E' questa l' impressione che ho ricavato dal duello a distanza (di pochi secondi) fra Berlusconi e Veltroni che si è svolto ieri sera su Rai2. Cosa potrebbero dire di nuovo e di diverso i due competitors, nei prossimi giorni? L' uno, Berlusconi, ha puntualmente riassunto la sua posizione che è quella di sempre e l' altro, Veltroni, ha puntualmente riassunto la sua posizione che è quella di mai.
Da una parte un programma risaputo, dall' altra un programma mai saputo. Veltroni ha ragione a parlare della novità che lui rappresenta: nessun cittadino italiano ha mai sentito uscire dalle labbra di un leader di centrosinistra le cose che ora escono dalla sua.
Il grande interrogativo cui solo il conteggio dei voti potrà dare una risposta certa è: quanti italiani crederanno alla svolta di Veltroni? O meglio, quanti italiani crederanno che il PD, dopo le elezioni, seguirà Veltroni in questa svolta, sia che vinca sia che perda?
Che io affermi che Veltroni ed il suo partito non sono credibili è scontato. Chelodicoaffà? Anzi, cheloripetoaffà? Da quando ho aperto questo blog non faccio che ripeterlo, sforzandomi di argomentarlo al meglio delle mie modeste capacità.
Dopo aver pazientemente seguito l' intervento di Veltroni, ieri sera, mi sono accorto di aver esaurito tutte le mie cartucce. Le balle che Veltroni racconta sono così mastodontiche, così evidenti, che dovrebbero far esclamare a chiunque non fosse un trinariciuto, cioè uno che seguirebbe il suo leader anche all' inferno: ma cazzo, se questo vuol fare una politica di centrodestra, tanto vale che voti direttamente per chi quella politica ha inventato, cioè Berlusconi! Perchè, nell' applicare questa politica, dovrebbe essere più bravo l' allievo del maestro?
L' unica risposta che riesco ad immaginare a questa domanda è: perchè Berlusconi è un diavolo e Veltroni è un angelo ... perchè Berlusconi è un illustre imprenditore e quindi un ladro per definizione mentre Veltroni è un illustre signor nessuno e quindi un onesto per definizione. Sono le occasioni a rendere l' uomo ladro, no? Veltroni queste occasioni non le ha mai avute, quindi ....
Vabbè, così entriamo nella sfera dell' assurdo, una sfera in cui non so muovermi. Per questo ho dichiarato chiusa questa campagna elettorale: ormai le carte sono tutte in tavola e la scelta è chiara: o gli italiani che possiedono il senso della realtà sono più numerosi di quelli che preferiscono sognare (e allora vincerà Berlusconi) oppure è il contrario (e allora vincerà Veltroni).
Immaginare che un realista sappia convincere un sognatore a cambiare il suo voto è una utopia. Come è una utopia anche il contrario ...
E gli incerti? Coloro che, in una situazione così chiara, si dichiarano incerti, tanto realisti non sono e quindi spero che si asterranno se è vero, come è vero, che solo i sognatori possono votare per Veltroni ......
Da una parte un programma risaputo, dall' altra un programma mai saputo. Veltroni ha ragione a parlare della novità che lui rappresenta: nessun cittadino italiano ha mai sentito uscire dalle labbra di un leader di centrosinistra le cose che ora escono dalla sua.
Il grande interrogativo cui solo il conteggio dei voti potrà dare una risposta certa è: quanti italiani crederanno alla svolta di Veltroni? O meglio, quanti italiani crederanno che il PD, dopo le elezioni, seguirà Veltroni in questa svolta, sia che vinca sia che perda?
Che io affermi che Veltroni ed il suo partito non sono credibili è scontato. Chelodicoaffà? Anzi, cheloripetoaffà? Da quando ho aperto questo blog non faccio che ripeterlo, sforzandomi di argomentarlo al meglio delle mie modeste capacità.
Dopo aver pazientemente seguito l' intervento di Veltroni, ieri sera, mi sono accorto di aver esaurito tutte le mie cartucce. Le balle che Veltroni racconta sono così mastodontiche, così evidenti, che dovrebbero far esclamare a chiunque non fosse un trinariciuto, cioè uno che seguirebbe il suo leader anche all' inferno: ma cazzo, se questo vuol fare una politica di centrodestra, tanto vale che voti direttamente per chi quella politica ha inventato, cioè Berlusconi! Perchè, nell' applicare questa politica, dovrebbe essere più bravo l' allievo del maestro?
L' unica risposta che riesco ad immaginare a questa domanda è: perchè Berlusconi è un diavolo e Veltroni è un angelo ... perchè Berlusconi è un illustre imprenditore e quindi un ladro per definizione mentre Veltroni è un illustre signor nessuno e quindi un onesto per definizione. Sono le occasioni a rendere l' uomo ladro, no? Veltroni queste occasioni non le ha mai avute, quindi ....
Vabbè, così entriamo nella sfera dell' assurdo, una sfera in cui non so muovermi. Per questo ho dichiarato chiusa questa campagna elettorale: ormai le carte sono tutte in tavola e la scelta è chiara: o gli italiani che possiedono il senso della realtà sono più numerosi di quelli che preferiscono sognare (e allora vincerà Berlusconi) oppure è il contrario (e allora vincerà Veltroni).
Immaginare che un realista sappia convincere un sognatore a cambiare il suo voto è una utopia. Come è una utopia anche il contrario ...
E gli incerti? Coloro che, in una situazione così chiara, si dichiarano incerti, tanto realisti non sono e quindi spero che si asterranno se è vero, come è vero, che solo i sognatori possono votare per Veltroni ......
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il cannocchiale
8 commenti:
Ciao a tutti.
Caro amico mi sa che la campagna è appena ricominciata !
Amato non esclude il rinvio delle elezioni dopo la riammissione della DC di Pizza.
Date probabili ? Il weekend dopo il 25 Aprile...
Una buona ragione per votare Berlusconi è che la sinistra è pericolosa ! Non solo i maggiori giornali da giorni fanno un battage pro Veltroni e anti Berlusconi con manipolazioni mediatiche degne del KGB, adesso si cerca in extremis di regalare due settimane a chi deve recuperare.
Le avesse avute Berlusconi nel 2006 avrebbe vinto le elezioni.
Perbacco, questa sì che è una notizia!
Puoi darmi, cortesemente, qualche link?
Ciao.
Ormai è ovunque.
Non rimanderanno mai le elezioni.
Se succedesse ci sarebbe una rivolta popolare.
Se vedete, gia' i due leader dei partiti maggiori han subito detto no al rinvio, se lo dicono e' perche' sanno che non ci sara'.
Davvero Veltroni ha già espresso parere contrario? Sei sicuro, Andrea? Guarda che quella gente è capace di tutto e non lo dico per partito preso: li seguo da decenni!
http://it.youtube.com/watch?v=PWC89ToYiyc
Caro Mirko, pubblico volentieri il tuo link perchè lo spot elettorale in questione è assai divertente, benchè sia a favore del PD.
Ciao!
Una ne fa cento ne pensa, o forse una ne pensa e cento ne fa… Insomma, il Cavaliere non si dà tregua. Sfumata la sfacciata sicurezza di vittoria schiacciante manifestata per settimane, sono emersi i primi dubbi. Perciò, archiviata con scarso successo la battaglia per il ‘voto utile’ (contrastata anche dal Presidente della Repubblica e vanificata dai sondaggi), considerato che ad appena due settimane dal voto sono ancora troppi gli indecisi, ha architettato una nuova teoria. Ed ecco spuntare dal suo cilindro il coniglio del ‘voto disgiunto’: “Se proprio si vuole votare Casini, lo si faccia alla Camera, non al Senato”…
Non vorrei sbagliare, caro amico Faber, ma mi pare che i primi a parlare di voto disgiunto siano stati gli strateghi del PD, tanto che il popolo della destra dei blog era insorto denunciando la "iniqua furbizia" dei soliti comunisti!
Berlusconi ha seguito a ruota, come gli capita spesso quando si tratta delle manovre della "politica dei politicanti" come la chiama lui con sovrano (e credo sincero) disprezzo.
Io ho l' impressione che tu, come tutti gli antiberlusconiani, abbia una certa tendenza a sopravvalutare il Cavaliere ...
Quanto alla "sfacciata sicurezza", ti faccio presente che Veltroni non fa che ripetere che il Pd era partito con un distacco, nei sondaggi, del 20% il che, mi pare, giustificherebbe la previsione di una schiacciante vittoria, non ti pare?!
Io ho l' impressione che tu, come tutti gli antiberlusconiani, abbia una certa tendenza - quando ti trovi di fronte al Cavaliere - a mandare in soffitta il discernimento ed il buon senso che di certo possiedi normalmente.
Dove con Casini si possono identificare tutti i cosiddetti ‘partiti nanetti’. Insomma, il leader del ‘partito contenitore’ si scopre improvvisamente generoso e magnanimo, accorgendosi che in queste elezioni non si presentano solamente PdL e PD, secca alternativa nella teoria del ‘voto utile’. Una strategia elettorale poco convincente, che cerca di sfruttare la scarsa conoscenza della tremenda legge elettorale e di confondere quei coraggiosi elettori che non intendono omologarsi alla costruzione del duopolio nella politica italiana, dove sarebbero eliminate differenze, identità, storie culturali e politiche nazionali.
Questa tua difesa delle "differenze, delle identità e delle storie culturali e politiche" è perfettamente legittima nel paese dei cento campanili e dei mille quartieri l' un contro l' altro armati. Avrei da obiettare solo una cosa. Che è questa nostra pecularietà storica che fa di noi quel paese sgangherato e ingovernabile che siamo. Questo lo dicono tutti gli opinionisti nostrani e stranieri, di destra, di centro e di sinistra e lo ha detto persino Casini, per ben 15 anni. Ora dice il contrario e fa bene, visto che il Cavaliere, non accettando l' apparentamento, lo ha messo a rischio scomparsa.
Personalmente, non credo che scomparirà, almeno non alla Camera. Non lo credo perchè conosco la storia del mio paese e il suo carattere anarchico, quello denunciato da Dante con la sua famosa invettiva: "Ahi serva Italia, tu non donna di province, ma bordello"! E se anche avessi avuto qualche dubbio, hai provveduto tu a togliermelo, caro Faber.
Questa volta, però, il consiglio potrebbe esser letto in maniera speculare ed il ‘voto disgiunto’ potrebbe rivelarsi un vero boomerang per il furbo Cavaliere.
Sarebbe un boomerang se lo avesse inventato lui il "voto disgiunto", ma - ti ripeto - non mi pare che sia così. In ogni caso hai ragione: il voto disgiunto è una trappola per entrambi i partiti più grandi.
Un suggerimento per i più sensibili ed avveduti tra gli elettori del PdL, coloro che avessero a cuore le sorti di un sistema politico più equilibrato, che ritenessero opportuno non cancellare dallo scenario politico alcune importanti identità politiche, che non intendessero consegnare troppo potere nelle mani di questo ibrido ‘partito contenitore’, che volessero mettere alle calcagna dei prossimi governanti d’Italia qualche mastino da guardia.
La passione politica è come l' innamoramento: rende ridicoli! L' immagine di Casini come mastino a guardia della democrazia può venire in mente solo ad un giovin signore innamorato perso del suo leader. Non avertene a male, Faber, perchè ci sono passato anche io, secoli fa: pensa che sono stato innamorato di Pannella con la stessa intensità con la quale tu, oggi, ami Casini ...
Il sistema politico più equilibrato che tu propugni corrisponde esattamente a quel che io e Dante (scusa l' immodestia dell' accostamento) chiamiamo il bordello italiano, quindi giudica tu se io possa, in coscienza, rispondere al tuo appello!
Proprio costoro, consapevoli che alla Camera la maggioranza berlusconiana sarà schiacciante (comunque per ottenere il premio di maggioranza basterà anche un singolo voto in più), potrebbero - pur mantenendo fermo il proprio voto pidiellino al Senato - siglare la propria scheda per la Camera a favore di quei partiti che maggiormente possono essere identificati come identitari e talmente incazzati da non voler diventare i vassalli del Cavaliere. Meditate gente, meditate... a metà aprile ci troveremo di fronte ad una scelta più importante di quel che appare...
Ma scusa, Faber, non avevi aperto il tuo intervento dicendo che quella del "voto disgiunto" era una furbata del Berlusconi? E ora che fai, la propagandi?!!
Lungi da me l' idea di rimproverarti la contraddizione! Te l' ho detto, ti capisco. L' amore fa brutti scherzi.
Comunque tu sei un bravo ragazzo, Faber e ti ringrazio per il tuo appassionato intervento. Ciao!
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