Dopo una mattinata passata ad intossicarmi con la lettura di giornali non liberi compilati da giornalisti non liberi, una boccata d' aria fresca credo di meritarmela e allora pubblico il post di un blogger che ricostruisce in poche righe la storia dei "primi" 15 anni dell' era berlusconiana.
L' autore appartiene alla mia stessa categoria, quella dei berluscones, ma credo abbia prodotto un pezzo che dovrebbe interessare anche i veltroniani, sempre che non siano trinariciuti, ovviamente.
SILVIO SANTO SUBITO
Oh, lo dico subito prima che qualcuno parta con le scomuniche.. non si tratta di una concezione religiosa
Solo sette giorni ci separano dall'ormai prossimo election-day e, in attesa dei possibili "fuochi d'artificio" finali, voglio fermarmi un attimo a riflettere su una cosa.. oggi Silvio Berlusconi ha inscenato una simpatica gag durante il suo comizio a Catania: dopo aver avvistato tra la folla un cartellone con la scritta "Silvio Santo Subito", il Cavaliere ha commentato, a microfoni aperti, “Io santo? Potrebbe anche essere, ma subito no” aggiungendo poi uno scaramantico “Vi ringrazio ma vorrei restare ancora un altro po’… ". Come ho detto è stata una simpatica gag. ma io voglio farci una riflessione un po' meno religiosa e un po' più concreta.
Era il 1994 e Tangentopoli aveva spazzato via la DC e il PSI. Occhetto, con il suo nuovissimo PDS, si apprestava a vincere a man basse le elezioni del 27 marzo. Dall'altra parte il deserto: la Lega ancora molto "rude", Fini ancora mezzo fascista sulla via della redenzione (erano i tempi di Fiuggi) e i vari gruppetti ex DC si moltiplicavano, dimezzando ogni volta i consensi. Dicono, le malelingue, che Berlusconi abbia deciso di darsi alla politica per tutelare i propri interessi. Ma dimenticano che, senza la sua scelta coraggiosa, avremmo assistito a una dittatura del PDS. Anche se Veltroni oggi ha detto che "governare un Paese è un grande onore", non c'è dubbio che sia anche "una grande croce", Berlusconianamente parlando. E come ben parafrasava il comico Cornacchione nelle sue prime apparizioni a Zelig, "Ma chi te l'ha fatto fare?". Aveva ragione! Quest'uomo ha lasciato in solo giorno Fininvest, Mediaset, Publitalia, Mondadori e tanti altri centri di potere per buttarsi anima e corpo in quello che meno gli si addiceva ma che più gli stava a cuore: il governo del Paese. E non ditemi che questo non è vero, perchè altrimenti MAI Fini, Casini e Bossi avrebbero accettato di formare un Polo della Libertà. Non avrebbero rischiato tutto senza un serio progetto di base. Anche loro, ai tempi, hanno creduto al sogno di Berlusconi.
Ma la politica è un affare sporco e la Sinistra è abile nello sporcare i panni. Così l'allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro (e poi vengono a dire che il Quirinale non rappresenta l'opposizione a Berlusconi) diede il proprio consenso per far piombare un avviso di garanzia al Cavaliere direttamente nel bel mezzo di una manifestazione che lo vedeva ospitare in Italia i più grandi leader internazionali. Caos, finiva il Berlusconi 1.
Tempi duri quelli dell'opposizione, forse non adatti ad uno che politico non è. L'inesperienza si fa sentire e Berlusconi nel 1996 rinuncia stupidamente all'alleanza con la Lega. Mossa che gli fa perdere le elezioni del 1996.
Il quinquennio 1996/2001, che vede susseguirsi quattro governi di centrosinistra è per Berlusconi e tutto il centrodestra il cantiere per cotruire qualcosa di importante: la Casa Della Libertà. Grazie ai disastri della sinistra e ad una campagna elettorale in grande stile (navi docent) Silvio Berlusconi torna Premier. Ha ormai 65 Anni. Dopo due anni di idilliaco soggiorno a Palazzo Chigi (e i risultati si vedono!) Silvio deve scontrarsi con una cosa chiamata POLITICA. Gli ex DC dell'Unione dei Cristiani e di Centro iniziano a tartassare i coglioni del "nostro" con richieste di discontinuità, a cui a intervalli alterni si accoda anche Fini, convinto che la sua ora sia giunta. Il 22 Aprile 2005 inizia quella che, se tutto va come deve andare, potrebbere essere considerata la Golden Age del signor Berlusconi: dopo le dimissioni forzate e la creazione di un Berlusconi-bis, Silvio si presenta alla Camera e, con un discorso pieno di Pathos, chiede la fiducia, iniziando la lunga cavalcata (solitaria) verso le elezioni 2006.
La fine della legislatura si avvicina e il centrosinistra è sicuro di vincere. Ne è così sicuro che anche Fini e Casini iniziano a pregustarsi il cadavere del Cavaliere che scorre lungo il fiume. Campagna delle "tre punte", di cui, se mi è permesso, due combattevano contro la terza. Ma non c'è nulla da fare, quando uno ha talento... Rincorsa solitaria, botte da orbi in TV e promesse dell'ultimo minuto: Silvio guadagna 7 punti in due settimane e va a pareggiare (?). Ma Palazzo Chigi non è per lui.
I due (Fini e Casini) restano ammutoliti e il Cavaliere si lega al dito questa sfiducia prematura. Non convocherà mai più un vertice della CDL. La coalizione rimane in piedi solo per spirito di opposizione al Governo Prodi, ma è chiaro che non sarà più riproponibile agli elettori. Dopo un malore che lascia mezza italia con il cuore in gola, la fine politica di Berlusconi sembra certa quando, a 71 anni suonati, sbaglia la previsione sulla caduta del governo. E lui che fa? raccoglie sette milioni di firme e proclama la nascita del Popolo della Libertà. Nessuno ci fa caso perchè c'era ancora un grosso ostacolo che impediva la realizzazione di questo sogno ma, caduto l'ostacolo (letteralmente) il progetto vincente è esploso in tutta la sua novità.
Il resto è storia contemporanea, di questi ultimi due mesi.
Badate bene, questo non vuole essere un memoriale "in mortem (politica, sempre!)" ma un'esortazione nei confronti di quelli (tanti) che ce l'hanno con Berlusconi solo per una bandana o una foto con le corna. Credo che quest'uomo, che si candida Premier per la quinta volta a 72 anni ma con una voglia di fare che scarseggia nei ventenni, si meriti per lo meno un po' di rispetto.
Silvio Santo Subito, ha scritto quella ragazza oggi a Catania. Io voglio quotare la risposta di Silvio: "Santo sì, ma non subito, vorrei restare ancora un altro po'". Ancora un altro po', perchè l'Italia, anche quella parte che non vota PDL, ha ancora un disperato bisogno di gente come Te.
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il cannocchiale
8 commenti:
Rispondo qui al tuo commento, anche perchè non siamo fuori argomento, vista la spudorata celebrazione mistica che viene fatta in questo tuo ultimo post:
(…) Si parla già tanto male di Berlusconi che difenderlo mi pare quasi un donchisciottesco dovere!
Bè certo, forse tre televisioni nazionali e 50 giornali non sono sufficienti per difendere il nostro eroe. Se poi pensi che in effetti una bella percentuale della popolazione italiana non sa neanche cosa significhi blog o internet, devo dire che la tua è senz’altro una causa persa in partenza.
(…) In altre e più crude parole: io credo che sia miglior reggitore della cosa pubblica un delinquente capace che una persona per bene incapace.
Quindi tu accetti, anzi ne sembri quasi soddisfatto, che un individuo o più individui che tu stesso consideri “delinquenti” siano degni di governarci e di decidere per noi. Come puoi pensare che qualcuno che ha a cuore principalmente i propri interessi possa pensare al bene collettivo e di tutta la nazione?
(…) Quando, 15 anni fa, è arrivato in politica Berlusconi, io mi sono detto: ecco, finalmente abbiamo la possibilità di essere governati da una persona capace!
Questo è tutto da dimostrare, non mi sembra che in cinque anni di governo di Forza Italia, con una maggioranza netta (non come quella dell’ultima legislatura) si sia fatto qualcosa di positivo o di migliorativo, anzi è accaduto proprio tutto il contrario. Hai il coraggio di negarlo?
http://quattrogattilse.googlepages.com/
Berlusconi è il delinquente che tutti dipingono? Può darsi, anzi, non lo escludo affatto, ma NON ME NE FREGA NIENTE. A me interessa solo che sappia fare bene il Capo di Governo.
Ma come puoi scrivere una cosa del genere? Come puoi accettare che una persona al potere abbia tali principi ed ideologie. Come puoi essere così sottomesso e vedere in questo modo il tuo pensiero, la tua volontà, i tuoi ideali? Come può una persona che fa i suoi interessi pensare anche ai tuoi? È’ come se tu accettassi di buon grado di farti svaligiare la casa davanti ai tuoi occhi purché i ladri, prima di uscire, diano una bella rassettata.
Non esiste politica senza menzogna. Perchè? ,,, perchè, specie in democrazia, occorre procurarsi il consenso ed il consenso lo si ottiene mentendo, cioè magnificando sè stessi e demonizzando l' avversario.
È incredibile che, da persona intelligente quale sei, tu possa accettare una cosa del genere. Non sto neanche a dire che, moralmente, questa è una cosa squallida e assolutamente antidemocratica (la democrazia, amico mio, è o almeno dovrebbe essere tutta un’altra cosa). Ma soprattutto, come può governare bene una persona che mente? Che dice e spergiura il falso? Che ci porta tutti per il culo? Ma ti rendi conto di quello che scrivi?
Trovi cinica questa mia visione della vita e della politica? Io no, io la trovo realista. Esistono visioni diverse? Certamente. Esiste quell' approccio alla vita che predicano cattolici e marxisti, quell' approccio che loro chiamano "etico" e che io chiamo "mulinobianchista" o attitudine a vedere il mondo per "come sarebbe bello che fosse", invece di vederlo "per quello che è".
Io non sono marxista e tanto meno cattolico, ma penso che ci siano principi che vadano al di la di ideologie politiche o religiose. Viviamo già in uno schifo di mondo, e pensarla come la pensi te non può che farmi cadere addosso tutto lo sconforto e la voglia di mollare. Ma io non voglio farlo, e la penserò sempre all’opposto di come la pensi te, perché questo è l’unico modo per andare avanti. L’unico.
Mi dispiace dirlo, ma è anche per gente come te, per persone che la pensano in questo modo, che questo paese va a rotoli.
Tommaso
ciao! grazie per la "quotatura"! spero di poter concludere il post dopo le elezioni.. il titolo è già pronto...
Luca;-)
Sono io che ringrazio te, caro Luca: pubblicarti mi ha dato un gran piacere.
Aspetto con ansia, la seconda puntata, allora!
Ciao!
È incredibile che, da persona intelligente quale sei, tu possa accettare una cosa del genere.
Sei sicuro, caro Tommaso, di considerarmi davvero una "persona intelligente"?
Avanzo questo dubbio, perchè le tue risposte fanno pensare esattamente il contrario!
Infatti delle due, l' una:
o tu mi consideri un perfetto imbecille oppure un pazzo, cioè uno che scambia lucciole per lanterne, una specie di Ligabue (non il cantante, il pittore) che si aggira farneticante per le nebbie della bassa padana in preda alle allucinazioni
Insomma, se davvero mi avessi creduto intelligente, ti saresti concesso il lusso di mettere in dubbio almeno qualcuna delle tue convinzioni e non mi pare che tu lo abbia fatto.
Quindi, mi pare del tutto inutile proseguire questa discussione.
Buon voto. Ciao!
Non sono sinceramente d'accordo con la gran parte di ciò che viene scritto in questo post. Prima di essere bollato come "trinariciuto", "marxista", e "cattolico", premetto che non mi riconosco in nessuna di queste categorie, e che al contrario di Tommaso, sono consapevole che la politica spesso è fatta di schifezze necessarie (Machiavelli docet) - a patto che, come in un qualunque altro Paese occidentale democratico, ci siano altri poteri che facciano da bilancio al potere politico (secondo la teoria di Montesquieu - aggiungendoci, ovviamente, il "Quarto Potere").
Detto questo, però, sono sostanzialmente d'accordo con Tommaso.
Innanzitutto, è dimostrabile che Berlusconi, quando scese in campo, degli interessi del Paese si curava punto o poco. Leggersi le varie testimonianze, raccolte (per citarne uno) per es. da Travaglio in alcuni suoi libri (so che essendo "berluscones", probabilmente lo vedete come fumo negli occhi, ma leggerlo non fa male). Se la Lega e l'allora Msi si sono uniti a Berlusconi è perché (correttamente) hanno intuito che, con il potere mediatico a sua disposizione, SB poteva benissimo riuscire a imporsi sullo scenario nazionale (non mi interessa che esistano gruppi di potere, con a disposizione giornali importanti come la Repubblica, che al Cavaliere sono ostili; la maggior parte della gente, in Italia, il giornale non lo compra, e si informa attraverso le televisioni, basta controllare i dati di vendita dei maggiori giornali, in totale credo non superino nemmeno il milione e mezzo di unità al giorno, per rendersene conto).
Non so per quanto riguarda la presunta "dittatura del PDS" teorizzata dall'autore mio omonimo, ma vorrei ricordare che qui siamo in democrazia, e che il Muro di Berlino era caduto da un pezzo nel 1994. Supporre che si sarebbe instaurata una pseudo-dittatura del PDS mi sembra sinceramente una corbelleria, dato che la stessa presenza del Cavaliere dimostra che esistono in Italia altri blocchi sociali, che certamente anche in sua assenza si sarebbero organizzati in forze politiche rilevanti.
Secondariamente, per quanto riguarda i governi Berlusconi bis e ter (2001-2006). Gradirei chiedere, senza ironia alcuna, cosa abbia fatto di grandioso in vostra opinione quel governo in quegli anni, avendo una maggioranza estremamente amplia (premettendo che, pur essendo "democratico", non sono stato AFFATTO entusiasta degli ultimi due anni). Il mio punto di vista è, onestamente, di parte; ma personalmente ricordo:
1- approvazione della legge Biagi (il cui autore fu ammazzato da terroristi rossi ma anche abbandonato dallo Stato, vedi dimissioni di Scajola), in sé contenente molte idee corrette, ma mancante di essenziali ammortizzatori sociali che prevenissero il disastro che è oggi l'occupazione;
2- una pioggia di leggi cosidette "ad personam" che hanno complicato di parecchio i procedimenti giudiziari, e depenalizzazione del reato di falso in bilancio; contemporanea incapacità - in cinque anni - di elaborare una riforma organica della giustizia che sanasse i mali dalla destra tanto denunciati;
3- mettere a capo del CNR un incompetente leghista, Pistella, che si fregiava di un titolo - inesistente - di "ingegnere" essendo solo un elettricista; questo genio ha fatto fuggire dall'Italia, per dirne uno, Carlo Rubbia e il suo progetto di centrale solare; contemporaneamente, in cinque anni non è stato approvato alcun provvedimento che tentasse di sanare la situazione della ricerca pubblica in Italia o incentivasse la ricerca privata, entrambe tra le peggiori dell'Occidente e non solo (almeno il governo Prodi stava tentando, prima di cadere, di aumentare le paghe minime nel settore pubblico a €1000/mese; ma anche lì da lamentarsi ci sarebbe parecchio);
4- conti pubblici in sfacelo e ripresa della crescita del debito pubblico, azzeramento dell'avanzo primario, senza che questi soldi siano stati usati per abbassare le tasse alle aziende, finanziare progetti scientifici e ingegneristici, eccetera, eccetera;
5- una legge sulla fecondazione assistita (putroppo votata da molti de sinistra) che ci pone ai peggiori livelli d'Europa;
6- incapacità di prevedere e sanare in partenza le situazioni disastrose di Alitalia e Campania, che sono esplose ora ma potevano essere prevenute anni e anni fa (e questa è colpa della politica italiana tutta);
7- spostamento "truffaldino" della pressione fiscale da centrale a locale, ovvero, riduzione dei fondi per gli enti locali, con conseguente innalzamento della pressione fiscale locale - NON accompagnato da provvedimenti che prevedessero individuazione e risanamento di enti locali spreconi;
8- aver accumulato in un unico provvedimento di modifica costituzionale decine di modifiche al nostro testo legislativo fondamentale, con il risultato di mettere assieme idee sacrosante (la riduzione del numero di parlamentari) con proposte aberranti (delegare totalmente sanità e polizia a livello locale, quando già adesso che il controllo è centrale abbiamo episodi gravissimi di infiltrazione mafiosa/camorristica/della 'ndrangheta);
10- incapacità di creare le condizioni per un'informazione decente in questo Paese - sarà anche vero che i giornali maggiori sono controllati da comunisti e confidustriali ostili, ma possibile che l'unica risposta di Berlusconi sia stata accentrare il controllo dell'informazione televisiva e procacciarsi quanti più giornali locali possibili?
11- ultimo ma non ultimo, un precipitare della nostra immagine pubblica all'estero; perché se a noi italiani può far ridere un presidente che fa le corna, o scherza sulle donne, o chiama gli avversari "coglioni" e le persone scomode "capò", bisogna capire che gli altri si offendono, e non è colpa loro che sono troppo sensibili e bacchettoni, ma nostra, che non sappiamo essere educati (oltre al fatto che moltissime delle battute di Berlusconi personalmente le trovo di dubbio gusto ma non offensive).
Detto questo, non mi crediate un comunista o altro; ritengo solo che all'Italia, la presenza di Berlusconi abbia fatto molto più male che bene. Potrei fare un elenco negativo anche per la sinistra (o ne ha fatte, di schifezze, ne ha fatte), ma tra le possibilità, mi sembra la più seria.
Ah, piccolo appunto su Bossi. Vero, le sue sono iperboli. Falso, sono iperboli accettabili. "Le ha solo sparate grosse" (è il caso di dirlo) non è affatto una giustificazione per incitare alla violenza. Credo sia un reato, tra l'altro (il nostro ex-ministro padano non è nuovo a condanne - tangenti - e denunce), ma ormai chi se ne cura?
Caro Luca, ho letto con interesse ed attenzione il tuo intervento, perchè hai esposto le tue osservazioni con estrema chiarezza e, SOPRATTUTTO, con estrema cortesia.
Spero che mi scuserai se non ti risponderò punto per punto, perchè l' ho già fatto rispondendo ad altri, nelle scorse settimane e, francamente, sarei un po' stufo di ripetermi.
L' unico argomento a cui non ho mai risposto è sicuramente il n° 3, quello relativo alla presidenza leghista del CNR. Purtroppo non potrò farlo neanche stavolta perchè non ne so assolutamente nulla. Quindi .... mi taccio e prendo per buona la tua denuncia (anche perchè mi pare di capire che tu sia "del ramo").
Avrei, invece, qualcosa da ridire sul metodo che tu hai usato per ribattere al post che commenti.
Esordisci, infatti, dichiarandoti in disaccordo con quanto avevi letto. Benissimo. A quel punto mi aspettavo che tu opponessi ad ogni argomentazione contenuta in quel post, la tua.
Non mi pare che tu lo abbia fatto. Hai preferito - come dire? - fare il tuo discorso in modo autonomo, cioè, di fatto, preoccupandoti di esporre le tue opinioni senza contestare, nel merito, quelle dell' altro Luca.
Atteggiamento legittimo, il tuo, sia ben chiaro ma, a mio avviso, un po' sterile.
Un' altra osservazione che mi sento di farti è questa. Hai usato, spesso, l' inciso "so che anche gli altri hanno le loro colpe", però ti sei ben guardato da esporle. Immagino tu sarai d' accordo con me che quando ci si trova a dover effettuare una scelta che voglia essere oculata, sarebbe saggio esaminare tutti e due i corni del problema. Se tu soffermi la tua attenzione soltanto su uno, la scelta che ne deriverà sarà sicuramente se non sbagliata, di certo incauta.
In altre parole: di fronte alla scelta se dare il proprio voto al centrodestra o al centrosinistra, non basta fare un elenco delle malefatte del primo e ignorare quelle del secondo. Limitarsi ad un generico"anche gli altri hanno le loro colpo" non basta, secondo me.
Lo dico perchè, per esempio, io mi guarderei bene dal votare per Berlusconi, se ritenessi che l' Italia avesse una alternativa migliore.
Per fare una affermazione del genere, è ovvio che io il mio pollo me lo sono studiato per bene, non ti pare?
Ecco, io credo che tu non abbia fatto lo stesso con Prodi e Veltroni. O, per lo meno, dal tuo scritto non è ricavabile.
Altra cosa: tu dici di non essere nè marxista nè cattolico. Ok, non ho motivo di non credere alla tua parola, ma lasciami osservare che tu voterai per il Pd, cioè per un partito che si dichiara social democratico (cioè marxista riformista) e cattolico. Tu sei libero di dichiarare quello che vuoi, ci mancherebbe altro, però - di fatto - voti per il PD e allora che senso ha che tu ne prenda le distanze? Anche perchè, se non sei una di quelle .... "due cose", allora sai un liberale e che un liberale voti per i cattocomunisti è possibile, certo, ma solo in un paese in cui è possibile tutto ed il contrario di tutto, come è il nostro, ma ....
Non è che, per caso, la tua ideologia si chiamì, tout court, "antiberlusconismo"?
Chiudo con la faccenda iperboli. Una iperbole è tale quando "esagera", in più o in meno, la realtà. La realtà della Lega è che non ha mai praticato la violenza fisica ma sempre e solo quella verbale. Tu sei veneto e dovresti saperlo bene. Chissà quanti leghisti conosci, no? Quindi che senso ha parlare di istigazione alla violenza?
Tu sai bene chi, in Italia, dopo la fine della guerra e fino ai giorni nostri ha DAVVERO istigato alla violenza: università e giornali ne sono ancora pieni! E, nei cimiteri, riposano quelli che ne sono stati vittime (Biagi fra questi).
Bene, Luca, ho finito. Sarò lieto di leggere le tue obiezioni a quanto ho scritto, sempre che siano pertinenti. Se invece vuoi solo esporre le tue idee, a prescindere da quanto ti ho scritto, è meglio se lasciamo perdere.
Con simpatia, ti ringrazio e saluto.
Caro Paraffo,
ti ringrazio intanto per la risposta pacata e cortese (cosa rara, di questi tempi). Inizio subito rispondendo all'obiezione che mi fai sul metodo: pensavo di aver risposto alle posizioni del mio omonimo con questi punti:
1- Berlusconi aveva ben altri motivi che non "l'interesse del Paese" per entrare in politica
2- Non avesse Berlusconi fatto la sua "discesa in campo", ritengo che l'idea di una "dittatura del PDS" sia una corbelleria dietrologica (siamo in democrazia, e non esistono solo i blocchi sociali che sostengono l'ex PDS, quindi eventualmente anche senza Berlusconi si sarebbero formate forze politiche alternative)
3- Il quinquennio berlusconiano non ha affatto giovato all'Italia, a mio modesto parere, e ne ho esposto le ragioni negli 11 punti precedenti
4 (che aggiungo ora) - sarà trito come argomento, ma dopo 3 esperienze di governo punite dagli elettori (non essendo mai stato riconfermato dopo un proprio governo, ma solo eletto dopo essere stato all'opposizione), forse Berlusconi dovrebbe anche cedere la mano a qualche altra persona.
5 (di nuovo, aggiunto ora) - averci regalato il Porcellum, di cui penso ogni male possibile e immaginabile (penso a ragione, dopo quel che si è dimostrato)
6 (ultimo punto aggiunto) - gli interessi di Berlusconi spesso sono contrastanti con quelli del Paese; vedere la maxi-multa che dovremo pagare per via della sentenza europea su Europa7, situazione alla quale si è arrivati per via degli interessi di Berlusconi nelle proprie reti private (nella fattispecie, Rete 4)
Quanto alle colpe del governo Prodi e della sua formazione politica:
1- eccessivo piegarsi alle idee vaticane (che sono anche diverse da quelle cattoliche intese come cristiane), colpa condivisa da quasi tutte le forze politiche (SA e Radicali esclusi);
2- negli ultimi due anni, non aver saputo accompagnare la robusta cura fiscale (necessaria dopo, mia opinione ma non solo, anzi!, i disastri contabili degli anni precedenti) con una necessaria politica di incentivi alla crescita e alla produttività, e nel non aver saputo infondere speranza alla gente in contemporanea;
3- essersi troppo piegata ad alleanze sbagliate e solo opportunistiche, vedi il Ceppalonico, la presente Sinistra Arcobaleno, Dini, eccetera;
4- corollario del precedente, aver affidato molti ministeri a gente del tutto inadeguata, e aver aumentato di troppo la dimensione del governo (imputabile, anche ma decisamente NON SOLO, alla legge elettorale);
5- non aver saputo intervenire sui punti che indicavo come negativi del governo precedente, come promesso nel programma: oggi andiamo al voto con una situazione per molti versi uguale a quella del 2006, tranne grazie al cielo non i conti pubblici, grazie a Prodi e TPS (sono una mosca bianca, lo so, ma del governo precedente, almeno TPS lo riconfermerei subito).
6- colpa prevalentemente di Veltroni: non aver saputo frenare l'impulso a formare il PD a tempi più propizi, più avanti, generando una forza centrifuga che ha condotto allo sfaldamento di gennaio
Detto questo però, il governo uscente ha saputo fare parecchio: appoggiare Letizia Moratti e Milano nell'ottenere Expo 2015 (il governo Berlusconi non sostenne adeguatamente Trieste nel 2003); aver riconciliato l'Italia con le posizioni europee, recuperando la frattura creatasi quando stupidamente (mio parere) inseguimmo Bush; aver in generale rinforzato molte delle nostre relazioni estere.
Come vedi, non sono del tutto cieco alle colpe della parte politica che sostengo. Ritengo tuttavia che non sia composta solo da "marxisti" e "socialisti", per quanto quella fosse la natura dei partiti fondatori. Ritengo al contrario che ci siano molte altre persone che appoggiano, e influenzano, il mondo del PD: molti industriali, intanto (come dimostra l'appoggio di Montezemolo o quello di De Benedetti); buona parte del mondo scientifico; giovani precari e persone che sono nate politicamente dopo, o verso, la morte dei sistemi politici pre-caduta del muro di Berlino. Al punto che, al contrario dei comunisti dell'ex correntone (ora SA), dal PD non viene alcuna critica intrinseca al sistema di produzione capitalista (il che è il marchio di fabbrica dei marxisti).
Detto questo, non voterò Partito Democratico solo perché sono antiberlusconiano (sì, lo ammetto, ma la mia non è un'ammissione di fede - mi baso su fatti concreti quali le condanne di gente come Previti - pur essendo conscio che gente del genere, purtroppo, se ne trova benissimo anche nella parte politica che sostengo).
Ritengo infatti che Berlusconi sia il rappresentante di una cultura politica e sociale dalla quale mi sento distante: quella degli avvocati e dei professionisti in generale (non è un caso che siano tra i suoi maggiori sostenitori), ovvero da "caste" o "corporazioni" interessate più nel difendere i propri privilegi che nel modernizzarsi, rischiare. Un'Italia che si vanta di avere "fabbrichette" piccole, perché piccolo è bello, e artigianale è meglio - ovvero un'Italia a mio vedere miope, che non vede che il futuro è nell'eccellenza della ricerca o nel creare grossi gruppi aziendali, perché i piccoli vengono stritolati in un mondo globale.
Una cultura, d'altra parte, volta anche troppo al mondo di carta della Borsa, e a quello sterile degli immobili. Per fare un esempio, dopo il provvedimento del 2002 con cui si autorizzava il rientro in Italia di capitali (anche di dubbia origine) quel blocco di persone (che suppongo essere favorevoli a Berlusconi, avendo essi da lui ricevuto un grosso favore) hanno preferito investire in banche, Borsa e immobili. Beni totalmente, inutilmente sterili. Con quei soldi, avrebbero potuto benissimo creare decine di aziende e migliaia di posti di lavoro, incentivare la ricerca nelle proprie...ci sono tante cose che quelle persone avrebbero potuto fare, e non hanno fatto.
Ecco, io spero che i Democratici abbiano un'idea diversa della società e di come investirne le risorse. Vedremo (probabilmente no) se ho ragione a sperare.
Infine, riguardo a Bossi. Conosco alcuni leghisti, è vero, e non sono persone violente. Fatto sta, però, che di leghisti violenti ce ne sono. Borghezio, in questo senso è insuperabile (so che ha anche SUBITO violenze, ma ciò non toglie che ne abbia commesse).
In ogni caso, OGNI incitamento alla violenza (iperbolico o meno) va condannato. Gli istigatori alla violenza che tu citi sono talvolta stati solamente istigatori verbali, e guarda cosa hanno causato in Italia negli anni di piombo! E per assurdo (so che il mio ragionamento è iperbolico ;-) ), allora, dovremmo considerare non colpevoli anche molti imam: in fondo, loro non COMPIONO violenze, ne parlano soltanto, magari in termini iperbolici!
Grazie per la discussione, in ogni caso; è un piacere confrontarsi con persone ragionevoli :-)
Mannaggia, amico Luca! Mi fai sentire come Sordi l' amerecano alle prese col la pastasciutta: "Macaroni, voi me provocate e io me ve maggno"!!
Vabbè, sei troppo gentile perchè io possa continuare a dirti che non mi va di ripetermi. Ti risponderò, ma non oggi: ormai sono cotto e comincio a vedere lo schermo doppio.
Per ora accontentati del mio ultimo post, appena pubblicato, ok?
Si tratta di un pezzo degno dei berluscones più sfegatati, insomma, poco razionale e molto viscerale, ma pazienza: sopravviverai!
A domani. Ciao!
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