venerdì 29 febbraio 2008

Veltroni e i castelli di carta

Quando si vogliono avere informazioni davvero attendibili su qualcuno, la cosa migliore è chiederle ai suoi familiari, piuttosto che a persone che gli sono estranee. Basandomi su questo assioma, riporto questo articolo di Liberazione che fa un ritratto di Veltroni e del partito che sta costruendo, molto più attendibile di quelli che possiamo leggere su Il Giornale di Berlusconi.

Leggetelo e divertitevi! Ma non dimenticate che se Veltroni dovessere perdere "rovinosamente" e non solo "di stretta misura" le prossime elezioni, il castello che sta abilmente costruendo imploderà come quelli fatti con le carte da gioco, quando sono investiti da una improvvisa corrente d' aria.

LIBERAZIONE


La campagna elettorale di un uomo solo, per una politica sedata

Walter Veltroni, il Leader Ecumenico
da cui infine discende, il potere

Rina Gagliardi
Veltroni ha presentato ieri altri tre candidati del Pd - tre lavoratori, tra i quali l'unico operaio sopravvissuto alla strage della Thyssen Krupp. Bene. La logica è quella già nota: fare delle liste piddine una specie di "specchio fedele" della società, un trionfo delle "inclusioni" senza pregiudizi, una agorà ecumenica, irenica, interclassista come quasi nemmeno la Dc. Prima gli imprenditori, ovvero i giovani capitalisti, poi quelli che lavorano sotto padrone. Prima i cattolici, poi gli atei. Prima i giustizialisti, poi i garantisti. Un pizzico di gay. Molte donne, ma anche qualche grande vecchio. E' la filosofia, spiegata proprio nel corso dell'incontro con i cattolici, detta del "et-et". Ed è la sua concreta applicazione a liste elettorali che, secondo i politologi, andrebbero più correttamente definite come liste "pigliatutto". Ci torneremo tra qualche riga su questa curiosa comparsa di una formula latina (invece che in inglese). Intanto, va annotato lo stile di queste presentazioni: è sempre e soltanto lui, il Grande Walter, a gestire, giorno dopo giorno, con calcolo tempistico quasi scientifico, i "suoi" uomini e le "sue" donne. Selezione, apparizioni e agnizioni di particolare pregio, in quanto scelte personalmente da Lui e - se non abbiamo capito male - da Lui soltanto. Gli Eletti, in tutti i sensi. Ora, noi che seguiamo senza pregiudizi la campagna elettorale del Pd e il delinearsi progressivo della sua fisionomia programmatica e strategica, non dubitiamo, nient'affatto, della democraticità delle scelte che vengono compiute. Però la sensazione "di pelle" è proprio un'altra: che il Pd abbia risolto tutti i problemi e tutti i gravosi dilemmi connessi alla forma-partito identificandoli nel famoso Uomo Solo al Comando. Ogni tanto, è vero, si intravede il pallido e replicante Franceschini - e da un angolo del Tg spunta un D'Alema sempre più distaccato e rigido (Rosy Bindi, com'è noto, non viene nemmeno). Ma è sempre lui, Walter Veltroni, che fa tutto (e forse perfino il suo contrario): le alleanze, i programmi (con tanto di castrazione chimica per pedofili), gli slogan, E la definizione del parterre. Tutto questo in un partito così nuovo, che non ha fatto nemmeno un congresso di nascita. Ditemi voi, dove lo trovate un altro luogo della politica dove il Capo è così Capo? Ma, forse, questa è soltanto una conseguenza di quella formula latina: l'"et-et". Se continui a sommare, ad assemblare, ad accatastare tutto, idee e persone, se metti insieme il diavolo e l'acqua santa, come avrebbe detto mia nonna, alla fine rischi che l'effetto concreto sia solo un grandissimo caos. Se non la Sintesi, un po' di sintesi ci vuole: e l'unica sintesi possibile starà nel Leader, con la Elle maiuscola. Se la politica, che è sempre per definizione il momento delle scelte (sì, dell'aut-aut), queste scelte le rifiuta; se si scambia la verità parziale che sta sempre in ogni posizione e (quasi) in ogni proposta con una sorta di universalismo relativistico (e francamente un po' d'accatto), che cosa resta, alla fine, della politica come fucina di idee, come progetto, come strumento di trasformazione? Resta quasi soltanto il potere. E il Leader Ecumenico che lo distribuisce, con sapienza un po' comunicativa e un po' gastronomica. Ahimè, quanti danni hanno fatto il "pensiero debole" e perfino il pluralismo!
29/02/2008

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Veltroni si é ispirato ai Simpson!!! Ecco il video di Striscia la Notizia!

http://www.video.mediaset.it/video.html?sito=striscia&data=2008/02/28&id=7032&categoria=servizio&from=striscia

*paraffo* ha detto...

Trooooppo divertente! Grazie di averlo postato!