Liste pulite, io dico che servono | EMANUELE MACALUSO | La decisione del Pd di non candidare persone condannate in primo grado per reati gravi, come quelli connessi con la mafia, la camorra, il terrorismo, la corruzione, la pedofilia ecc. ha sollevato obiezioni non solo dall’Udc e dal partito berlusconiano che rifiutano di adottare codici di comportamento che vanno in questa direzione. Infatti obiezioni sono state avanzate anche da chi ritiene che la norma costituzionale che considera innocente chi non è condannato con sentenza definitiva deve essere rispettata anche per le candidature. Cioè, si dice, la decisione di includere o no una persona nelle liste non si giustifica solo con una sentenza, ma con un giudizio politico-morale di cui i partiti debbono assumersi la responsabilità di fronte agli elettori che giudicano e votano.
La mia personale opinione è che questa questione vada esaminata in rapporto a ciò che oggi sono i partiti, la giustizia, il rapporto tra politica e giustizia. Rapporto di cui ha parlato criticamente anche il Capo dello Stato in una recente riunione del Csm, richiamando il discorso del presidente della Corte di Cassazione in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. E infine occorre tenere ben presente cos'è oggi la legge elettorale. Parto da qui per dire che l'obiezione cui ho accennato, cioè che sono gli elettori i giudici sul comportamento dei candidati e quindi anche dell'apprezzamento di una sentenza di primo grado eventualmente subita da qualcuno di essi, non può essere invocata. Infatti i parlamentari oggi non sono eletti dai cittadini, i quali possono scegliere solo la lista da votare, ma non il candidato da eleggere.
I parlamentari, di fatto, sono nominati dai capi-partito. Basta il loro giudizio? Non credo, anche perché i candidati condannati sono spesso considerati indispensabili per raggiungere un quorum elettorale o per mantenere il potere all'interno del partito. I casi sono evidenti. L'ex presidente della Regione Cuffaro in Sicilia ha un patrimonio elettorale tale da condizionare tutta l'Udc sul piano nazionale. Bisognerebbe anche fare un'analisi sui metodi che hanno consentito a Cuffaro e ad altri di costruire, negli anni in cui hanno esercitato il potere, quel patrimonio. Insomma, dato che la legge elettorale sottrae all'elettore la possibilità di giudicare il candidato che ha subito una condanna in primo grado, è assurdo che questo potere venga esercitato dal capo partito.
Voglio dire che in questi casi la sentenza, a mio avviso, costituisce l'unico giudizio credibile anche per l'elettore a cui è stato sottratto il diritto di giudicare politicamente e moralmente il candidato. A questo punto dobbiamo chiederci cosa sono oggi i partiti. Ricordiamoci che nel 1919 Sturzo con il partito popolare e Turati con il Psi vollero il sistema proporzionale per contrastare la «malavita» che governava i collegi uninominali. E in effetti i partiti in quegli anni e successivamente dopo la Liberazione furono i centri di formazione di una nuova classe dirigente forte politicamente e moralmente. Abbiamo conosciuto poi un processo degenerativo delle forze politiche, cui si è risposto non con una rigenerazione politica e morale, ma con una campagna contro i partiti e la politica che sono servite solo a darci gli scenari e il personale politico di questi anni.
I fatti ci dicono che i partiti oggi non sono in grado di operare una selezione di classi dirigenti. E il fatto che si invochino codici scritti di comportamento ne è una conferma. Ieri ho letto che l'on. Bondi aderisce ai criteri di cui si parla se non si tratta di «persone condannate per motivi politici». In Italia c'è il tribunale speciale? E chi decide se un processo ha avuto una «torsione politica»? Lo decide Berlusconi? Siamo punto e a capo. A questo proposito debbo fare un'ulteriore osservazione. I magistrati dovrebbero chiedersi perché non c'è oggi nei confronti delle procure e anche dei tribunali, un clima di fiducia. E non si dica che sono le campagne delegittimanti, che pure ci sono state, a creare questo clima. Una riflessione si impone. Ho ricordato le cose dette dal presidente della Cassazione e dal Capo dello Stato, per dire che se vuole dare alle sentenze, anche di primo grado, un valore tale che possa incidere nelle scelte della politica, la magistratura deve essere e apparire assolutamente indipendente. Altrimenti tutto il discorso vacilla. | |
13 commenti:
Macaluso fa, giustamente, un po' di storia ricordandoci che "nel 1919 Sturzo con il partito popolare e Turati con il Psi vollero il sistema proporzionale per contrastare la «malavita» che governava i collegi uninominali".
Nel dopoguerra si passò al proporzionale e le buone intenzioni di Sturzo sfociarono in Tangentopoli!
Questo dimostra, a mio avviso, che non c'è sistema elettorale che, di per sè, possa determinare la qualità morale di una classe dirigente.
Macaluso sostiene che il sistema proporzionale ha funzionato per qualche anno regalando al paese una classe dirigente "forte politicamente e moralmente" (che poi è degenerata). A me pare che questa opinione andrebbe dimostrata. Io posso solo ricordare che i Degasperi e i Togliatti erano finanziati, rispettivamente, dalla Cia e dal KGB. Cosa ci sia stato di morale, in questo, lo sa solo Macaluso!
Il nostro prosegue il suo articolo criticando il sistema elettorale attuale che, non prevedendo le preferenze, lascia la scelta dei candidati ai capi-partito.
Obiezione: ma non aveva appena sostenuto che il sistema politico era degenerato anche con il proporzionale con indicazione delle preferenze?
E non è forse vero che proprio sul gioco delle le preferenze si è basata per decenni la politica clientelare, quella che tanto viene rimproverata ai Mastella e ai Cuffaro in questi giorni?
Aggiungo: ma ci siamo dimenticati che erano i capi-partito, allora come oggi, a decidere i capilista, cioè i candidati che sicuramente sarebbero stati eletti?
Macaluso, poi, passa al piatto forte delle sue argomentazione:
"Voglio dire che in questi casi la sentenza, a mio avviso, costituisce l'unico giudizio credibile anche per l'elettore a cui è stato sottratto il diritto di giudicare politicamente e moralmente il candidato".
Traduzione: il povero elettore è così sprovveduto che deve affidare il suo giudizio a quello del PM che ha inquisito il tal candidato o al giudice che ne ha stabilito la colpevolezza!
Questa argomentazione potrebbe essere condivisibile se i nostri magistrati fossero credibili. Ma NON lo sono e non lo sono a tal punto che lo stesso Macaluso conclude:
"la magistratura deve essere e apparire assolutamente indipendente. Altrimenti tutto il discorso vacilla".
Appunto, caro Macaluso, appunto!
Questa onesta chiusa inficia, a mio avviso, tutta la tesi sostenuta.
Proprio questa notte mi è capitato di vedere in TV "Un giorno in Pretura" con la ricostruzione del processo contro il Medico della Juventus, reo di aver doppato i giocatori di quella squadra, alla fine degli anni 90.
Non sapevo nulla del merito di quella vicenda e, dopo la visione della trasmissione ne so ancora meno, visto che il processo si è chiuso con una condanna che poi verrà annullata in appello ed il reato dichiarato prescritto dalla Cassazione!
Insomma: giustizia non è stata fatta! Mi chiedo perchè. Mi rispondo commentando le immagini di quel processo. Si vedeva un giudice che "appariva" (anche se forse non lo era) appiattito sulle posizioni del PM, di un giudice che intimidiva i testi e che maltrattava l' avvocato difensore che, devo ammetterlo, era piuttosto petulante, ma che faceva il suo mestiere di Davide contro Golia. Di un Davide senza fionda, però!
Il problema della scarsa credibilità dei PM e dei Giudici, in Italia, non consiste tanto nel fatto che possano essere o apparire scarsamente obiettivi quanto nel fatto che è il sistema processuale ad essere ferocemente anti democratico. Finchè i PM verranno chiamati "giudici" invece che avvocati di parte, finchè i giudici "terzi", terzi non lo sono affatto perchè sono invece "colleghi" dei PM e finchè gli avvocati difensori devono stare attenti a non fare indispettire PM e Giudici per non danneggiare i loro clienti attuali e futuri, la giustizia non sarà mai neanche lontanamente giusta.
Il cittadino, quindi, non potrà mai considerare davvero colpevole o davvero innocente chicchessia, neanche dopo i tre gradi di giudizio!
E se questo dubbio vale per qualunque inquisito e/o condannato, figuriamoci per un politico, cioè per qualcuno che "potrebbe" essere perseguito solo per ragioni politiche, appunto.
Comclusione? Conclusione: il problema delle liste "pulite" - con il tipo di amministrazione della giustizia che abbiamo in Italia - è un falso problema!
Io voterò per Berlusconi perchè non so (e non potrò mai sapere) se sia colpevole o innocente dei reati attribuitigli e perchè, quindi, voglio che sia messo in grado di applicare, ai mali italiani, le sue ricette liberali e capitalistiche.
Quindi, per assurdo, viene meno qualsiasi credibilità della magistratura e, quindi, anche un Dell'Utri diviene vittima sacrificale di beceri processi politici...
Non mi trovi d'accordo su questa linea, è vero che il garantismo ci vuole, ma non deve trasformarsi in occhi e orecchie tappati: bisogna pure cercare di andare oltre le righe: se Berlusconi fosse stato in grado di difendersi in maniera inequivocabile dalle accuse avrebbe finito i processi a suo carico per poi essere prosciolto, ma ciò non è avvenuto quasi mai. La scelta di depenalizzare, prescrivere, e altri mezzi consigliati dagli stessi avvocati che difendendolo si trovavano in parlamento con lui, mi sembra chiara: e soprattutto le accuse si basano su atti, che se non vengono smentiti divengono fatti... Giudicare Berlusconi al di fuori dei processi "politici" non è difficile, basta informarsi per l'appunto dei fatti che lo accusano, e poi farsi una propria idea.
La ricchezza è il potere salvano (quasi) tutti, hai ragione a dire che non è corretti strumentalizzare le liste pulite, ma per il motivo opposto a quello che tu sostieni, secondo me...
E' Berlusconi ad arrogarsi il diritto -da giudice supremo- di scremare un processo politico da uno che non lo è? E' qui che si raggiunge il culmine del qualunquismo, pur di seguire la strada del PD (giusta o sbagliata che sia), si sfiora il ridicolo: avrebbe potuto proseguire per la sua strada e non dichiarare la creazione di liste "pulite", cosa si vuole ottenere in tal modo?
Caro echoes, sei stato il primo ad intervenire nel mio neonato blog, quindi meriti un benvenuto particolarmente caloroso e un sentito grazie. Inizio da un punto su cui ci troviamo perfettamente d' accordo: "pur di seguire la strada del PD (giusta o sbagliata che sia), si sfiora il ridicolo: avrebbe potuto proseguire per la sua strada e non dichiarare la creazione di liste "pulite", cosa si vuole ottenere in tal modo? “ Secondo me Bondi non ha soltanto sfiorato il ridicolo, come dici tu, ma ci si è proprio tuffato dentro! Capita a tutti noi di dire sciocchezze, per carità, ma capita soprattutto a chi parla molto, se non altro per una questione di probabilità statistica, e i politici parlano molto, troppo, per mestiere. Ti chiedi a cosa sia servita una baggianata del genere. Io mi chiedo, invece, cosa l' abbia determinata e mi rispondo: l' illusione di poter catturare qualche voto allo schieramento avversario, cioè allo schieramento giustizialista. Tu, echoes, che appartieni a questo schieramento, ti sei lasciato convincere da Bondi? Ovviamente no! Hai trovato il tentativo ridicolo, giustamente.
Il fatto è che Bondi è un ex comunista. E gli ex, come i lupi, perdono il pelo, ma non il vizio! Mi riferisco al vizio (per me capitale) di mettere la ragione al servizio delle utopie, delle ideologie, dei comunismi (marxisti e/o cattolici), dei giustizialismi astratti, delle convinzioni che prescindono dalla realtà biologica e psicologica dei comportamenti umani. Guarda il caso di un altro ex, Giuliano Ferrara che, smarrita la fede in Marx, dopo una lunga parentesi di liberalismo, ora ha abbracciato quella in Ratzinger. Ridicolo? Certo! Ma comprensibile. Un ex marxista (così come un ex cattolico) può provare, anche per lunghi anni, a fare il liberale, ma alla fine torna alle origini! Sai, echoes? Si tratta dello stesso fenomeno per il quale un ateo, sul letto di morte, chiama il prete: torna alle origini, ritrova la fede che gli era stata insegnata da bambino e che credeva di avere perso ....
Ma veniamo al punto centrale del tuo intervento:"Giudicare Berlusconi al di fuori dei processi "politici" non è difficile, basta informarsi per l'appunto dei fatti che lo accusano, e poi farsi una propria idea". Ho accolto il tuo invito e sono andato ad informarmi (perchè, come avrai capito, le vicende giudiziarie di Berlusconi sono l' ultimo dei miei pensieri). Una ricerchina su Google mi ha fatto trovare questa pagina web: http://www.berluscastop.it/_und/silvio_it3.htm in cui sono diligentemente (e sdegnosamente) riportati tutti i procedimenti giudiziari intentati contro Berlusconi ed il loro esito. I procedimenti sono stati , in tutto, 15, tutti ormai chiusi ad eccezione, forse, di quello intentato in Spagna. Dico "forse" perchè non è specificato, in quel sito, se lo sia, ma immagino che anche in Spagna esistono le scadenze dei termini e quel procedimento risale a molti anni fa.
Bene, di questi 15 procedimenti, ben 12 riguardavano, direttamente o indirettamente, il reato di falso in Bilancio. Gli altri 3 riguardavano: 1) Falsa testimonianza sulla data della sua iscrizione alla P2 (reato amnistiato). 2) Mafia. I giudici inquirenti hanno fatto decadere i termini di indagine, cioè hanno indagato senza aver trovato nulla. 3) Concorso in strage. Idem come sopra: scaduti i termini di indagine.
Ma parliamo di cose serie: i 12 procedimenti per falso in bilancio (e annesse corruzioni di guardia di finanza o di giudici).
Tu sai, amico echoes, che si commette quel reato per due ragioni, assolutamente diverse fra loro: per nascondere le perdite e ritardare la bancarotta oppure per nascondere gli utili al fisco. Nel primo caso si vogliono ingannare e truffare i fornitori e gli azionisti, nel secondo il Fisco, cioè lo Stato. Nel primo caso, anche dopo la legge voluta da Berlusconi per pararsi il culo, chi commette quel reato va in galera come "prima" ed è giusto che sia così. Nel secondo caso, no. Ed è giusto - secondo me - che sia così!
Prima che ti venga un coccolone, caro echoes, lasciami spiegare la mia posizione. Dalla fine degli anni 70 ad oggi, i governi di centrosinistra che si sono succeduti, hanno cominciato, con la complicità del PCI che, pur essendo alla opposizione, votava puntualmente TUTTE le leggi di spesa, a spendere più di quanto incassassero ed hanno messo insieme un debito pubblico che definire colossale è un eufemismo! Come hanno fatto fronte a questa situazione? Aumentando, lentamente ma inesorabilmente, la pressione fiscale fino a raggiungere livelli svedesi! E in cambio cosa ottenevano i cittadini? Servizi da terzo mondo e blocco di qualsiasi investimento che ammodernasse il paese e lo rendesse competitivo. E' stato da allora che l' evasione fiscale ha cominciato a galoppare e che tutte le aziende, dico TUTTE, da quelle grandi, alle medie, fino alle individuali (il professionista, il negoziante, l' idraulico ecc.), hanno cominciato a falsificare i bilanci! Tutte le aziende? Non solo loro, anche i lavoratori dipendenti! Come? Per esempio prendendo (e pretendendo) gli straordinari e gli extra-minimo sindacale in nero, per esempio col secondo lavoro in nero, per esempio accettando lo sconto (pari al 20% dell' Iva) se non richiedevano la fattura al dentista o all' idraulico o lo scontrino al negoziante, per esempio rifiutando il lavoro di colf se il datore di lavoro voleva metterti in regola, per esempio, in caso di vendita e di acquisto della propria casa, indicando sul rogito un valore largamente inferiore a quello effettivamente pagato e potrei continuare all' infinito.
Insomma, tutti hanno evaso e continuano ad evadere tasse e balzelli! Frase che va tanto di moda: PAGARE TUTTI PER PAGARE MENO! Giusto, giustissimo, se non fosse per un "piccolo" particolare: in uno stato governato dal centrosinistra (cioè da marxisti e democristiani che, per me, pari son) pagare tutti vuol dire pagare di più, non di meno, perchè un governo siffatto più incassa più dilapida! Questa è una verità storica, non una opinione, una verità che l' ultimo governo Prodi ha confermato in pieno! Dice di aver stanato gli evasori, dice di aver incassato di più (che è vero) e ciò non ostante ha aumentato sia le spese che le tasse.....
Dunque, evadere tasse inique è un atto di legittima difesa. Che questo atto sia illegale è indubbio ma legalità e giustizia sono due concetti assai diversi. Le leggi sono fatte per difendere la comunità, non per opprimerla e vessarla , ma questa è una idea liberale, me ne rendo conto, e non mi aspetto che tu la convida!
Ma torniamo al tema: Berlusconi è colpevole di tutti i falsi in bilancio che gli sono stati addebitati?
Ci puoi scommettere le palle, caro echoes, che lo è! Lo è indipendentemente dall' esito che quei procedimenti hanno avuto, cioè indipendentemente dalle assoluzioni o dalle prescrizioni o dalle depenalizzazioni! Berlusconi ha fatto quello che tutti noi, dalla colf al megaindustriale, abbiamo fatto e facciamo. Ma perchè solo lui è stato perseguito penalmente? Bè, occorre che te lo dica esplicitamente, amico echoes?!
Ok, te lo dico: perchè è sceso in politica tentando di scardinare quel sistema di potere politico-affaristico-parassitario che ha vessato, soffocato e imbrigliato l' Italia per 60 anni .....
Io trovo questo tentativo talmente necessario, talmente indispensabile, talmente vitale, che sosterrei chiunque avesse qualche chance di riuscirci, chiunque! Fosse anche il Diavolo in persona! Figurati se posso non sostenere Berlusconi che non è di certo un Santo, figuriamoci, ma che non è neppure quel Satanasso che i suoi nemici vorrebbero farmi credere.
Comincio col dire che:
1. Non credo che dietro alla scelta delle liste pulite ci sia Bondi, dare la colpa ad un ex comunista mi alletterebbe, ma non me la sento, secondo me è Berlusconi che voleva criticare la scelta del pd, fare un po' di avanspettacolo e creare i processi politici!
Eccone alcuni (sono più di 15, puoi controllare su
http://it.wikipedia.org/wiki/Berlusconi#Procedimenti_giudiziari_a_carico_di_Berlusconi)
Procedimenti archiviati
* Bilanci Fininvest, falso in bilancio e appropriazione indebita (prescritto a causa della nuova legge sul falso in bilancio)
* Consolidato Fininvest, falso in bilancio (prescritto in base alla nuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi)
* spartizione pubblicitaria Rai-Fininvest
* traffico di droga
* tangenti fiscali Pay-tv
* Stragi 92-93, concorso in strage
* Concorso esterno in associazione mafiosa assieme a Marcello Dell'Utri, riciclaggio di denaro sporco
Procedimenti in corso
* Diritti televisivi, falso in bilancio, frode fiscale, appropriazione indebita (indagini in corso)
* Tangenti a David Mills, corruzione giudiziaria (rinviato a giudizio)
* Corruzione per aver raccomandato attrici in RAI (richiesto rinvio a giudizio)
Ora posso spiegarti che il fatto che in due anni di governo prodi siano aumentate le tasse e sia diminuita l'evasione fiscale non è una congiunzione tesa a rendere gli italiani più poveri, ma a rimediare un problema grave (in Europa!) senza la certezza che la strategia anti evasione fosse realmente efficace e non un fuoco di paglia...
Berlusconi si è tuffato in politica perché senza l'immunità parlamentare sarebbe finito in grossi guai, come pure la sua Fininvest, sommersa dai debiti e desiderosa di rilanciarsi tramite ingenti quantità di pubblicità!
Ora si trova in una situazione molto diversa, e come vedi non ha la necessità di vincere, ecco perché la sua voglia di impegnarsi in un clima veramente demagogico è calata, ha adottato uno stile low profile proprio perché non ha bisogno come un tempo di vincere...
Berlusconi non vuole scardinare nulla del sistema italiano, mi spiace dirtelo, l'ha sempre usato (vedi Craxi) e vuole semplicemente essere lui a controllarlo direttamente.
E comunque i prezzi sono aumentati sotto il governo berlusconi, al passaggio lira euro, senza nessun controllo e/o freno, oggi la percezione di povertà è dovuta ad un aumento incredibile dei beni di sussitenza e della benzina, che unita all'aumento di tasse sembra incredibile, ma è la percezione alterata a farlo sembrare eccessivo.
Mi pare, caro echoes, che tu non abbia tenuto in alcun conto il mio post di risposta al tuo. Hai continuato a ripetere le tue convinzioni come se tu parlassi da solo.
Non mi pare che sia questo il modo di confrontarsi con qualcun altro: se il tuo interlocutore ti dice che non considera rilevanti le questioni giudiziarie e te ne motiva le ragioni, è del tutto inutile che tu insista sull' argomento e che, anzi, lo ... rimpolpi con la notizia che è stato "chiesto un rinvio a giudizio", nientepopòdimeno che per aver raccomandato qualche attricetta alla RAI!
Dopo che ti avevo esposto il mio punto di vista, come hai potuto pensare che questa ulteriore accusa (ridicola in un paese in cui la raccomandazione è una prassi da tempi immemorabili e praticata persino a livello di usciere di ministero e di bidello di scuola elementare) potesse influenzare il mio giudizio su Berlusconi?
Potresti obiettare: ma a me di influenzare il tuo giudizio non frega niente!
Appunto, echoes, se non te ne frega niente ... che ci confrontiamo a fare?
Confrontarsi vuol dire almeno "ascoltare" l' altro e tenere conto di quello che dice e contestare con argomentazioni proprie le argomentazioni dell' altro.
Il confronto è utile se porta a vedere le cose ANCHE da un altro punto di vista. Se invece è utilizzato, come mi pare faccia tu, per ascoltare il suono della tua voce e per ri-ribadire il tuo punto di vista, allora diventa una perdita di tempo.
Quindi, coerentemente con quanto ho affermato, chiudo qui la discussione, a meno che ti venga voglia di rileggere il mio post, individuare le mie argomentazioni e opporre ad esse le tue.
Comunque, grazie di essere venuto a trovarmi- Ciao!
...a proposito di candidature "discutibili" mi permetto di segnalare questo ottimo intervento del dirigente giovanile di AN Michele De Feudis...
http://www.aziendabari.it/readnews.php?id=5846&cliente=34
http://www.aziendabari.it/nuovo_forum/viewtopic.php?t=2204&postdays=0&postorder=asc&start=0
Interessante! Grazie, pinuccio, alla prossima.
Caro, paraffo, ho puntualizzato qualcosa che era stato da te esposto in maniera errata: i processi non sono 15, e non sono relativi a falso in bilancio ma a molto altro, la corruzione di un giudice per avvantaggiare la propria azienda rispetto ad un'altra in maniera illegale non mi sembra affatto liberale, da parte di colui il quale si erge a difensore dell'economia moderna e del libero mercato.
PUNTUALIZZARE, non scartare le tue interessanti questioni, che poi ho affrontato, se avessi avuto voglia di leggere il resto...
Il tuo punto di vista mi pare coerente, ma si basa per l'appunto su convinzioni non corrispondenti al vero, e mi è parso corretto correggere ciò su cui si basa il tuo pensiero: anche il sistema kantiano si basa su degli assiomi di base, ma nel tuo caso ad essi si può controbattere facilmente...
Io critico le basi del tuo sistema, cerca di rispondere alle mie accuse di non verosimiglianza, invece di accusarmi di non ottemperare alle leggi del confronto!
"Il tuo punto di vista mi pare coerente, ma si basa per l'appunto su convinzioni non corrispondenti al vero, e mi è parso corretto correggere ciò su cui si basa il tuo pensiero".
Devo ammettere, caro echoes, e lo faccio volentieri, che - nel mio post - avevo concentrato l' attenzione sui reati di falso in bilancio e avevo omesso di citare quelli di corruzione che a te paiono particolarmente gravi, specie per chi, come nel caso di Berlusconi, sbandiera in continuazione la sua fede nel liberismo e nella leale concorrenza.
A mia giustificazione, posso solo dirti che, avendo trattato l' argomento Giustizia/Berlusconi in altri post su altri blog, avevo dato per scontato che tu conoscessi TUTTO il mio pensiero, cosa che, ovviamente, non poteva essere.
Allora te lo espongo adesso, in breve e molto, molto, molto crudamente, in modo da chiudere definitivamente la questione: a me, dei reati commessi dall' imprenditore Berlusconi NON FREGA assolutamente niente, e non me ne fregherebbe niente anche se ne avesse commessi di ben più gravi, per esempio, se - per creare ed accrescere il suo impero economico - avesse fatto uccidere qualcuno!! Ma voglio essere ancora più esplicito: probabilmente non me ne fregherebbe nulla, neppure se avesse continuato a delinquere anche dopo la sua entrata in politica, cosa che tenderei ad escludere per una ragione logica: se i mastini della procura di Milano (e non solo di Milano) gli sono stati tanto addosso per i suoi pregressi reati finanziari, figurati se si sarebbero lasciati scappare la possibilità di inchiodarlo per reati successivi!
L' origine di questo mio cinismo o, se preferisci, di questa mia a-moralità, va cercata in un hobby che coltivo fin da ragazzo: la storia in generale e la lettura delle biografie dei grandi, in particolare. Ne ho ricavato due insegnamenti:
1°) Una ricchezza delle dimensioni di quella di Berlusconi (ma anche inferiore) non può essere accumulata senza ricorrere a mezzi poco ortodossi e illegali o, addirittura, criminali.
2°) Dietro ogni leader politico che abbia lasciato un qualche ricordo positivo nella storia, ci sono nefandezze di tutti i generi.
L' esempio che mi piace fare - tanto per non parlare di tempi troppo lontani - è quello di Kennedy, icona del sinistrismo nostrano e veltroniano in particolare. Suo padre aveva posto le basi della sua fortuna ai tempi del proibizionismo, accumulando denaro con il contrabbando di alcolici. Se fosse stato italiano, invece che irlandese, sarebbe definibile un mafioso alla Al Capone, per intenderci. C'è chi sostiene, inoltre, che il pugno di voti con cui JFK prevalse su Nixon gli derivasse da un accordo "lettorale" con la Mafia.
Bene, nessuno può negare che Kennedy si sia poi rivelato un grande Presidente, malgrado il marcio che stava dietro alla sua scalata politica!
Ecco perchè, caro echoes, a me non frega nulla dei trascorsi dei Berlusconi. A me interessa solo che, arrivato al potere, sia in grado di governare bene, cioè di risolvere i problemi di questo disgraziato paese, sempre che la Magistratura e i "poteri forti" e parassitari che soffocano questo paese fin dagli albori della Repubblica, gli lasci il tempo di farlo (almeno due legislature di governo ininterrotto, cioè gli stessi che sono serviti ai vari Reagan, Tatcher, Adenauer, Aznar, Blaire ecc )....
Io sostengo, ma si tratta di una semplice opinione, che se non ci riesce un ... "tipetto" alla Berlusconi, non ci riuscirà MAI nessuno, meno che meno gli esponenti di quella cultura politica catto-comunista che quei problemi hanno determinato, governando pressocchè ininterrottamente negli ultimi 60 anni, fino all' apoteosi dell' ultimo governo Prodi!
Io sostengo che non è possibile fare l' untore e, contemporaneamente, curare la peste.
Io non so, ma mi piacerebbe saperlo, a chi o a cosa tu attribuisca la responsabilità dei mille problemi che affliggono l' Italia, a chi o a cosa tu attribuisca la responsabilità del gap economico, infrastrutturale, strutturale, istituzionale, culturale che ci divide dal resto del mondo occidentale, ma una cosa so per certo e cioè che la moralità di Berlusconi è l' ultimo dei nostri problemi.
Sarebbe come se un lebbroso si preoccupasse di un antiestetico porro che gli deturpasse la fronte!
Il moralismo, specie quello giustizialista, è un lusso che si possono permettere solo i paesi opulenti (oppure, all' opposto, quelli miserabili). Noi abbiamo un problema di sopravvivenza "fisica", perchè ... "la Cina è vicina" (!!!) e se non ci decidiamo ad ammodernarci, cioè a buttare a mare quella cultura profondamente anticapitalista che cattolicesimo e marxismo ci hanno regalato (e pretendono di continuare a regalarci) arriveremo presto ad un livello di miseria da cui sarà impossibile risollevarsi.
Ora che conosci bene il mio punto di vista, caro echoes, spero che tu voglia trattare, con me, argomenti un po' più concreti e costruttivi di quanto siano le malefatte di Berlusconi imprenditore. Lasciamo queste preoccupazioni a chi di antiberlusconismo campa e costruisce le sue fortune librarie/giornalistiche (alla Travaglio) o cabarettistiche (alla Sabina Guzzanti) o politiche (alla Di Pietro).
Un bello spunto per confrontarci sarebbe, per esempio, che mi dicessi a chi attribuisci tu le responsabilità dello stato comatoso in cui versa il nostro paese e come lo risveglieresti ...
Mi spiace, ma la tua moralità ed il tuo sistema di valori sono ben diversi dai miei, e non credo ci sia alcuna possibilità di collimazione...
Il tuo discorso è perlomeno coerente, ma non condivisibile da coloro i quali si definiscono orgogliosamente "onesti": la convinzione di fondo che grazie a berlusconi possa esserci una nuova età dell'oro non capisco su cosa possa basarsi, dato che in 5 anni di governo di passi avanti non ne sono stati fatti, anzi...
La base delle tue argomentazioni in poche parole sottende un riconoscimento della criminalità, della violenza, della legge del più forte che non posso accettare nel 2008, il tuo sistema quindi sarebbe quindi anche favorevole (visto che ragionare per assurdo ti piace parecchio) al fanatismo religioso o meglio al terrorismo: non mi interessa quali siano i mezzi per raggiungere un fine, ma solo ciò che si raggiunge... Il decadimento di una società si valuta dalla mancanza di valori, i più grandi imperi sono caduti in seguito ad una profonda decadenza dei costumi, invece di combattere l'illegalità vi nascondete dietro errori che la sinistra ha commesso. L'unica differenza è che gli errori della sinistra sono stati commessi da tanti uomini, la destra si fonda sugli errori di un unico "grande" uomo, vostro idolo, vostro salvatore, vostro messia...
Il fondamentalismo, è il vero problema, ammetto però che almeno tu sei cosciente di ciò che ha commesso il tuo leader, un politico che in un'altra democrazia sarebbe stato cacciato fuori a pedate dal parlamento, figurati da palazzo chigi...
L'Italia è un paese marcio, e non voglio dare giudizi morali su te, ma sul tuo pensiero si, è per il pensiero di uomini come te che l'Italia non potrà mai risollevarsi e sarà vista sempre come un paese di pagliacci (e non per l'immondizia, bada bene)...
Io non sono credente, bada bene, ma il mio sistema morale proviene dalla cultura occidentale cristiana e mi sento schifato da ciò che leggo in queste righe: se il padre di Kennedy si è arricchito con il contrabbando non vedo perché debba essere macchiato anche il figlio dalle colpe del padre...
"Mi spiace, ma la tua moralità ed il tuo sistema di valori sono ben diversi dai miei, e non credo ci sia alcuna possibilità di collimazione"...
La mia moralità ed il mio sistema di valori sono identici ai tuoi, caro echoes, perchè io non ho una macchina del tempo che mi ha teletrasportato direttamente dai tempi di Caligola o dei Borgia ai luminosi tempi attuali e quindi potremmo "collimarci" perfettamente sul piano della moralità!
Quello che - invece - ci divide insanabilmente è la nostra percezione della realtà: io la vedo per quel che è, mentre tu la vedi per quel che "dovrebbe" essere. Tu sei un dogmatico, io un relativista. Tu credi che gli uomini siano angeli oppure demoni, io credo che gli uomini siano mezzi angeli e mezzi demoni. Tu credi, tanto per buttarla in attualità politica, che Veltroni sia persona di assoluta e specchiata onestà e che Berlusconi sia un delinquente assoluto, mentre io credo che il più pulito degli esseri umani in generale e dei politici in particolare"abbiano la rogna" (dal proverbio romanesco: "er più pulito c'ha la rogna").
Il Vecchio ed il Nuovo Testamento si fondano su un' idea di base: che l' uomo sia un peccatore che solo la misericordia di Dio può salvare, (la Chiesa Cattolica, in particolare, ha fatto del peccato il suo business principale). Ebbene, tu credi che una filosofia come quella giudaico-cristiana che vive e sopravvive da oltre 6.000 anni (i primi 4.000 solo ebraici) e che ha resistito (indenne) a tutti i progressi tecnologici e intellettuali di tante generazioni di uomini, possa essere basata su un errore di valutazione, su una visione sbagliata della natura umana? Io non lo credo!
Io credo, al contrario, che tutte e tre le religioni monoteistiche (che in realtà è una sola, quella ebraica, perchè le altre due sono emanazione della prima) siano basate su un sano realismo che poi è anche il MIO realismo e non il tuo, caro echoes.
Cosa dice agli uomini, Dio Padre Onnipotente? Tu, ometto, sei un ottuso peccatore, lo sei e lo rimarrai fino alla morte, MA .... se ti impegnerai a praticare qualche virtù, almeno ogni tanto, se ti sforzerai di farlo nei limiti delle tue capacità e se, soprattutto, crederai in ME, allora Io ti premierò! Come, quando?
Dopo la morte, ovviamente!
Perchè dopo e non prima? Perchè è impossibile rimanere senza peccato su questa terra, che è un luogo di pena (un penitenziario) in cui, del resto, Io ti ho mandato in punizione quando tu hai commesso il primo peccato, quassù, nel regno dei cieli, dove ti avevo posto all' inizio!
Ebbene, caro echoes, tu e tutti coloro che la pensano come te, siete convinti che non occorra aspettare la morte per raggiungere e praticare la santità, Tu credi che l' uomo possa praticare la virtù assoluta qui, in terra. Ne sei così convinto da avere l' improntitudine di definire te stesso "orgogliosamente onesto".
La Chiesa, che di peccati se ne intende, ha messo l' orgoglio fra quelli particolarmente esecrabili! Che sia per questo che tu dichiari di aver perso la fede? Forse perchè non ti piace l' idea di essere un peccatore miserabile quanto lo sono io e lo siamo tutti?
Pensandoci bene, tutti coloro che credono di poter creare il Paradiso in terra, devono per forza abiurare la fede in un Dio che ci definisce inguaribili peccatori .....
Al contrario - forse - di te, io ho perso la mia non per sostituire quella in Dio con quella negli uomini "orgogliosamente onesti", come te e Di Pietro. Anche io, come la Chiesa, vedo le miserie umane, ma non le chiamo peccati, le chiamo intrinseche e ineliminabili debolezze e ne ho umana, fraterna e comprensiva pietà.
Anch'io - però - coltivo una speranza, anch' io credo in qualcosa! Credo nel lento, lentissimo sviluppo della cultura e, quindi, della intelligenza.
Credo che, attualmente, l' uomo usi una quantità minima del suo potenziale intellettivo e che quel poco lo sprechi principalmente nel tentativo vano di guadagnarsi la vita eterna oppure in quello - ancora più pernicioso - di illudersi di poter cambiare questo mondo a colpi di sogni irrealizzabili e di presunzioni di sè, a colpi di dichiarazioni di "orgogliosa onestà" e di disprezzo per chi non crede nelle utopie, a colpi di moralismi astratti e di leggi liberticide promulgate in nome della propria astratta visione del mondo.
La mia idea è che non esistano paradisi nè in cielo, nè in terra e che ricercarli ostinatamente (e vanamente) atrofizzi il cervello, cioè rallenti il raggiungimento dell' era in cui gli uomini non peccheranno più non perchè hanno DECISO (a tavolino e per legge) di non farlo più, ma perchè non ne avranno più la NECESSITA'.
Ma perchè questo avvenga, il loro cervello dovrà essersi sviluppato anche fisicamente, portando la percentuale del peso dello stesso, rispetto al corpo, dall' attuale 2% ad almeno il doppio. Non so se questo avverrà mai, non posso saperlo. So solo che questa evoluzione è più teoricamente possibile oggi di quanto lo fosse appena pochi decenni fa. Il cervello, infatti, si sviluppa grazie alla conoscenza, cioè alla cultura ma, per accrescere la cultura, occorre essere sollevati dalla necessità di procurarsi faticosamente il cibo, il che può avvenire solo attraverso una tecnologia sempre più raffinata, il che può avvenire solo grazie allo sviluppo economico, il che può avvenire solo grazie ad un sistema capitalistico!
Come vedi, caro echoes, sono arrivato alla risposta alla domanda che mi poni. Perchè Berlusconi è meglio di Veltroni, persino ora che hanno praticamente lo stesso programma economico? Perchè Berlusconi crede nel capitalismo e Veltroni no, fa solo finta. E se anche fosse sincero, lo sarebbe solo lui, nel suo schieramento politico. E se lo fossero anche tutti gli altri - sinceri - non saprebbero come metterlo in pratica, il capitalismo, se non nella sua forma parassitaria e statalista (cioè deteriore), per il semplice fatto che non hanno mai fatto altro, nella vita, che chiacchiere astratte, inseguimenti di farfalle solidaristiche, collettivistiche, ecologistiche, giustizialistiche, col solo risultato di frenare pesantemente lo sviluppo del nostro paese.
Io non pretendo di "convertirti" all' uso del realismo e della razionalità, caro echoes. Sarei già soddisfatto se fossi riuscito ad insinuarti un piccolo dubbio sulla perniciosità del moralismo. Ripeto: "moralismo". La moralità è tutt' altra cosa ... e consiste, secondo me, nel riuscire a rispettare il nostro prossimo sempre, anche quando vede le cose in modo diverso o quando non riusciamo a capire quello che dice.
Alla prossima, ciao!
PS Vedo che della vita e delle opere di JFK sai pochino ....
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
E' questa la sottile linea di confine che ci separa, la mia moralità non permette di continuare a commettere "peccatti" restando impuniti: la vita è fatta di scelte, si può ricorrere al machiavellismo ma bisogna acettarne le conseguenze.
Io di certo non mi definirei puro e senza peccati (lungi da me!), ma i miei sono socialmente veniali, non arrecano danno alcuno al prossimo... Non falsifico bilanci arrecando danno agli investitori nè evado le tasse tagliando i fondi alle spese sociali e agli investimenti necessari all'evoluzione anche tecnologica del nostro paese.
E pretendo che chi mi rappresenti al governo sia perlomeno intellettualmente onesto: Veltroni non è il santo sceso dall'alto dei cieli a redimere i peccati di questa italietta, ma se permetti la sua condotta non è neanche lontanamente paragonabile a quella di un berlusconi pluriindagato.
Con la sua condotta (imho scorretta, ripeto, secondo me) ha non solo evaso cifre inimmaginabili, ma anche ostacolato la libera concorrenza, questa sì alla base di un vero capitalismo. Non ti rendi conto delle infinite contraddizioni?
La democrazia si basa su delle leggi, se vieni messo ad esse sei processato e (in generale, a meno di controllo dall'alto) punito: il tuo accettare ripetute violazioni è non meno sbagliato del farle direttamente, a mio modesto parere!
Il tuo modo di pensare è fortemente antidemocratico, si basa sulla legge del più forte, dei cosiddetti furbetti, tu sei cosciente degli errori commessi e li accetti, la maggior parte delle persone ne è invece all'oscuro a causa di una pulizia sistematica dei cosiddetti dissidenti, vedi Biagi, Santoro, Luttazzi, rei soltanto di avere un'idea divergente (di aver fatto "un uso criminoso della tv pubblica", quindi Berlusconi può ergersi al di sopra delle leggi e però decidere ciò che è criminoso, non ti pare quantomeno contraddittorio?), basare le proprie tesi su fatti e non su favolette, tanto che le infinite querele ai danni dei suddetti non hanno mai avuto riscontro...
Ah, la libertà!
I have a dream, un paese in cui il "furbo" sia in effetti avvantaggiato, ma grazie alle sue capacità seguendo le leggi (la mia moralità è quella laica), non mi interessa che sia divorziato o omosessuale o che altro (quello è un giudizio morale), mi basta che rispetti la costituzione (vedi Lega Nord) e che si adegui ad un corpus legi piuttosto che adeguare esso ai suoi desideri.
Non mi permetto poi di criticare la tua teoria sull'evoluzione e sull'aumento percentuale del peso del cervello, evidentemente come io non conosco la storia di Kennedy (è vero, purtroppo ho 26 anni, tanti interessi ma tra di essi non rientra la storia) evidentemente non conosci la differenza tra neuroni e connessioni neurali... Mi permetto però di criticare la tua visione di un berlusconi che possa portare ad un'evoluzione sociale culturale biologica: che evoluzione abbiamo avuto in 5 anni di governo berlusconi? Credo proprio nessuna, tant'è vero che abbiamo dovuto aspettare bersani per degli accenni a liberalizzazioni, suona strano no?
La tua conclusione sul moralismo è scontata, visti i presupposti, ma la moralità non è quella che dici tu (io non offendo nessuno, aiuto per quello che posso amici e conoscenti, rispetto il pensiero di tutti, le tue accuse sono assolutamente infondate dato che non puoi conoscermi), o perlomeno è solo una piccola componente...
Se per arricchirti dovessi uccidere e fossi certo della tua impunità lo faresti lo stesso? Se dovessi rubare certo di farla franca? Se dovessi vivere una vita di mistificazione per evitare il crollo del tuo castello? Questa per me è moralità.
Rispettare il prossimo, certo, e chi ha detto il contrario? Però imho opinione il rispetto che berlusconi ha per gli italiani è nullo, e pertanto posso permettermi di criticare lui; e te, sulle basi di ciò che dici...
Il mio pensiero si fonda sul razionalismo, sulla logica, sono profondamente scientifico in tutto quello che faccio, pur amando l'arte e l'irrazionalità tutta, e le mie conclusione sono logiche almeno quanto le tue, dato che si basano su concezioni diverse: sarebbe bello se berlusconi facesse una campagna basata sulla verità, come quella che fai tu, e che rispetto, bada bene: voglio proprio vedere che effetto farebbe sulla maggioranza degli italiani!
Saluti dal mio moralismo.
Il giorno 01/mar/08, alle ore 11:55, Echoes ha scritto:
"La tua conclusione sul moralismo è scontata, visti i presupposti, ma la moralità non è quella che dici tu (io non offendo nessuno, aiuto per quello che posso amici e conoscenti, rispetto il pensiero di tutti, le tue accuse sono assolutamente infondate dato che non puoi conoscermi), o perlomeno è solo una piccola componente..."
Parto da questa tua frase, perchè mi permette di esprimere un concetto a mio avviso basilare, quando ci si confronta con qualcuno: se non ascolti attentamente il tuo interlocutore, non puoi capire nè quello che dice nè perchè lo dice!
Tu scrivi: "le tue accuse (di moralismo) sono assolutamente infondate dato che non puoi conoscermi".
E qui che ti sbagli, caro echoes! Certo, io non conosco il tuo nome, non so se sei alto o basso, bello o brutto, gobbo o dritto, sportivo o sedentario, ma, per il resto, ti conosco perfettamente! Come faccio a conoscerti? Perbacco, perchè ti ascolto ATTENTAMENTE e con INTERESSE, perchè a me sta a cuore capire quello che dici tu , più che esprimere le mie opinioni che, ovviamente, conosco già.
Tu, invece, sei preoccupato solo di affermare le tue opinioni e, se ti riesce, di cercare di imporle agli altri perchè credi fermamente in esse, le credi Verità Assolute, e posso dire questo perchè, prestandoti la massima attenzione, non solo registro il tuo tono ma constato come tu non risponda mai ai miei argomenti, ma ti limiti a giudicarli!
E qual'è il tuo metro di giudizio? La tua verità! Se io mi discosto da essa, il tuo giudizio è negativo, se ti do ragione in qualcosa, il tuo giudizio è positivo.
Affermi di non aver offeso nessuno. Questa frase contribuisce, come tutte le altre, ad aumentare la mia conoscenza di te, perchè dimostra che tu non solo non ascolti il tuo interlocutore, ma non ascolti neppure te stesso!! Allora, per aiutarti, riposto il tuo penultimo intervento, con la speranza che tu capisca quello che hai scritto:
"Mi spiace, ma la tua moralità ed il tuo sistema di valori sono ben diversi dai miei, e non credo ci sia alcuna possibilità di collimazione...
Il tuo discorso è perlomeno coerente, ma non condivisibile da coloro i quali si definiscono orgogliosamente "onesti": la convinzione di fondo che grazie a berlusconi possa esserci una nuova età dell'oro non capisco su cosa possa basarsi, dato che in 5 anni di governo di passi avanti non ne sono stati fatti, anzi...
La base delle tue argomentazioni in poche parole sottende un riconoscimento della criminalità, della violenza, della legge del più forte che non posso accettare nel 2008, il tuo sistema quindi sarebbe quindi anche favorevole (visto che ragionare per assurdo ti piace parecchio) al fanatismo religioso o meglio al terrorismo: non mi interessa quali siano i mezzi per raggiungere un fine, ma solo ciò che si raggiunge... Il decadimento di una società si valuta dalla mancanza di valori, i più grandi imperi sono caduti in seguito ad una profonda decadenza dei costumi, invece di combattere l'illegalità vi nascondete dietro errori che la sinistra ha commesso. L'unica differenza è che gli errori della sinistra sono stati commessi da tanti uomini, la destra si fonda sugli errori di un unico "grande" uomo, vostro idolo, vostro salvatore, vostro messia...
Il fondamentalismo, è il vero problema, ammetto però che almeno tu sei cosciente di ciò che ha commesso il tuo leader, un politico che in un'altra democrazia sarebbe stato cacciato fuori a pedate dal parlamento, figurati da palazzo chigi...
L'Italia è un paese marcio, e non voglio dare giudizi morali su te, ma sul tuo pensiero si, è per il pensiero di uomini come te che l'Italia non potrà mai risollevarsi e sarà vista sempre come un paese di pagliacci (e non per l'immondizia, bada bene)...
Io non sono credente, bada bene, ma il mio sistema morale proviene dalla cultura occidentale cristiana e mi sento schifato da ciò che leggo in queste righe: se il padre di Kennedy si è arricchito con il contrabbando non vedo perché debba essere macchiato anche il figlio dalle colpe del padre..."
Rileggiti attentamente: tu usi toni e argomenti molto offensivi, intanto - ripeto - perchè ignori del tutto le argomentazioni altrui e questa è già una mancanza totale di rispetto per il tuo interlocutore, e poi perchè esprimi giudizi sprezzanti arrivando persino a dire che ti senti "schifato" da ciò che ti ha detto!
Credi di poter agire in questo modo impunemente, cioè senza che il tuo interlocutore scopra come sei fatto, cioè senza che impari a conoscerti? O credi che per conoscere qualcuno sia indispensabile incontrarlo fisicamente? Be', ti sbagli, amico mio! Le persone si conoscono davvero in un solo modo: lasciandole parlare e ASCOLTANDOLE con la massima attenzione possibile.
Per esempio: io ti ho ... "intuito" subito, fin dal tuo primo intervento ed infatti mi ero affrettato a scaricarti.
Ma tu, replicando, mi avevi colto in castagna sulla faccenda dei processi per corruzione di Berlusconi ed io, che non sono un moralista, cioè che so riconoscere i miei errori e perdonare quelli altrui, mi sono sentito in colpa e ho pensato che forse ti avevo giudicato troppo in fretta, che forse valesse la pena parlare con te .... Be', lasciami dire che tu non ne hai saputo approfittare. Approfittare di cosa? Approfittare per mettere in discussione le tue convinzioni, come dovrebbe fare una persona intelligente in generale e una persona di scienza (quale mi dici di essere) in particolare ...
(Apro parentesi: io conosco la differenza fra neuroni e connessioni neurali, almeno abbastanza da immaginare che il numero totale delle possibili connessioni è legato, quantitativamente, al numero dei neuroni, cioè alle dimensioni del cervello e che queste siano dovute anche all' uso che se ne fa, cioè di quante connessioni neurali si attivino. Non mi pare che occorra essere uno scienziato (ed io, infatti, non lo sono) per afferrare un concetto tanto darwinianamente semplice).
Non fraintendermi: con l' espressione "quale mi dici di essere" io non ho messo in dubbio che tu studi materie scientifiche, per carità, ma tu studi in un paese in cui un illustre professore ha affermato pubblicamente, parlando di sè, di essere uno "scienziato credente", senza che nessuno lo buttasse fuori dall' Università a pedate nel sedere! Allora mi erano cadute le braccia ... come mi sono cadute quando ho sentito te, oggi, ripetere lo stesso concetto, con parole diverse:
"Il mio pensiero si fonda sul razionalismo, sulla logica, sono profondamente scientifico in tutto quello che faccio, pur amando l'arte e l'irrazionalità tutta".
(Altra parentesi: ma dove hai pescato l' idea peregrina che l' arte sia irrazionale? Evidentemente tu non sai che dietro ogni opera d' arte ci sono anni e anni di preparazione e di studio e di cultura, così come ci vogliono altrettanti anni di preparazione per capirla. Quanto alla scienza, non sapevo che ce ne fosse una superficiale ed un' altra profonda ....)!
Non ti pare che una frase del genere possa costituire un ulteriore e non secondario elemento che mi consenta di conoscerti "bene" anche senza averti mai incontrato?
Si tratta di una frase che non solo spiega le tue convinzioni etiche e politiche e il tuo modo chiuso ed arrogante di rapportarti agli altri, ma spiega anche come Veltrusconi, uomo dei "ma anche" (come te, a tuo stesso dire), possa riuscire ad affascinare tante giovani (o meno giovani o eternamente giovani) menti ineducate come la tua.
Ma non solo! Spiega anche perchè le nostre università, specie quelle scientifiche, versino nelle condizioni disperate in cui versano e perchè la nostra ricerca sia tanto asfittica, salvo punte di eccellenza. Non è un problema di mancana di soldi (soltanto) ma anche (e soprattutto) di mancanza di cultura, sia umanistica che scientifica.
A questo punto, mio giovane amico, avrai capito che il nostro non-confronto si chiude qui e, stavolta, definitivamente.
Chiudo con un consiglio: stai attento a Veltroni, perchè se facesse sul serio e, inciuciando con Berlusconi, contribuisse a re-introdurre in Italia il concetto di merito, il tuo futuro di scienziato lo vedo abbastanza problematico. Lo dico seriamente e senza cattiveria, credimi, come se fossi tuo padre. Cerca di ampliare i tuoi orizzonti culturali e di coltivare, contemporaneamente, un po' di modestia, perchè la vita è spietata e i nodi, prima o poi vengono al pettine.
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