Pubblico anche qui il mio ultimo intervento a commento del post "la questione giustizia"(vedi "archivio" qui a fianco, 2008 febbraio) perchè vorrei che anche altri partecipassero al confronto in corso fra me ed echoes ...
Echoes ha scritto:
"Mi spiace, ma la tua moralità ed il tuo sistema di valori sono ben diversi dai miei, e non credo ci sia alcuna possibilità di collimazione"...
La mia moralità ed il mio sistema di valori sono identici ai tuoi, caro echoes, perchè io non ho una macchina del tempo che mi ha teletrasportato direttamente dai tempi di Caligola o dei Borgia ai luminosi tempi attuali e quindi potremmo "collimarci" perfettamente sul piano della moralità!
Quello che - invece - ci divide insanabilmente è la nostra percezione della realtà: io la vedo per quel che è, mentre tu la vedi per quel che "dovrebbe" essere. Tu sei un dogmatico, io un relativista. Tu credi che gli uomini siano angeli oppure demoni, io credo che gli uomini siano mezzi angeli e mezzi demoni. Tu credi, tanto per buttarla in attualità politica, che Veltroni sia persona di assoluta e specchiata onestà e che Berlusconi sia un delinquente assoluto, mentre io credo che il più pulito degli esseri umani in generale e dei politici in particolare"abbiano la rogna" (dal proverbio romanesco: "er più pulito c'ha la rogna").
Il Vecchio ed il Nuovo Testamento si fondano su un' idea di base: che l' uomo sia un peccatore che solo la misericordia di Dio può salvare, (la Chiesa Cattolica, in particolare, ha fatto del peccato il suo business principale). Ebbene, tu credi che una filosofia come quella giudaico-cristiana che vive e sopravvive da oltre 6.000 anni (i primi 4.000 solo ebraici) e che ha resistito (indenne) a tutti i progressi tecnologici e intellettuali di tante generazioni di uomini, possa essere basata su un errore di valutazione, su una visione sbagliata della natura umana? Io non lo credo!
Io credo, al contrario, che tutte e tre le religioni monoteistiche (che in realtà è una sola, quella ebraica, perchè le altre due sono emanazione della prima) siano basate su un sano realismo che poi è anche il MIO realismo e non il tuo, caro echoes.
Cosa dice agli uomini, Dio Padre Onnipotente? Tu, ometto, sei un ottuso peccatore, lo sei e lo rimarrai fino alla morte, MA .... se ti impegnerai a praticare qualche virtù, almeno ogni tanto, se ti sforzerai di farlo nei limiti delle tue capacità e se, soprattutto, crederai in ME, allora Io ti premierò! Come, quando?
Dopo la morte, ovviamente!
Perchè dopo e non prima? Perchè è impossibile rimanere senza peccato su questa terra, che è un luogo di pena (un penitenziario) in cui, del resto, Io ti ho mandato in punizione quando tu hai commesso il primo peccato, quassù, nel regno dei cieli, dove ti avevo posto all' inizio!
Ebbene, caro echoes, tu e tutti coloro che la pensano come te, siete convinti che non occorra aspettare la morte per raggiungere e praticare la santità, Tu credi che l' uomo possa praticare la virtù assoluta qui, in terra. Ne sei così convinto da avere l' improntitudine di definire te stesso "orgogliosamente onesto".
La Chiesa, che di peccati se ne intende, ha messo l' orgoglio fra quelli particolarmente esecrabili! Che sia per questo che tu dichiari di aver perso la fede? Forse perchè non ti piace l' idea di essere un peccatore miserabile quanto lo sono io e lo siamo tutti?
Pensandoci bene, tutti coloro che credono di poter creare il Paradiso in terra, devono per forza abiurare la fede in un Dio che ci definisce inguaribili peccatori .....
Al contrario - forse - di te, io ho perso la mia non per sostituire quella in Dio con quella negli uomini "orgogliosamente onesti", come te e Di Pietro. Anche io, come la Chiesa, vedo le miserie umane, ma non le chiamo peccati, le chiamo intrinseche e ineliminabili debolezze e ne ho umana, fraterna e comprensiva pietà.
Anch'io - però - coltivo una speranza, anch' io credo in qualcosa! Credo nel lento, lentissimo sviluppo della cultura e, quindi, della intelligenza.
Credo che, attualmente, l' uomo usi una quantità minima del suo potenziale intellettivo e che quel poco lo sprechi principalmente nel tentativo vano di guadagnarsi la vita eterna oppure in quello - ancora più pernicioso - di illudersi di poter cambiare questo mondo a colpi di sogni irrealizzabili e di presunzioni di sè, a colpi di dichiarazioni di "orgogliosa onestà" e di disprezzo per chi non crede nelle utopie, a colpi di moralismi astratti e di leggi liberticide promulgate in nome della propria astratta visione del mondo.
La mia idea è che non esistano paradisi nè in cielo, nè in terra e che ricercarli ostinatamente (e vanamente) atrofizzi il cervello, cioè rallenti il raggiungimento dell' era in cui gli uomini non peccheranno più non perchè hanno DECISO (a tavolino e per legge) di non farlo più, ma perchè non ne avranno più la NECESSITA'.
Ma perchè questo avvenga, il loro cervello dovrà essersi sviluppato anche fisicamente, portando la percentuale del peso dello stesso, rispetto al corpo, dall' attuale 2% ad almeno il doppio. Non so se questo avverrà mai, non posso saperlo. So solo che questa evoluzione è più teoricamente possibile oggi di quanto lo fosse appena pochi decenni fa. Il cervello, infatti, si sviluppa grazie alla conoscenza, cioè alla cultura ma, per accrescere la cultura, occorre essere sollevati dalla necessità di procurarsi faticosamente il cibo, il che può avvenire solo attraverso una tecnologia sempre più raffinata, il che può avvenire solo grazie allo sviluppo economico, il che può avvenire solo grazie ad un sistema capitalistico!
Come vedi, caro echoes, sono arrivato alla risposta alla domanda che mi poni. Perchè Berlusconi è meglio di Veltroni, persino ora che hanno praticamente lo stesso programma economico? Perchè Berlusconi crede nel capitalismo e Veltroni no, fa solo finta. E se anche fosse sincero, lo sarebbe solo lui, nel suo schieramento politico. E se lo fossero anche tutti gli altri - sinceri - non saprebbero come metterlo in pratica, il capitalismo, se non nella sua forma parassitaria e statalista (cioè deteriore), per il semplice fatto che non hanno mai fatto altro, nella vita, che chiacchiere astratte, inseguimenti di farfalle solidaristiche, collettivistiche, ecologistiche, giustizialistiche, col solo risultato di frenare pesantemente lo sviluppo del nostro paese.
Io non pretendo di "convertirti" all' uso del realismo e della razionalità, caro echoes. Sarei già soddisfatto se fossi riuscito ad insinuarti un piccolo dubbio sulla perniciosità del moralismo. Ripeto: "moralismo". La moralità è tutt' altra cosa ... e consiste, secondo me, nel riuscire a rispettare il nostro prossimo sempre, anche quando vede le cose in modo diverso o quando non riusciamo a capire quello che dice.
Alla prossima, ciao!
PS Vedo che della vita e delle opere di JFK sai pochino ....
sabato 1 marzo 2008
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