Ma la notizia vera è che Prodi non terrà la tradizionale conferenza stampa di fine campagna elettorale. Veltroni, già incazzato che l' affare Alitalia abbia ridato visibilità al nostro eroe, deve averlo pregato in ginocchio di non fargli la mascalzonata di farsi vedere dagli italiani a poche ore dall' apertura delle urne ....
Manco a dirlo, il Corriere sposa la tesi che la rinuncia sia stata determinata dalla sensibilità istituzionale del nostro, dalla squisita correttezza democratico per la quale va famoso, quella che lo consigliò di andare a Palazzo Chigi pur NON avendo vinto ma solo pareggiato le elezioni, quella che lo indusse ad occupare tutte le istituzioni pur avendone diritto solo alla metà.
Ma è inutile infierire: ci sta pensando Veltroni a fargliela pagare, obbligandolo a tragugiare quintali di cacca, tutti i giorni, poveretto.
Il Corriere della Sera
28 marzo 2008
Prodi: niente conferenza stampa finale
"Mi occuperò delle tensioni nel mondo"
Lettera a Petruccioli: il capo del governo non dovrebbe dare un «indebito vantaggio» alla sua parte politica
ROMA - Non c'è proprio più spazio per la politica nella vita del premier «in scadenza» Romano Prodi. Con una lettera al presidente della Rai Claudio Petruccioli ha espresso l'intenzione di rinunciare alla conferenza stampa al termine della campagna elettorale. Il motivo: tener fede al principio che il capo del governo non dovrebbe dare un «indebito vantaggio» alla sua parte politica. Cosa che peraltro il professore contestò all'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel 2006.
TENSIONI NEL MONDO - Il Presidente del Consiglio dimissionario ha detto in tutte le lingue che non intende più entrare nell'agone politico. Farò il nonno, aveva annunciato tempo fa. E ora, alla platea dell'Università di Friburgo che gli ha assegnato la laurea ad honorem in Scienze politiche, ha detto che nel suo futuro c'è spazio per "le tensioni del mondo". «Vacanze, riposarmi e dare, se possibile, un contributo anche informale alle tensioni che abbiamo nel mondo. Io sono sempre stato interessato alle relazioni con l'Asia, la Cina, l'India, il Medio Oriente e l'Africa, quindi questo è chiaramente qualcosa che merita di essere approfondito e di essere coltivato in futuro». La laurea a Prodi è stata motivata col fatto che lui «è un grande europeo» e c'è »la speranza che assuma un qualche ruolo internazionale».
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