sabato 12 aprile 2008

Il Vice-Papa laico sul giornale e il Cazzaro in TV

Mi aspettavo, stamattina, l' indicazione di voto del papa Mieli e invece mi sono ritrovato a leggere le geremiadi del suo vice che continua ad invocare l' inciucio, pur facendo finta che l' argomento sia ormai archiviato, "per colpa" di Berlusconi, manco a dirlo. A dimostrazione di questa colpa, prende per buono l' attacco che il Cavaliere avrebbe portato al Capo dello Stato non riconoscendogli il suo essere super partes.

Quello che contraddistingue tutti i nemici di Berlusconi, dai peones incolti e livorosi che incontri in Internet, fino ai coltissimi opinionisti dei giornali, è che non "ascoltano" - sistematicamente - quel che il Cavaliere dice. Delle spiegazioni che Berlusconi fornisce odono il suono, certo, ma non ascoltano le parole. Pare che siano afflitti da un evidente corto circuito fra apparato uditivo e cervello ....

La cosa non deve stupire. L' homo sapiens ha questa caratteristica: rifiuta a priori di considerare ciò che non gli piace. Questa umanissima caratteristica è particolarmente sviluppata in chi affronta la politica con spirito giacobino o, per chi ignorasse il significato di questo vocabolo, con lo spirito del tifoso da stadio: tutto ciò che fanno i campioni della mia squadra è buono e santo mentre tutto quello che fanno quelli della squadra avversa è cattivo e diabolico.

Conseguenza: che ascolto a fa' quel che dice Veltroni se io sono berlusconiano? E viceversa: che ascolto a fa' quel che dice Berlusconi se io sono veltroniano?

Chi ragiona (si fa per dire) in questi termini non è necessariamente un imbecille: lo facciamo più o meno tutti. Io stesso devo fare degli sforzi enormi per impormi di ascoltare quel che dice Veltroni, quindi so di cosa sto parlando.

Ieri, a Matrix, mi sono imposto di ascoltare attentamente tutto ciò che diceva Walter e vi do la mia parola di onore che l' ho fatto, l' ho fatto con lo stesso impegno con cui avevo seguito il discorso che aveva pronunciato quando era sceso in lizza (si fa per dire) per assumere la carica di segretario del nuovo PD.

Ricordo nitidamente la mia reazione di allora: "Questo parla come Berlusconi"! E avevo aggiunto "Cazzo, che svolta! Sta a vedere che 'sto paese, seppellito finalmente il post-comunismo, mi può diventare civile"?!

Durata della mia illusione? Molto inferiore a quella dello stesso Berlusconi che, attorniato come è da consiglieri ex-democristiani ed ex marxisti, ci ha creduto più a lungo di me che studio da 40 anni gli uni e gli altri e che, non essendo un politico e non avendo mai fatto politica attiva, ho potuto conservare una certa lucidità da etologo ....

Io, dunque, so perfettamente - da decenni - che Veltroni è un cazzaro, ma gli ho concesso, per qualche mese, quella buona fede (nel propugnare la svolta) che negavo ai suoi compagni di partito e infatti mi chiedevo cosa sarebbe successo una volta che avesse perso le elezioni. Mi rispondevo che sarebbe dipeso dall' entità della sconfitta: PD a meno del 35%, Walter in Africa, PD a più del 35%, Walter saldamente a capo della opposizione.

Una volta che ho deciso di fargli credito della buona fede, devo confessare che non lo ho ascoltato più nè con attenzione, nè senza: come compariva il suo faccione, cambiavo canale e lo stesso facevo col Cavaliere, tanto sapevo che avrebbe ripetuto sempre lo stesso discorso.

Berlusconi, infatti, come tutte le persone che parlano di fatti concreti, non può che ripetersi.

Solo chi parla di aria fritta può sbizzarrirsi in voli pindarici dalle traiettorie sempre diverse ...

Dunque, nei giorni della campagna elettorale, mi sono limitato a commentare quel che i giornalisti riferivano di quel che Walter e Silvio andavano dicendo.

Ma torniamo a bomba: le interviste di ieri a Matrix. Trattandosi delle ultime esternazioni della campagna elettorale, ho seguito con la massima attenzione entrambi i contendenti.

Ebbene, a parte l' indicazione di qualche punto del programma, il Walter ha parlato di aria fritta: intenzioni, ideali, sogni, costernazione all' idea del tragico destino del nostro paese se cadesse in mano dei leghisti (!!!) e di chi non rispetta la sacralità delle istituzioni, come il Cavaliere Nero, e via cazzeggiando. Fatti concreti? Zero, doppio Zero ....

A onor del vero, almeno in parte, la colpa è stata anche di Mentana che ha favorito la vena cazzara del nostro eroe di cartapesta, con domande altrettanto insulse delle risposte. A Walter non è parso vero seguirlo su quella strada e ha finito per fare una figura peggiore del dovuto.

Alla sfiga (per Veltroni) di aver dovuto rispondere ad un intervistatore cazzaro quanto lui, si è aggiunta quella che il sorteggio ha decretato che a parlare per ultimo fosse il Cavaliere!

Il Silvio ha esordito mettendo immediatamente in un angolo il buon Chicco Mentana e lasciandocelo per tutto il tempo dell' intervista. Dopo di che ha iniziato a snocciolare a mitraglia analisi, numeri, problemi e soluzioni degli stessi. Come fa ogni buon oratore, ogni tanto il Cavaliere dava tregua agli ascoltatori con una battuta e poi, riacchiappata la loro attenzione, riprendeva a martellarli di fatti concreti.

So bene che nessuno mi crederà, ma io ho la presunzione di aver fatto una analisi obiettiva, tecnica, dei due discorsi: fra i due intervistati non c'è proprio stata partita!

Sono però consapevole anche di un altro fatto: la mia è una opinione, non la verità. Perchè è solo una opinione? Per il semplice fatto che io, in un politico, cerco quel che mi ha dato Berlusconi, cioè l' indicazione dei problemi concreti e quella di una soluzione concreta ad essi.

Se, invece, io mi aspettassi, da un politico, che solleticasse la mia irrazionalità e mi facesse sognare quel che non è realizzabile, allora direi che è stato Veltroni il più bravo e darei a lui la vittoria del match di ieri sera.

Morale della favola: l'incontro di ieri non ha spostato un solo voto, come tutta la campagna elettorale, del resto. Gli incerti che amano sognare voteranno per Veltroni, gli altri no. Punto!

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3 commenti:

Andrea ha detto...

Purtroppo ci sono molti sognatori anche dalla nostra parte. Ma al di fuori del PdL. E spero veramente che non contribuiscano a regalare v'ennesimo sorriso vuoto al cinematografaro.
Coem diceva il grande Albertone: nù anna A DESTRA che c'è er burone da maranella. Orait? Orait!;)

*paraffo* ha detto...

Lo spero anche io, caro Andrea. Non ho parlato dei voti dei sognatori che voteranno Destra e UDC solo per scaramanzia ..... o meglio, come sostenevo, perchè è difficile guardare alle cose che non ci piacciono!!!!

Buona giornata, amico!

*paraffo* ha detto...

prova