Stamattina voglio postare, anche qui, un mio commento ad un articolo che ha pubblicato l' amico Maurom, che gestisce l' ottimo blog "Centrodestra".
Benedetto Marcucci scrive:"Nelle prossime settimane sarebbe meglio vedere qualche collega giornalista fare un po’ meglio il suo mestiere, rettificando le balle che racconta Veltroni. Oppure dovremo assistere a una campagna elettorale taroccata, non solo nei programmi, ma anche nella ricostruzione dei fatti? (l'Occidentale)"
Spero si tratti di una domanda retorica perchè, se non lo fosse, l' autore peccherebbe di una ingenuinità ... imbarazzante!
Agli occhi di chi ha già deciso per quale schieramento votare, quel che sostengono gli esponenti dello schieramento avverso è sempre taroccato. Abbiamo visto tutti come i politici, in TV, riescano a litigare persino sui numeri dei bilanci e delle statistiche, contestandoseli a vicenda come se i numeri fossero opinioni e non dati di fatto. Nel caso specifico delle balle di Veltroni sulla durata effettiva dei due governi Berlusconi, dunque, mi pare che Walter-il-buono abbia commesso un peccato veniale rispetto a quello mortale di non tenere conto della realtà che i numeri descrivono.
Una questione molto più importante mi pare, invece, quello della serietà e capacità professionale dei giornalisti che si occupano di politica, sia come cronisti che come opinionisti.
Leggo i giornali da quando avevo 15 anni, cioè da un numero di lustri così elevato che preferisco non specificarlo per non rovinarmi la la giornata, e sono arrivato a capire una cosa: in Italia non esistono e non sono mai esistiti "giornalisti che si occupino di politica", ma solo politici che scrivono sui giornali perchè sono iscritti all' albo e ricevono lo stipendio da un editore, invece che da un partito o da un parlamento.
Questo vale per i mitici Montanelli e Scalfari come per tutti gli altri, di destra, di sinistra e di centro.
Raggiungere questa consapevolezza non è cosa di poco conto, per due motivi:
1°) perchè smonta una delle tante grandi ipocrisie della nostra società e cioè che esista, in Italia, una Stampa Indipendente, cioè capace di fare il "cane da guardia" che difende i cittadini dall' arroganza e dalle bugie dei governanti
2°) perchè spiega, alla grande, l' arretratezza civile, economica, burocratica, fiscale, imprenditoriale, sindacale, politica e (in una sola parola) "culturale" del nostro paese
Tutti ricordiamo che un sistema democratico si regge sulla separatezza di tre poteri (Esecutivo, Legislativo e Giudiziario) ma tutti dimentichiamo che ne esiste un quarto: il cosiddetto Quarto Potere, appunto, quello della Stampa.
La nostra democrazia è "zoppa" proprio perchè si poggia su tre gambe invece che su quattro!
Fra l' altro, è proprio la mancanza della esistenza e della separatezza di questa quarta gamba che favorisce la scarsa separatezza delle altre tre, fra loro.
La commistione dei tre Poteri, nel nostro paese, è evidente a chiunque abbia occhi per vedere ma è negata, sottaciuta, nascosta accuratamente agli occhi dei cittadini, proprio da chi avrebbe il dovere di segnalarla ed indicarla e denunciarla a gran voce, cioè dalla Stampa (dove per Stampa intendo anche la TV, ovviamente).
Dove sono i giornalisti che dovrebbero urlare, tutti i giorni, che il re è nudo? Non ci sono! Il loro posto è usurpato da signori più o meno brillanti che usano i loro giornali per fare politica, cioè per descrivere le malefatte del loro avversario e nascondere quelle del loro sodale.
Dunque, tornando all' articolo di Marcucci che sto commentando, che un finto-giornalista inciti i suoi colleghi finti-giornalisti a fare "bene" il loro lavoro, lo trovo a dir poco ridicolo: lui e i suoi colleghi lo fanno già benissimo, basta sapere che il loro lavoro consiste nel fare politica. Che esercitino il loro mestiere nelle Redazioni dei loro giornali invece che in Parlamento è del tutto insignificante.
PS Lo avete notato, vero, che politici e "giornalisti" si danno TUTTI del tu, fra di loro? Bè, è ovvio: sono colleghi, fanno lo stesso mestiere, vanno a cena e in vacanza assieme, chissà quanti fanno da padrini di battesimo ai rispettivi figli ..... E noi? E noi ci beviamo le loro dichiarazioni di equidistanza, le loro finte inchieste, le loro finte interviste, i loro finti editoriali e, soprattutto, le loro verissime (ma velatissime) indicazioni di voto!
Chi volesse, giustamente, leggere l' articolo in questione clicchi qui.
mercoledì 27 febbraio 2008
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