediatamente in un angolo il buon Chicco Mentana e lasciandocelo per tutto il tempo dell' intervista. Dopo di che ha iniziato a snocciolare a mitraglia analisi, numeri, problemi e soluzioni degli stessi. Come fa ogni buon oratore, ogni tanto il Cavaliere dava tregua agli ascoltatori con una battuta e poi, riacchiappata la loro attenzione, riprendeva a martellarli di fatti concreti.
So bene che nessuno mi crederà, ma io ho la presunzione di aver fatto una analisi obiettiva, tecnica, dei due discorsi: fra i due intervistati non c'è proprio stata partita!
Sono però consapevole anche di un altro fatto: la mia è una opinione, non la verità. Perchè è solo una opinione? Per il semplice fatto che io, in un politico, cerco quel che mi ha dato Berlusconi, cioè l' indicazione dei problemi concreti e quella di una soluzione concreta ad essi.
Se, invece, io mi aspettassi, da un politico, che solleticasse la mia irrazionalità e mi facesse sognare quel che non è realizzabile, allora direi che è stato Veltroni il più bravo e darei a lui la vittoria del match di ieri sera.
Morale della favola: l'incontro di ieri non ha spostato un solo voto, come tutta la campagna elettorale, del resto. Gli incerti che amano sognare voteranno per Veltroni, gli altri no. Punto!
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il cannocchiale
venerdì 11 aprile 2008
ANSA: Berlusconi querelerà di Pietro
Vabbè, vedremo. Non nascondo che l' idea che venga accertato, in un tribunale, che la laurea di Di Pietro è fasulla, come ha insinuato Berlusconi a Porta a Porta, mi farebbe assai piacere, non tanto per malanimo verso il nostro forcaiolo nazionale (che pure nutro), quanto per smussare la pessima opinione che già ho delle patrie Università. Che questi istituti siano pessimi (CEPU ringrazia) è un fatto, ma che siano davvero arrivati a dare una laurea a Di Pietro è davvero troppo, persino per me.
Comunque, la vera notizia, in questa agenzia, è che Berlusconi perda il suo tempo a querelare Di Pietro. Cacchio, se si metterà a querelare tutti quelli che lo diffamano, intaserà ancora di più i tribunali e non gli rimarrà il tempo per governarci.
Bisogna che il Cavaliere rinunci alla sua debolezza di voler essere amato da tutti e, di conseguenza, di indignarsi con chi non lo fa. Si sottopone, così, ad uno stress inutile. Io, al suo posto, comincerei a considerare gli insulti una medaglia al valore, un riconoscimento della mia statura (se non fisica, morale).
La storia è piena di grandi uomini e avevano tutti una caratteristica in comune: erano odiati dai mediocri. Spesso odiati a morte, come Giulio Cesare, per esempio ....
Mi è venuto da ridere, in questo momento. Ho visualizzato Di Pietro in toga senatoria che si sbraccia a inveire contro il vincitore dei Galli, inciampando sulla consecutio temporum .... Ma ve lo immaginate Di Pietro alle prese con la grammatica e la sintassi latine?!!! Probabilmente avrebbe fatto diventare cesariano persino Cicerone!
Poi ho pensato a Bondi nei panni di Marco Antonio ed il mio sorriso si è spento repentinamente ...
il cannocchiale
La Cassazione annulla ed io mi incazzo!
Pare che le testimonianze accusatorie fossero inammissibili e che, quindi, il processo vada rifatto.
Ed il PM che aveva avviato il procedimento giudiziario non lo sapeva? Ed il GIP neanche? E i giudici di primo e secondo grado che avevano condannato dell' Utri per ben due volte, dormivano?
Ma si può vivere in un paese in cui, se non hai il culo di incontrare un giudice competente almeno in Cassazione, finisci in galera o, comunque, sputtanato a vita?
Io non so (grazie ad una magistratura da terzo mondo, nessuno può saperlo DAVVERO) se dell' Utri sia o meno colpevole. Quello che so è che in un paese civile non si può condannare nessuno senza prove schiaccianti.
Meglio un colpevole in libertà che un innocente in galera.
Quando cazzo lo capiremo che resteremo sempre il paese di merda che siamo, finchè questo principio non entrerà nella nostra cultura civile, prima ancora che giudiziaria?
Già, cultura civile! Ma come potremo mai averla "civile" se la cultura italiana è in mano alla sinistra e i nostri maitre a penser si chiamano Scalfari, Travaglio e Flores d' Arcais, tanto per fare 3 nomi a caso? Come potremo mai averla, se il "grande innovatore" Veltroni si allea, legittimandolo, con il forcaiolo Di Pietro che vuole mandare in galera la gente subito dopo il processo di primo grado?
Ma la gente onesta e intellettualmente normodotata che dopodomani voterà per Veltroni, davvero vuole perpetuare questo stato di cose? Non è attraversata dal sospetto che senza una giustizia giusta, questo paese andrà in rovina e che non può pretendere che lo salvi proprio chi difende la giustizia ingiusta che abbiamo e che, anzi, vuole peggiorarla ulteriormente?
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il cannocchiale
giovedì 10 aprile 2008
Camelot meglio di qualsiasi giornalista!
Tutte le balle del Partito democratico e de la Sinistra l’Arcobaleno
Dunque, ricostruire due anni di menzogne propalate dalla sinistra al governo - e cioè dal Partito democratico e da la Sinistra l’Arcobaleno -, è impresa davvero ardua.
Nondimeno, si farà un tentativo in tal senso. Partiamo.
“Non faremo più condoni”. Questa, la promessa solenne fatta dal centrosinistra.
Che arrivato al potere, però, ha varato diversi condoni.
Uno, a favore degli imprenditori agricoli che non erano in regola con i versamenti contributivi all’Inps.
Un altro, a favore degli imprenditori che avevano assunto dipendenti al “nero”. Condono, quest’ultimo, valevole anche come amnistia.
Un altro ancora, per i Comuni campani che - alla data del primo gennaio 2008 - non avevano predisposto piani per lo smaltimento dei rifiuti.
Insomma, sul versante condoni, il centrosinistra s’è dato parecchio da fare!
Andiamo avanti.
Altro ambito campale, su cui il Partito democratico e la Sinistra l’Arcobaleno s’erano impegnati a determinare una “discontinuità” rispetto al centrodestra, è quello pertinente la “questione Ordine, Legalità e rispetto della Magistratura”.
Infatti per ossequiare questo impegno, Prodi - che è Presidente del Partito democratico -, ha “piazzato” al Ministero della Giustizia Clemente Mastella.
Il quale, candidamente, dichiarava in quei giorni di aver fatto il testimone di nozze al mafioso Francesco Campanella.
Che è soltanto la persona che ha fornito i documenti falsi a Bernardo Provenzano, per garantirgli una comoda latitanza.
Lo stesso Campanella, va pure aggiunto, che in un’aula di tribunale ha tirato in ballo - per una storia di tangenti -, Mastella, Salvatore Cardinale e Massimo D’Alema (essendo, poi, da quest’ultimi querelato).
Sempre in quest’ambito - quello cioè dell’Ordine, della Legalità e del rispetto della Magistratura -, si segnala la scelta - operata dai signori del Pd e de la Sinistra l’Arcobaleno -, di premiare diversi personaggi. Dal passato sicuramente encomiabile!
Così va inquadrata la scelta di impiegare al Ministero dell’Interno, l’ex terrorista Roberto Del Bello.
Oppure quella di nominare alla segreteria della Presidenza della Camera, l’ex terrorista Sergio D’Elia.
Ma anche quella di premiare - con un posto di lavoro - l’ex Brigatista rossa, Susanna Ronconi.
Oppure quella di trovare occupazione, all’ex Brigatista rossa Anna Laura Braghetti: condannata a due ergastoli, e che tra le tante cose è stata anche la carceriera di Aldo Moro.
Così come in quest’ottica, va pure inquadrata la scelta di piazzare alla vice presidenza della Commissione Giustizia della Camera, il pluripregiudicato “leonkavallino” Daniele Farina. Che infatti s’è dato subito da fare, per provare a realizzare una legge ad personam, utile a depenalizzare qualche reato per i suoi amici no global e nazicomunisti vari.
Sempre in tema di Ordine, Legalità e rispetto della Magistratura: non si può che parlare di indulto.
Grazie a cui si sono “graziati” i mafiosi in regime di 416 ter.
Si è graziata l’ex terrorista Susanna Baraldini. Si è fatto uscire dal carcere un mafioso e diversi camorristi.
Indulto che ci è costato 500 milioni di euro. Indulto che mette a rischio nove sentenze su 10.
Indulto che ha determinato un aumento di furti d’auto del 72,92%.
Indulto che in un anno ha fatto raddoppiare le rapine in banca.
Per non parlare, poi, dell’altro indulto che - per fortuna - Anna Finocchiaro (del Partito democratico), non è riuscita a far approvare.
Ancora in tema di Ordine, Legalità e rispetto della Magistratura, si segnalano alcuni episodi.
L’epurazione del Comandante della Guardia di Finanza Roberto Speciale: “reo” di non aver obbedito a Visco, che voleva fossero rimossi alcuni finanzieri che avevano osato indagare su Unipol.
Si segnala l’epurazione di De Magistris.
Il quale, invece, s’era permesso di indagare su Mastella e su Prodi.
A tal riguardo occorre dire, comunque, che Prodi - indagato da De Magistris per il reato di abuso d’ufficio -, nessun pericolo avrebbe corso: infatti nel 1997 s’è confezionato una piccola legge ad personam, con cui s’è depenalizzato il reato in questione (per cui anche all’epoca dei fatti, risultava indagato per atti compiuti quando era Presidente dell’Iri).
Ancora in tal ambito viene in rilievo l’epurazione di Clementina Forleo. Colpevole, quest’ultima, di voler a tutti i costi tirare in ballo D’Alema, Fassino e Nicola la Torre, nelle torbide vicende Unipol.
Non c’è che dire: hanno rispettato la Legge, l’Ordine e soprattutto la Magistratura.
Ancora in tema di promesse mancate.
“Aboliremo i Cpt (i centri di permanenza temporanea che accolgono gli immigrati clandestini)”: e infatti i Cpt sono tutti ancora in vita.
“Aboliremo la legge Fini-Bossi”: e infatti la legge Fini-Bossi - con qualche piccola modifica - è ancora lì, perfettamente in vigore.
“Supereremo o aboliremo la legge Biagi”: e infatti la legge Biagi - con qualche piccola modifica - è ancora tutta in vigore.
Ancora.
“Abbandoneremo tutti i territori dove i nostri militari sono impegnati a fare la guerra, e soprattutto ridurremo le spese militari”.
Infatti i nostri militari sono stati ritirati dall’Iraq, ma per essere impiegati in Libano. Mentre in Afghanistan nulla è cambiato rispetto al periodo in cui governava il centrodestra!
Sulle spese militari, poi, le si è portate alla cifra più alta di tutti i tempi: 12 miliardi di euro.
Promesse mantenute, come no!
Veniamo, poi, alle questioni economiche. Con la prima promessa.
“Noi non aumenteremo le tasse. Noi le tasse le diminuiremo e faremo redistribuzione a favore delle fasce meno agiate della popolazione”. Come no!
Infatti il Partito democratico e la Sinistra l’Arcobaleno hanno introdotto - con il governo Prodi - 67 nuove tasse!
Con la Finanziaria 2007, poi, hanno rapinato tutti.
Al single operaio con 15.000 euro lordi l’anno, hanno regalato 7 euro in più al mese. Peccato, poi, gli abbiano fatto lievitare le addizionali locali, anche del 600%!
D’altra parte lo stesso Marco Rizzo, dichiarava a quei tempi:
“Perché alla fine un operaio di Mirafiori con moglie e due figli a carico ci rimette”.
Lo sapevano, e ciò nonostante: hanno vessato gli operai. Alla faccia della redistribuzione!
L’effetto nocivo della Finanziaria 2007 su chi lavora in fabbrica, d’altra parte, è stato rivelato anche da Mario Draghi.
Lo ha riscontrato - e in più di una circostanza - anche la Uilm.
Poi la rapina vera è arrivata con lo sblocco delle addizionali locali: un vero e proprio Tsunami.
Addirittura l’Unità non ha potuto fare a meno di notare come con Prodi, si siano introdotte troppe tasse nel nostro Paese.
D’altra parte in un anno - rispetto all’estate 2006 -, il numero di coloro che è andato in vacanza, s’è ridotto di tre milioni. Ammazza che effetto redistributivo!
Per non parlare, poi, del fatto che la Finanziaria 2007 abbia fatto macelleria sociale: ad esempio riducendo del 40% le Prefetture. Un modo per garantire i cittadini, come no!
Con la stessa legge di bilancio, poi, si sono tagliati i fondi ai Paesi poveri e per la lotta contro l’Aids. Complimenti!
D’altra parte lo stesso Fassino s’è trovato a pronunciare un mea culpa.
Vogliamo poi parlare della rapina fatta alle tredicesime, anche dei pensionati? Meglio di no, per decenza!
Con la Finanziaria 2008, invece, le cose sono cambiate parecchio. Come no!
E invece s’è reintrodotta la tanto vituperata detassazione tremontiana delle plusvalenze. Ammazza, che facce toste!
Il segretario della Uil - sindacato socialista - infatti non ha potuto trattenersi dal dire come con la legge di bilancio 2008, si siano affamati pensionati e lavoratori dipendenti!
Sempre in tema, parliamo di pressione fiscale.
Con Berlusconi s’attestava al 40,5%: il livello più basso dal 1991.
Con il Partito democratico e la Sinistra l’Arcobaleno, la pressione fiscale è arrivata al 43,3%: il livello più alto dal 1997 (quando comunque governava Prodi).
Vogliamo parlare della lotta alla evasione fiscale? Bene!
Qui, per non saper né leggere né scrivere, s’è analizzato come con Tremonti si sia recuperata più evasione fiscale che con Visco (in un anno). Per non sapere né leggere né scrivere.
Allo stesso risultato, però, è arrivato anche il professor Luca Ricolfi. Il “sinistro” Luca Ricolfi (quello che ha detto che il centrosinistra è una coalizione di cazzari).
Secondo il docente universitario - e potete trovare quanto di seguito si riporta, a pagina 57 del suo libro “Ostaggi dello Stato” -, l’effetto-Visco - nel recupero dell’evasione fiscale -, forse è stato addirittura negativo!
Ecco cos’ha detto nel suo libro, Ricolfi:
“Sotto quest’ultima ipotesi, il gettito previsto salirebbe a 728,4, che risulta addirittura maggiore del valore tendenziale (782,2), il che farebbe ricomparire lo spettro di un effetto-Visco negativo (-0,2 miliardi), in sostanza l’assenza di qualche misurabile risultato della lotta all’evasione fiscale”.
“Per adesso, tutto quel che possiamo dire è che la nostra migliore stima per il 2006 fornisce un recupero di 1,8 miliardi e quella per il 2007 di 2,6 miliardi, anche se - per entrambi gli anni - non mancano varianti che suggeriscono un effetto-Visco negativo”.
“Un po’ poco per giustificare i tanti proclami trionfalistici che abbiamo sentito in questo primo scorcio di legislatura. Certamente abbastanza per togliere qualsiasi credito alla stima di 20 miliardi di gettito recuperato che tante volte l’opinione pubblica ha dovuto ascoltare in televisione o leggere sui giornali”.
Chiaro? Andiamo avanti! Con un’altra promessa.
“Noi risaneremo i conti pubblici. Perché Berlusconi ha lasciato una situazione di finanza pubblica disastrosa”. Come no!
Infatti il deficit strutturale lasciato da Berlusconi - al netto di una tantum e del rimborso dell’Iva aziendale, di competenza dell’esercizio 2006 -, era pari al 2,4% (nel rapporto deficit/Pil). D’altra parte Padoa Schioppa lo ha ammesso, e ha ringraziato il centrodestra!
Adesso, invece, il Fondo Monetario Internazionale, stima che il Partito democratico e la Sinistra l’Arcobaleno ci lascino un deficit pari al 2,5% (in rapporto al Pil). Insomma, con loro il deficit è aumentato!
Per non parlare del debito pubblico.
E’ di ieri la notizia che ha ripreso a crescere: passando da 1596 miliardi (di dicembre), a 1621 miliardi di euro. E con l’aggravio di una crescita economica - attesa per il 2008 e per il 2009 - dello 0,3% (e forse di un buco nei conti dello stato, per 7 miliardi di euro).
Questi sono fatti, documentati. Non chiacchiere o propaganda!
Punto.
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il cannocchiale
Smascherata la Grande Bugia: Prodi ha risanato l' economia
Prego gli amici di sinistra di leggerlo con attenzione e di darsi una regolata: fanno ancora a tempo a cambiare la loro intenzione di voto, se riescono a scuotersi di dosso l' antiberlusconismo viscerale che li acceca. Tranquilli! Ricordatevi che la coerenza è la virtù degli imbecilli, che il voto è segreto e che non pretendo che poi veniate a dirmelo che NON avete votato per Veltroni!
La Stampa
10/4/2008 | |
Dopo il voto |
LUCA RICOLFI | |
Salvo imprevisti, lunedì notte sapremo chi ha vinto le elezioni, sempre ammesso che ci sia un vincitore (potrebbe anche succedere che chi vince alla Camera perda o pareggi al Senato). Ma c’è un’altra cosa di cui, a partire da martedì, verremo poco per volta informati, ed è lo stato effettivo dell’Italia. Solo allora, infatti, i partiti potranno alleggerire la pressione che li induce a rappresentare la situazione dell’Italia in modo tendenzioso, evasivo, parziale. E solo allora, finalmente, i vincitori saranno costretti a suddividere le rispettive promesse in due gruppi: quelle che si possono mantenere subito e quelle che, «vista la situazione», non si possono che spalmare lungo i cinque anni della legislatura. Che cosa ci diranno, dunque? Quanto alla situazione, dopo aver sottolineato la gravità della congiuntura economica internazionale, credo non potranno esimersi dal rivelarci almeno tre cose strettamente italiane. Primo: non c’è un euro. È vero, siamo rientrati nei parametri di Maastricht ma il deficit del 2008, previsto al 2,4% del Pil, rischia di risalire pericolosamente verso il tetto del 3%. Rischia di risalire per l’effetto congiunto di spese non messe a bilancio (7 miliardi secondo una stima del Sole - 24 Ore) e di una crescita del Pil molto minore del previsto, se non addirittura nulla. In poche parole, non c’è alcun extragettito da distribuire né sotto forma di nuove spese né sotto forma di alleggerimenti fiscali. Secondo: il numero delle famiglie in difficoltà è enorme (oltre 4,5 milioni su 24), ed è aumentato in modo drammatico negli ultimi 12 mesi. Secondo l’Isae fra il primo trimestre del 2007 e il primo trimestre di quest’anno, ossia nel giro di un solo anno, il numero di famiglie che a fine mese sono costrette a ricorrere ai risparmi o a fare debiti è aumentato del 57% (non era mai successo dacché esiste l’indagine, ossia dal 1999). Terzo: le carceri scoppiano. A meno di due anni dall’indulto il numero di detenuti è tornato abbondantemente al di sopra della capienza regolamentare, senza che nulla di significativo sia stato fatto per evitare il ripetersi dell’emergenza dell’estate 2006: l’estate 2008 si profila turbolenta come quella di allora. Di questo, più o meno, si ricorderanno i partiti dopo il voto. Ma che conseguenze ne trarranno? Ovviamente non lo so, ma provo a fare un’ipotesi, o forse un auspicio. Potrebbe succedere che, non potendo aumentare ulteriormente le entrate (cresciute di quasi 100 miliardi fra il 2005 e il 2007), ed essendo impossibile dismettere in poco tempo quote rilevanti del patrimonio pubblico, ci si decida finalmente a porre mano agli sprechi della Pubblica amministrazione. Finché l’economia non riparte, è l’unico modo per trovare le risorse necessarie per mantenere almeno qualcuna delle innumerevoli promesse dei due schieramenti. La riduzione degli sprechi c’è nel programma del centro-destra, che pensa di tagliare a un ritmo di circa 5 miliardi l’anno, e c’è nel programma del centro-sinistra, che pensa di tagliare a un ritmo triplo (circa 15 miliardi l’anno). Il materiale su cui agire non manca, perché le stime più prudenti suggeriscono che le risorse «bruciate» dall’inefficienza della Pubblica amministrazione siano pari ad almeno 80 miliardi di euro l’anno, con tassi di spreco compresi - a seconda dei settori - fra il 15% e il 40% (secondo le stime dell'Osservatorio del Nord-Ovest: sanità 18%, scuola 25%, false pensioni di invalidità 32%, giustizia civile 35%). Avranno i due partiti principali il coraggio di fare quel che va fatto? A giudicare da ciò che dicono i protagonisti, si direbbe che il centro-sinistra sia più ambizioso e determinato (vuol tagliare il triplo del centro-destra), ma il centro-destra sia maggiormente consapevole dell’enorme difficoltà del compito, ovvero delle resistenze che sindacati, corporazioni, lobby, categorie, gruppetti, singoli individui opporrebbero a un’azione di progressiva riduzione degli sprechi (non a caso Giulio Tremonti ha parlato della necessità di «abrogare il ’68»). È difficile prevedere che cosa effettivamente faranno il Pdl e il Pd, e se quel che faranno proveranno a farlo insieme o divisi. Quel che sembra innegabile, tuttavia, è che - al momento - la riduzione della spesa pubblica è l’unica via attraverso la quale la politica può ritrovare i gradi di libertà che aspira ad avere. Si possono avere le idee più diverse sulla destinazione delle risorse così liberate. Alcuni pensano che la priorità siano le imprese, perché «solo così torneremo a crescere». Altri che la priorità siano le famiglie, perché troppe di esse sono entrate in povertà. Altri ancora che la priorità sia il nostro Stato sociale, che non è solo inefficiente ma è anche incompleto (mancano asili nido, ammortizzatori sociali, politiche per gli anziani e i non autosufficienti). Ma su un punto non dovremmo avere più dubbi: con un debito di 1600 miliardi di euro e un’economia che è diventata la più lenta e inefficiente d’Europa, 80 miliardi l’anno di sprechi non possiamo più permetterceli. |
il cannocchiale
Con un po' di pazienza e molto sangue freddo ...
.... si riescono a trovare informazioni politiche corrette persino su La Repubblica! Il che è tutto dire! Si vede che il direttore Ezio Mauro, ogni tanto, si distrae. Dunque, onore a Claudio Tito che è riuscito a fare il giornalista, stavolta.
La Repubblica
10 Aprile 2008
Il leader del Pdl alza i toni: il Pd mi attacca, non possiamo star fermi
Bonaiuti: "Veltroni offende. Vacilla l'idea di dargli una Camera"
Pressing sul Colle del Cavaliere"Non voglio sorprese sull'incarico"
"Hanno il Quirinale, hanno il Csm, hanno la Corte costituzionale. Perché dovremmo concedere pure la presidenza di una Camera?". Per mesi Silvio Berlusconi aveva caldeggiato una linea bipartisan per la prossima legislatura. Aveva suggerito di riservare un ramo del Parlamento all'opposizione, aveva esortato ad un dialogo costante per le riforme, aveva spinto per una campagna elettorale all'insegna dell'"understatement".
A tre giorni dal voto, però, ha cambiato registro. I toni sono di nuovo quelli del 2001 e del 2006. E soprattutto ha rimesso al centro dello scontro il profilo politico delle Istituzioni. "Non ce l'ho con Napolitano - spiega ai suoi - ma non può essere che la sinistra abbia il controllo del Paese anche se perde le elezioni". Tanto da derubricare le dimissioni del presidente della Repubblica come un semplice "esempio di scuola".
Eppure al Quirinale l'affondo non è stato interpretato così. Ma come un attacco in piena regola. Come un "mercato inaccettabile". Soprattutto in considerazione del fatto che dopo le urne, il rapporto dei due potrebbe diventare più "istituzionale". E in effetti, anche il leader del Pdl inizia a pensare a quel che potrà accadere a partire da lunedì prossimo. Vuole mettere il confronto con Napolitano sui suoi binari. I sondaggi, infatti, da tempo segnalano un vantaggio del fronte berlusconiano, ma al Senato gli stessi sondaggi non offrono certezze. La maggioranza assoluta non è sicura.
E l'inquilino di Via del Plebiscito inizia a mettere le mani avanti. Vuole far capire che se otterrà la vittoria a Montecitorio e una maggioranza risicata, persino relativa, a Palazzo Madama, il Colle dovrà comunque fare i conti con lui. Se il Pdl conquistasse meno di 158 senatori, infatti, non ci sarebbe la "maggioranza politica".
Ma anche in quel caso il Cavaliere tenta fin da ora di allontanare possibili equivoci. Vuole che le scelte siano in ogni caso vincolate alle indicazioni del Popolo delle libertà. Che l'incarico di formare il governo - o anche la decisione di rinunciare - passi per le sue mani.
Insomma, inizia fin da ora il pressing "per non avere dopo sorprese o brutti scherzi". E sebbene anche ieri abbia ripetuto ai suoi fedelissimi che il capo dello Stato è "un'ottima persona con cui non ho mai litigato nemmeno per un minuto", nello stesso tempo non riesce a fidarsi fino in fondo.
Non solo. Proprio perché non ci sono le certezze di una affermazione ampia, anche per la campagna elettorale ha optato, appunto, per un cambio di passo. "Di fronte all'atteggiamento di Veltroni - ha poi spiegato ai suoi fedelissimi - non possiamo rimanere fermi. Non possiamo accettare che ci dia lezioni con quella lettera, che mi attacca sul piano personale". Da giorni ha iniziato a infastidirsi per il tono assunto dal segretario democratico nei comizi. Soprattutto i continui richiami all'età. "Non era quello che avevamo concordato un po' di tempo fa", va ripetendo. "Di fronte al segretario del Pd che usa parole offensive - dice il portavoce del Cavaliere, Paolo Bonaiuti - non può che vacillare pure l'idea di assegnare la presidenza di una Camera alla minoranza. Questa sinistra è stata una delusione. Ci ha dimostrato che non è cambiata".
Tutti elementi, dunque, che hanno rivoluzionato il rush finale verso le urne. E che hanno fatto prevalere le tesi dei "falchi" su quelle delle "colombe". Facendo di fatto saltare le prospettive di un confronto bipartisan nel dopo elezioni. "Anche perché - osserva Piero Testoni - non è pensabile che l'ex sindaco di Roma, con tutto quello che ci dice, possa pure pensare di salvaguardare l'ipotesi di una Camera al Pd". E già, perché a Palazzo Grazioli cominciano a valutare i passi che da qui all'estate dovranno essere compiuti in Parlamento. Tutti i passaggi istituzionali per i vertici dello Stato e la formazione del governo. Ma pure tutte le altre nomine che dovranno essere effettuate. A partire dalla Rai, il cui consiglio di amministrazione è in scadenza, fino ad arrivare all'elezione di un paio di giudici costituzionali. Per di più il Cavaliere, proprio pensando al prossimo futuro, vuole capire chi sarà l'eventuale interlocutore nello schieramento opposto. Se mai si aprirà la necessità di un dialogo, "sarà ancora Veltroni il leader del Pd? Io ancora non lo so".
E allora, è il suo ragionamento, tanto vale spingere sull'acceleratore e tentare di recuperare tutti i voti possibili per conquistare il Senato senza handicap.
Tra le "colombe" di Forza Italia, inoltre, qualcuno fa notare che nelle parole del Cavaliere si conferma un'attenzione speciale verso il Quirinale. L'idea di succedere a Napolitano sul Colle sta diventando una "ossessione".
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il cannocchiale
Anche il Berlusca va in bus ...
Vi parlo di questo aereo perchè non ne sapevo nulla e perchè mi fa piacere che il mio leader viaggi comodo, su un aereo suo e col pieno pagato da lui. Sarò un fesso, ma a me piace l' idea che chi mi governa non abbia bisogno di fare il nababbo a spese mie, perchè è già in grado di farlo a spese sue.
Dicono che i politici siano tutti ladri: io non ci credo. Non bisogna mai generalizzare ma, certo, se dovessi affidare le chiavi della mia dispensa a qualcuno, preferirei che questo qualcuno arrivasse al lavoro già sazio. O no?
Ancora una volta, quello che gli Odiatori di Berlusconi gli rimproverano come uomo politico (la sua ricchezza, nel caso specifico), io lo trovo un titolo di merito!
Ci deve essere qualcosa di sbagliato in me ....
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il cannocchiale
Sensazionale: scoperto il segreto del fascino di Veltroni!
Stanotte, guardando con attenzione il primo piano di Veltroni, mi sono reso conto che l' impressione di sincerità che trasmette a chi lo ascolta è data dal suo modo di sgranare gli occhioni, come fanno i bambini quando dicono le bugie ma vogliono essere creduti.
Ne stavo deducendo che solo degli sprovveduti potrebbero cadere in un tranello così .. infantile, appunto, quando mi sono concentrato meglio su quegli occhi e ho fatto la Grande Scoperta: Walter non sbatte mai le palpebre!
Sì, è vero, non sto scherzando. Walter non le sbatte mai, neppure in uno studio televisivo dove, si sa, le luci dei riflettori sono accecanti. Fateci caso, la prossima volta che lo guardate, e constaterete che non sto raccontando una frottola.
La conseguenza di questa sua anomalia fisica è che il suo sguardo sgranato diventa ipnotico e, quindi, "affascina" quei soggetti (e sono la stragrande maggioranza degli esseri umani) che all' ipnosi sono sensibili.
Per fortuna, però, un' altra caratteristica degli esseri umani è quella di essere poco inclini a prestare attenzione a quel che sentono e a quel che guardano e questo - com'è ovvio - riduce sensibilmente il numero degli ipnotizzabili ipnotizzati.
Rimane il fatto, però, che chi guarda a Veltroni con qualche interesse e, quindi, lo fissa negli occhi, non può che rimanere "ammaliato" e questo spiega il suo successo mediatico, ancor più delle mulinobiancate che dice.
PS. Per la cronaca: gli animali più facilmente ipnotizzabili, in natura, sono i polli ...
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il cannocchiale
Sartori: una ne fa e cento ne pensa!
1° piccione: Belusconi vince di sicuro e allora noi che lo odiamo, fottiamolo almeno al Senato!
2° piccione: faccio finalmente contento il direttore Mieli e suggerisco un modo di votare che porti alla parità del risultato, così l' inciucio diventa indispensabile.
Il nostro OdB (odiatore di Berlusconi) arriva a smentire se stesso, sia per quanto riguarda la sua ostilità all' inciucio, sia perchè arriva a perorare la causa dei partitini, quelli che ha chiamato sprezzantemente, fino a ieri, i "nanetti": meglio che sopravvivano loro piuttosto che Berlusconi trionfi.
Naturalmente, siccome è convinto che gli italiani siano fessi, ammanta di sapienza tecnico- elettorale la sua brillante pensata e la battezza: "voto di sfiducia costruttivo".
Il lato positivo è che Sartori ci ha rivelato, indirettamente, che i sondaggi danno ancora Berlusconi largamente vincente.
A proposito: ricordate che, qualche giorno fa, vi avevo informato che Veltroni, nelle scommesse dei bookmakers, stava aumentando le sue probabilità di vittoria al ritmo dell' 1% al giorno e che aveva già raggiunto il 21%? Ebbene, lì è rimasto: Veltroni 21,4, Berlusconi 77,0%.
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il cannocchiale