Ad inizio mese, l'Istituto Piepoli spa ha effettuato un sondaggio per conto del Sole 24 Ore in cui, fra gli altri, era posto questo quesito:
E quanto conterà nel determinare il suo voto la proposta di introdurre criteri di maggior meritocrazia, che consentano sia a scuola che sul lavoro, sia nel privato che nel pubblico, di premiare davvero i migliori?
Ebbene, non ci crederete, ma le due risposte assommate (MOLTO+ABBASTANZA) divise fra gli elettori delle 5 liste più importanti, hanno dato un risultato ENORME, cioè oscillante fra un minimo dell' 86% ed un massimo del 90%!!! Ma non è finita qui: sapete a chi appartiene quel 90% di grandi estimatori del MERITO? Agli elettori della Sinistra Arcobaleno!
Capite? Quello stesso popolo italiano che ha fatto, fin dal lontano '68, degli esami scolastici e universitari una burletta, quello stesso popolo che ha permesso ai diplomati degli Istituti tecnici di accedere a qualsiasi facoltà universitaria, comprese quelle dove una solida cultura di base non è un optional, che ha distribuito le cattedre universitarie in base all' adesione al pensiero unico (quello catto-marxista), che ha inventato il salario uguale per tutti e in tutta la penisola, che ha fatto dell' impiego nella pubblica amministrazione una sinecura, del portaborsismo un' arte, del tiramo a campà una bandiera nazionale, dell' attività politica un mestiere a vita, del giornalismo una testimonianza di appartenenza politica ecc ecc, questo stesso popolo, dicevo, interrogato sull' opportunità di tornare a valutare il merito, ha urlato compatto come un sol uomo: Si, lo voglio.
E quelli che lo vogliono ancora di più di tutti gli altri sono gli elettori comunisti!
La piccola ipocrisia è una necessità per poter convivere civilmente coi nostri vicini di casa (e infatti si chiama buona educazione) e su questo non ci piove. Ma quando l' ipocrisia raggiunge questi livelli ed è diffusa tanto capillarmente da costituire la caratteristica preminente di un intero popolo, per questo popolo non ci sono speranze: è arrivato al capolinea della storia e merita solo di sparire per far posto a popoli più "freschi", più seri, cioè meno ipocriti.
E quanto conterà nel determinare il suo voto la proposta di introdurre criteri di maggior meritocrazia, che consentano sia a scuola che sul lavoro, sia nel privato che nel pubblico, di premiare davvero i migliori?
Ebbene, non ci crederete, ma le due risposte assommate (MOLTO+ABBASTANZA) divise fra gli elettori delle 5 liste più importanti, hanno dato un risultato ENORME, cioè oscillante fra un minimo dell' 86% ed un massimo del 90%!!! Ma non è finita qui: sapete a chi appartiene quel 90% di grandi estimatori del MERITO? Agli elettori della Sinistra Arcobaleno!
Capite? Quello stesso popolo italiano che ha fatto, fin dal lontano '68, degli esami scolastici e universitari una burletta, quello stesso popolo che ha permesso ai diplomati degli Istituti tecnici di accedere a qualsiasi facoltà universitaria, comprese quelle dove una solida cultura di base non è un optional, che ha distribuito le cattedre universitarie in base all' adesione al pensiero unico (quello catto-marxista), che ha inventato il salario uguale per tutti e in tutta la penisola, che ha fatto dell' impiego nella pubblica amministrazione una sinecura, del portaborsismo un' arte, del tiramo a campà una bandiera nazionale, dell' attività politica un mestiere a vita, del giornalismo una testimonianza di appartenenza politica ecc ecc, questo stesso popolo, dicevo, interrogato sull' opportunità di tornare a valutare il merito, ha urlato compatto come un sol uomo: Si, lo voglio.
E quelli che lo vogliono ancora di più di tutti gli altri sono gli elettori comunisti!
La piccola ipocrisia è una necessità per poter convivere civilmente coi nostri vicini di casa (e infatti si chiama buona educazione) e su questo non ci piove. Ma quando l' ipocrisia raggiunge questi livelli ed è diffusa tanto capillarmente da costituire la caratteristica preminente di un intero popolo, per questo popolo non ci sono speranze: è arrivato al capolinea della storia e merita solo di sparire per far posto a popoli più "freschi", più seri, cioè meno ipocriti.
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il cannocchiale
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