giovedì 27 marzo 2008

Un popolo di ipocriti

Ad inizio mese, l'Istituto Piepoli spa ha effettuato un sondaggio per conto del Sole 24 Ore in cui, fra gli altri, era posto questo quesito:

E quanto conterà nel determinare il suo voto la proposta di introdurre criteri di maggior meritocrazia, che consentano sia a scuola che sul lavoro, sia nel privato che nel pubblico, di premiare davvero i migliori?

Ebbene, non ci crederete, ma le due risposte assommate (MOLTO+ABBASTANZA) divise fra gli elettori delle 5 liste più importanti, hanno dato un risultato ENORME, cioè oscillante fra un minimo dell' 86% ed un massimo del 90%!!! Ma non è finita qui: sapete a chi appartiene quel 90% di grandi estimatori del MERITO? Agli elettori della Sinistra Arcobaleno!

Capite? Quello stesso popolo italiano che ha fatto, fin dal lontano '68, degli esami scolastici e universitari una burletta, quello stesso popolo che ha permesso ai diplomati degli Istituti tecnici di accedere a qualsiasi facoltà universitaria, comprese quelle dove una solida cultura di base non è un optional, che ha distribuito le cattedre universitarie in base all' adesione al pensiero unico (quello catto-marxista), che ha inventato il salario uguale per tutti e in tutta la penisola, che ha fatto dell' impiego nella pubblica amministrazione una sinecura, del portaborsismo un' arte, del tiramo a campà una bandiera nazionale, dell' attività politica un mestiere a vita, del giornalismo una testimonianza di appartenenza politica ecc ecc, questo stesso popolo, dicevo, interrogato sull' opportunità di tornare a valutare il merito, ha urlato compatto come un sol uomo: Si, lo voglio.
E quelli che lo vogliono ancora di più di tutti gli altri sono gli elettori comunisti!

La piccola ipocrisia è una necessità per poter convivere civilmente coi nostri vicini di casa (e infatti si chiama buona educazione) e su questo non ci piove. Ma quando l' ipocrisia raggiunge questi livelli ed è diffusa tanto capillarmente da costituire la caratteristica preminente di un intero popolo, per questo popolo non ci sono speranze: è arrivato al capolinea della storia e merita solo di sparire per far posto a popoli più "freschi", più seri, cioè meno ipocriti.

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il cannocchiale

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