venerdì 21 marzo 2008

Un po' di chiarezza su Veltroni e Berlusconi

(nella foto del Corriere: il Re e le sue teste di legno - di allora - al gran completo: Napolitano, De Mita, Lama, Sua Maestà e Craxi. Sostituite il re con il giovane Principe Elkan, De Mita con Marini, Lama con Epifani, Craxi con Veltroni e Napolitano con .. Napolitano e avrete l' immagine del potere antiberlusconiano di oggi e del potere antiliberale di sempre).

Stamattina posto un mio commento all' intervento di un cortese ospite verltroniano del mio blog.
Chi avesse la curiosità di seguire tutta la discussione può cliccare qui

Prima di entrare nel merito, voglio riferirti le impressioni generali che il tuo scritto ha generato in me.

1. "Ma che bravo ragazzo ho incontrato stavolta: intelligente, civile, appassionato e disposto al dialogo".
2. "Il mondo virtuale di internet è molto reale: in internet trovi una persona intelligente ogni cento imbecilli (oggi sono ottimista), esattamente come nella vita reale, con una differenza (a favore di internet) e cioè che, se sai ascoltare con attenzione, individui molto più in fretta a quale delle due specie appartenga il tuo interlocutore: l' anonimato e la comunicazione scritta lo mettono a nudo rapidamente. Insomma, checchè possa sembrare, in internet è molto più facile "smascherare" le persone, vederle per quel che sono davvero e Macondo è una persona per bene.
3. Il mio giovane amico sa tutto del governo Prodi ma non sa niente del governo Berlusconi e, soprattutto, sa poco della storia patria, almeno dal 1945 ad oggi.

Credo opportuno iniziare la mia risposta al tuo intervento argomentando il terzo punto. Tu, Macondo, malgrado le mie ripetute sollecitazioni, non mi hai fornito alcun dato che documentasse concretamente il tuo giudizio negativo sull' amministrazione Berlusconi. Hai usato solo i dati che ruotano attorno al Pil per sostenere quanto li avesse migliorati Prodi. Prodi li ha effettivamente migliorati, ma ti sei dimenticato di considerare che il merito del miglioramento è dovuto a due fattori:

1° qualsiasi risultato (positivo o negativo) conseguito nel primo anno da un governo appena insediato è merito (o demerito) dell' azione del governo precedente.
2° il fattore C (c come culo) ha voluto che l' insediamento del Governo Prodi coincidesse con una ripresa economica generale dell' Europa e che, pertanto, il cosiddetto risanamento attribuito a Prodi è stato determinato dall' aumento delle entrate che quella ripresa economica (oltre alle riforme fiscali di Tremonti) ha generato.

Il fattore C ha fatto da pandant al fattore S (s come sfiga) che ha condizionato, invece, tutto il quinquennio berlusconiano con una crescita economica bassa in tutta Europa e, quindi, bassissima in Italia. (Poi ti spiego perchè quando la Germania, ad esempio, cresce del 5% l' Italia - qualsiasi sia il governo in carica - cresce del 2%).

Le promesse elettorali di Berlusconi del 2001 si basavano sulle stime di crescita di allora. Se quelle stime si fossero concretizzate, le sue promesse sarebbero state mantenute, ma così, purtroppo, non è stato. In quei 5 anni, l' economia non è praticamente cresciuta e questo, SOLO QUESTO, spiega i numeri negativi che tu hai citato e spiega, per la stessa ragione, il miglioramento dei suddetti numeri, quando la crescita c'è stata, non ti pare?!!!

In ogni caso, il fatto che - in quella congiuntura economica - Berlusconi abbia realizzato la metà del suo programma (come hai indicato tu stesso) - ammesso che questa valutazione sia veritiera e non riduttiva (lui sostiene che lo ha realizzato all' 85%, ma alcuni economisti di sinistra parlano del 65%), costituisce, a mio giudizio, un ENORME merito e non un demerito, come sostieni tu.

Io ho la certezza (che però purtoppo è indimostrabile perchè la storia non si fa con i "se", ma che è dimostrabile con l' uso della logica e poi cercherò di farlo), che se il quinquennio 2001-2006 avesse visto Prodi al Governo, noi ci saremmo impoveriti in modo molto più massiccio e drammatico.

Quanto alla mia affermazione che tu non conosca la storia patria, la ricavo da questa tua frase (oltre che, naturalmente, dalla tua fiducia acritica in Veltroni):
"Ad ogni modo non puoi certo accusare la sinistra di aver creato il debito pubblico in 30 anni di governo, a meno di non voler definire "sinistra" la DC, cui molti esponenti sono tra l'altro ancora oggi vostri alleati politici"

Io non ho accusato la "sinistra" ma il "centrosinistra" cioè DC+Sinistra, cioè esattamente lo stesso connubio (a proporzioni oggi numericamente invertite) che ha governato ininterrottamente per tutti i 35 anni che hanno determinato la crescita mostruosa del debito pubblico.

Ed ora, ti prego, sforzati di mettere in atto tutta la tua capacità di ascolto: la DC, imbarcando prima i socialisti di De Martino, poi quelli di Craxi, poi, dopo tangentopoli, i comunisti diventati DS, infine (nel 2006) persino i comunisti rifondaroli, ha determinato quello sfacelo non solo econimico, ma di sistema, di cui oggi tutti ci lamentiamo.

Non solo, ma devi anche sapere che quando il PCI era all' opposizione, cioè fino a tangentopoli, ha votato puntualmente TUTTE le leggi di spesa e tutte le leggi che hanno determinato le degenerazioni del sistema che lo sciagurato connubio DC-PSI ha promosso. Ergo: democristiani e socialisti e comunisti, tutti insieme, hanno saccheggiato impunemente l' Italia dal primo governo di centrosinistra fino all' ultimo, quello appena defunto, e hanno contribuito al disastro, persino quando ha governato Berlusconi, nel senso che hanno fatto una opposizione selvaggia e distruttiva facendo credere all' Italia e all' estero, (quindi anche ai vari Financial Times) che stavamo vivendo il periodo più buio della storia repubblicana, che eravamo governati da un mafioso corrotto e corruttore che ci stava affamando e che stava preparando un nuovo ventennio fascista.

Ma voglio fornirti un' altra nozione storica tanto ovvia quanto FONDAMENTALE (ignorata o dimenticata da chi parla di politica nei blog o in TV): la politica è gestione del potere! Ed il potere VERO, da che mondo è mondo, è quello economico. Traduzione: una volta chi aveva i soldi governava direttamente. L' imperatore, il Re, il Principe, il Duca non erano dei tizi che passavano di lì per caso, più o meno unti dal Signore Iddio, erano - semplicemente - quelli più ricchi. Con la rivoluzione borghese (quella francese) la ricchezza è passata dai nobili ai borghesi ma non a tutti i borghesi, solo a quelli più ricchi che hanno imparato presto a servirsi, in politica, di teste di legno. Il primo di queste teste di legno è stato Napoleone Bonaparte che governava, certo, ma per conto della oligarchia borghese che lo sosteneva. Da allora è sempre stato così: i veri potenti stanno nell' ombra e i loro rappresentanti siedono in Parlamento e nei Governi e lì stanno per curare gli interessi dei loro Padroni.

Mussolini è stato la testa di legno del capitalismo Italiano che allora era composto dai latifondisti e dai quattro industriali di allora tipo Agnelli e Pirelli, tanto per fare qualche nome. Dopo la guerra (durante la quale i suddetti signori si sono arricchiti a dismisura) Mussolini è finito a piazzale Loreto, e Lor Signori, i Padroni Veri, hanno scelto le nuove teste di legno che governassero per conto loro e hanno scelto (per forza di cose, vista la divisione in due del mondo) i Democristiani. Per 25 anni è andata bene così, poi i democristiani si sono logorati (anche perchè il paese era cresciuto voricosamente, gli analfabeti erano andato scomparendo, gli operai avevano preso coscienza del loro potere contrattuale ecc ecc) e allora i Padroni del Vapore hanno dovuto imbarcare i Socialisti per "coprirsi a sinistra". E per altri vent' anni è andata bene così. Poi democristiani e socialisti si sono logorati anch' essi e i Padroni del Vapore hanno deciso di sbarazzarsi di Craxi e de Mita, che non riuscivano più a curare bene i loro interessi, ed hanno dato il via libera a Tangentopoli, il cui risultato è stato affiancare i democristiani di sinistra agli ex comunisti (che, entrambi, non a caso erano rimasti fuori dalle "cure" di Di Pietro e che per questo lo hanno premiato aprendogli la carriera politica). A quel punto, il nuovo assetto sarebbe stato sancito dalle elezioni del 1994.

Tu avevi 11 anni soltanto, Macondo ma forse te lo ricordi. Ochetto aveva messo a punto la sua "gioiosa macchina da guerra" e avrebbe stravinto le elezioni diventando lui la nuova testa di legno dei Poteri Forti di sempre (Agnelli e gli altri Capitalisti Parassitari che dominavano Confindustria allora come oggi e come sempre) se ...... se per la prima volta nella storia d' Italia, non fosse intervenuto un altro Potere Forte, quello messo in piedi in poche settimane da Berlusconi e dai suoi clienti pubblicitari, cioè i nuovi imprenditori italiani, quelli che lavorano e producono senza l' assistenza dello Stato, anzi osteggiati in tutti i modi possibili ed immaginabili dai governi di centrosinista, cioè dai rappresentanti dei vetero capitalisti di sempre che hanno bisogno di uno stato scalcagnato per continuare a saccheggiarlo impunemente!

Berlusconi ruppe le uova nel paniere, sventò il piano e, orrore, si permise persino di vincere le elezioni! Incredibile, inaudito, insopportabile! E per Berlusconi iniziò il calvario: tutto il vecchio establishment unito e compatto contro di lui, contro l' intruso, contro il blasfemo, contro colui che voleva far cessare il dominio assoluto di Agnelli e degli altri Parassiti come lui che, prima di lui, hanno succhiato le ricchezze del nostro paese dalla unità d' Italia in poi e determinato la sua arretratezza istituzionale e infrastrutturale, indisturbati, impuniti, arroganti ma .... nascosti! Berlusconi, invece, non ha usato teste di legno e si è preso addosso tutti gli strali del mondo, compresi quelli del Finacial Times, amico Macondo, quel giornale che considerava Agnelli un principe e Berlusconi un parvenu impresentabile ....

Dopo appena pochi mesi dall' insediamento a palazzo Chigi, avvenuto il 10 Maggio del 1994 , Dini lo sostituiva al governo il giorno 17 maggio 95. Cosa era successo? Quisquilie: un avviso di garanzia da parte della Procura di Milano con la Lega che si cagò sotto e ritirò la sua fiducia.

Durante la campagna elettorale delle elezioni successive, quale fu l' argomento principe del centrosinistra? Berlusconi ha dimostrato di non saper governare (aveva governato appena 6 mesi perchè la crisi di governo fu lunghissima)! Ti ricorda niente questa affermazione?

Come vedi, Macondo, questa volta non ho risposto punto per punto al tuo intervento. L' ho fatto di proposito perchè è inutile accapigliarci sui particolari se prima non siamo certi di parlare dello stesso argomento.

L' argomento da chiarire prima è chi sia Berlusconi e cosa e chi rappresenti e chi sia Veltroni e cosa e chi rappresenti. Solo se sappiamo, entrambi, di cosa stiamo parlando, possiamo capirci fra noi e poi, eventualmente, discutere se sia meglio parteggiare per l' uno o per l' altro dei due Poteri Veri che si fronteggiano: quello dei vertici di Confindustria e della Banche e della Finanza (rappresentati oggi, dal centrosinistra di sempre finalmente riunito in un unico partito, il PD di Veltroni e Marini) o quello dei peones di confindustria, cioè degli imprenditori che rischiano i loro soldi, che lavorano sodo e che producono ricchezza "vera", rappresentati da Berlusconi.

Capisci meglio, ora, perchè diffido di Veltroni, perchè considero il suo nuovismo l' ennesimo escamotage perche i Poteri Forti di sempre possano continuare a governare e a finire di affossare questo povero paese?

Grazie per la pazienza e il tempo che mi dedichi.

Ciao!





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il cannocchiale

3 commenti:

Davide Andriolo ha detto...

Ti ringrazio per i complimenti immeritati ma ti chiedo di non giocare coi numeri e con la storia patria, perché non ne sono ignorante.
Partiamo dai numeri, io i dati te li ho forniti, dati numerici (debito, avanzo primario, disoccupazione...) a cui avrei potuto aggiungere molti più argomenti politici ma non l'ho fatto, perché sulle idee politiche abbiamo idee differenti, entrambe valide probabilmente, dipendenti da diversi modi di vedere le cose e di interpretare la realtà, e probabilmente ognuno resterà con le sue.
Ho solo "dato i numeri" :-p e tu a questi numeri hai risposto con fattori C e fattori S, che se avessi provato a argomentare all'esame di economia politica dubito mi avrebbero portato la simpatia del professore...
Sono d'accordo, comunque, sul riconoscere meriti e demeriti dei governi precedenti, nell'analizzare i dati economici, e non è un caso infatti che la crisi italiana sia iniziata nel secondo anno berlusconiano.
Anche a fronte di una situazione economica internazionale non favorevole, comunque, l'Italia aveva e ha bisogno di rompere le catene che ne bloccano lo sviluppo, catene corporative che fan parte della nostra storia, che han portato al fascimo (che non è stata una parentesi ma forse la massima espressione di un certo tipo di sottocultura italiana) e che ancora oggi frenano il fiorire del mercato.
Rompere queste catene ha costo zero dal punto di vista economico, per uno stato. Liberalizzare i mercati è una misura necessaria e normale per qualunque destra europea, misura che poteva tranquillamente essere adottata nel quinquennio berlusconiano, ma non è stata fatta per non scontentare l'elettorato base del centrodestra italiano, fatto di corporazioni e provincialismo (si veda il caso alitalia ad esempio).
Tornando alla storia patria, la sinistra di cui parli ha governato per molto meno di 30 anni, e si trattava di un partito socialista che aveva perso la sua anima, tanto che adesso molti dei suoi esponenti di allora sono schierati nel centrodestra, e lo stesso Berlusconi era e continua a essere un devoto di Craxi (anche per i tanti favori che ha goduto da quel governo, in primis le concessioni televisive).
La mia fiducia in Veltroni, come vedi, non è acritica. Deriva forse da una totale mancanza di fiducia in Berlusconi, che per me si è solo trovato scoperto dalla protezione che Craxi (che fino ad allora era stato il suo Napoleone, per restare con la tua metafora) e ha deciso dunque di "scendere in campo" per portare avanti di persona i suoi interessi, prendendosi tutte le accuse dell'essersi autoproclamato Napoleone lui stesso. Il connubio politico-economico che ha portato alla ricchezza di Berlusconi passa molto dal suo amico Craxi (e questo è appurato da una montagna di carte e intercettazioni) che gli ha permesso di agire nella legalità modificando le leggi proprio a suo favore, soprattutto in ambito televisivo.
Questo è il mio punto di partenza, e forse hai ragione tu, "è inutile accapigliarci sui particolari se prima non siamo certi di parlare dello stesso argomento".
Io parlo dell'inesistenza di un centro-destra serio in Italia, perché governato dagli interessi dichiarati del più grande imprenditore italiano e da tanti interessi particolari dei suoi alleati ), interessi che gli impediscono di fare delle riforme anche in senso semplicemente liberale.
Veltroni rappresenta invece perfettamente quella parte di paese che lavora e produce ricchezza vera, secondo me. Soprattutto in termini di ricchezza potenziale, per il futuro. Non mi raccontare della finanza che vota PD, la sua base è fatta di giovani, di precari, di ricercatori, molti anche costretti a andar via dalla propria città o addirittura dall'Italia per poter portare avanti il loro lavoro.
Veltron, per me, è davvero l'ultima spiaggia per questa Italia, spiaggia che forse non troverò pulita come spero, ma non ci sono alternative, e allora tanto vale crederci e nuotare verso di essa.

Grazie a te della pazienza tua, forse il discorso partendo da basi così distanti difficilmente porterà a qualcosa, ma è bello potersi confrontare. Di certo non potrò farlo in questi giorni, essendo uno di quegli "emigrati" che approfitteranno dei 2gg di vacanza per tornare a casa.

Buona Pasqua

Anonimo ha detto...

Carissimo, se io fossi in te non parlerei così male di Craxi e dei suoi amici, perchè uno dei suoi più intimi, lo andrai a votare tra meno di un mese.
Negami che Berlusconi non fosse amico di Craxi, spiegami come mai i terreni di milano 2 e 3 sono diventate edificabili, una settimana dopo l'acquisto del Cavaliere. Negami che la prima legge sulla televisione non sia stata scritta da lui... ed andiamo oltre... ti riprendo una frase detta da Berlusconi in persona: "Sono stato obbligato ad entrare in politica", questa frase mi ha fatto tanto pensare, poi ho scoperto che se non sei niente, e non hai niente, ma hai un amico potente, puoi diventare ricco e potente anche tu. Se l'amico, non c'è più, devi scendere in campo di persona...Buon Voto.

*paraffo* ha detto...

Caro anonimo, il tono del tuo post mi ha fatto sorridere: sembra che tu abbia voluto svelarmi dei gran segreti!

Se avrai la pazienza di leggere, fra qualche giorno (le feste pasquali con il loro carico di impegni familiari stanno rallentando la vita di questo blog), la risposta che devo all' ultimo intervento di Macondo che trovi QUI, capirai perchè ho sorriso.

Per ora mi limito a contestarti questa frase: se non sei niente, e non hai niente, ma hai un amico potente, puoi diventare ricco e potente anche tu.

Se fai impresa in settori che dipendono dalla politica, come l' edilizia e le telecomunicazioni dove hai bisogno di piani regolatori e licenze per poter operare) l' "amicizia" di un politico potente non è un optional (o una mascalzonata) ma una ASSOLUTA necessità per qualsiasi operatore, persino per quelli integerrimi e non mafiosi come tu credi sia Berlusconi. Quanto poi all' idea che basti questa potente amicizia per poi avere SICURAMENTE successo, lasciami dire che è quantomeno .... bizzarra (ma molto vetero marxista, tanto che il neo-Veltroni inorridirebbe a sentirtela esporre). Immagino tu sappia quanti imprenditori dotati di amicizie potentissime (magari di quella dello stesso Craxi), abbiano tentato, prima di Berlusconi, la strada della TV senza riuscirci (Rizzoli e Mondadori, tanto per fare due nomi, e lo stesso Gruppo Fiat, se non ricordo male).

Intanto, buona Pasqua. Quanto al buon voto, non te lo auguro nemmeno perchè so già che ne darai uno pessimo! (Rido).