Non faccio dell' ironia, io davvero amo i Compagni della Rifondazione Comunista. Sono gente onesta, che ha una visione del mondo che io non condivido, ovviamente, ma che rispetto .... soprattutto perchè, dopo la caduta del muro, è del tutto innocua, come sono innocui, tanto per fare un esempio, i testimoni di Geova o i soci della bocciofila di Pinerolo. Non solo sono innocui, i compagni di Rifondazione, ma spesso risultano utilissimi. Non dobbiamo forse a loro la caduta del 1° Governo Prodi? E alla caduta del 2° hanno collaborato attivamente: Mastella e Dini li hanno solo battuti sul tempo, stavolta, ma il primo a dire che quel Governo era malato grave è stato Bertinotti, se non ricordo male.
Utili sono anche adesso, in campagna elettorale. Il loro giornale spara a pallettoni su Veltroni un giorno sì e l' altro pure. Quindi, come può, un berlusconiano come me, non amarli? Leggetevi l' articolo di oggi che Liberazione ha dedicato all' ultima uscita di Veltroni sulle pensioni: una vera chicca! Non perdetevelo!
26/03/2008
Liberazione
«Se vinco aumento le pensioni»
Proposta: aumentiamole subito
Veltroni ha lanciato la sua ultima idea per la campagna elettorale, e non sembra male. Ha detto che se il Pd vincerà le elezioni aumenterà le pensioni. Soprattutto le pensioni più basse, quelle sotto i 25 mila euro all'anno. Ha giurato di avere un piano per trovare i fondi e ha fissato una data per deliberare l'aumento: luglio. Ha anche stabilito l'entità dell'aumento: 400 euro all'anno, circa 30-35 euro al mese. Non sarà una cifra enorme ma è già qualcosa.
Ora il problema è questo. Aumentare le pensioni, specie le pensioni più basse, è cosa buona e giusta. Però, dal momento che tutti i sondaggi dicono che Veltroni non vincerà le elezioni, è difficile, per lui, aumentare le pensioni a luglio, quando non ci sarà più il governo di centrosinistra. Il governo di centrosinistra invece c'è ora, e - grazie al famoso tesoretto - ci sono anche i soldi per aumentare le pensioni più basse. Allora è molto strano che il capo del principale partito di governo dica: "aumenterò le pensioni, ma non adesso: le aumenterò dopo aver perso le elezioni". Perché questo è il teatro dell'assurdo, non è una campagna elettorale.
Se davvero Veltroni pensa che sia giusto aumentare le pensioni basse, e che vada fatto in fretta, perché non aumentarle subito? Si dirà: perché ora il Pd non governa da solo ma governa con una coalizione dentro la quale c'è la "perfida" sinistra radicale. Giusto. Però la sinistra radicale è favorevolissima ad aumentare le pensioni, l'ha chiesto tante volte, non è stata ascoltata anzi è stata considerata - per questa richiesta - arrogante e massimalista. Dunque, ora che anche Veltroni ritiene giusta la richiesta arrogante e massimalista della sinistra, perché perdere tempo? Si convochi il consiglio dei ministri e si proceda per decreto. I voti ci sono e i soldi pure. Basta che la volontà politica sia vera.
Se invece si ritiene che no, è troppo complicato adesso mettersi a fare decreti e cose del genere, meglio aspettare luglio eccetera eccetera, allora però sarebbe magari il caso di sparare meno balle. Il cinismo dei politici, in verità, è già noto e spesso - nelle precedenti campagne elettorali - Berlusconi ce ne ha fornito molti esempi, però ora si sta un po' esagerando. Nei giorni scorsi, su questo giornale, Cesare Salvi ha spiegato come e perché la proposta di Veltroni di salario minimo è una truffa in piena regola, e ha detto che forse sarebbe il caso di rivolgersi all'autorithy per la «pubblicità ingannevole». Stavolta il carattere della proposta di Veltroni è ancora più chiaro: a Napoli, credo, la chiamano "Il pacco". In qualunque altro paese dotato di libera stampa, diciamo così, di fronte a una situazione così i giornali ti attaccherebbero i barattoletti dietro il paraurti del pullman. Alla povera Hillary Clinton, che si era semplicemente inventata di essere finita in una sparatoria durante una visita in Bosnia, e pare che non fosse vero, i giornali l'hanno fatta a fettine. Eppure era una bugia innocua, che non danneggiava nessuno e non illudeva migliaia e migliaia di persone.
Diciamo la verità: questa "berlusconizzazione" della campagna elettorale è l'aspetto più preoccupante di queste settimane di battaglia politica. La berlusconizzazione, decisa a tavolino dagli strateghi del Pd, ha sorpreso persino il "titolare", cioè Berlusconi stesso, il quale invece aveva deciso di tentare una campagna elettorale più sobria, e che ora - infilato in contropiede - è costretto a rimontare e sta cercando di inventare anche lui un numero adeguato di balle. Il problema è che alla fine di una campagna elettorale così, la politica ne uscirà a pezzi. Cioè la piccola dote di credito, di fiducia, che ancora esiste tra il popolo e la politica, rischia di finire polverizzato. Non c'è gran differenze, per la verità, tra le grida di Beppe Grillo e le balle di Berlusconi e di Veltroni. Sono nella stessa misura antipolitica.
Utili sono anche adesso, in campagna elettorale. Il loro giornale spara a pallettoni su Veltroni un giorno sì e l' altro pure. Quindi, come può, un berlusconiano come me, non amarli? Leggetevi l' articolo di oggi che Liberazione ha dedicato all' ultima uscita di Veltroni sulle pensioni: una vera chicca! Non perdetevelo!
26/03/2008
Liberazione
Veltroni lancia l'ultima promessa elettorale: le pensioni, che il Pd si è rifiutato di aumentare quando era al governo, le aumenterà dopo le elezioni. E se le elezioni le perde? |
Proposta: aumentiamole subito
Veltroni ha lanciato la sua ultima idea per la campagna elettorale, e non sembra male. Ha detto che se il Pd vincerà le elezioni aumenterà le pensioni. Soprattutto le pensioni più basse, quelle sotto i 25 mila euro all'anno. Ha giurato di avere un piano per trovare i fondi e ha fissato una data per deliberare l'aumento: luglio. Ha anche stabilito l'entità dell'aumento: 400 euro all'anno, circa 30-35 euro al mese. Non sarà una cifra enorme ma è già qualcosa.
Ora il problema è questo. Aumentare le pensioni, specie le pensioni più basse, è cosa buona e giusta. Però, dal momento che tutti i sondaggi dicono che Veltroni non vincerà le elezioni, è difficile, per lui, aumentare le pensioni a luglio, quando non ci sarà più il governo di centrosinistra. Il governo di centrosinistra invece c'è ora, e - grazie al famoso tesoretto - ci sono anche i soldi per aumentare le pensioni più basse. Allora è molto strano che il capo del principale partito di governo dica: "aumenterò le pensioni, ma non adesso: le aumenterò dopo aver perso le elezioni". Perché questo è il teatro dell'assurdo, non è una campagna elettorale.
Se davvero Veltroni pensa che sia giusto aumentare le pensioni basse, e che vada fatto in fretta, perché non aumentarle subito? Si dirà: perché ora il Pd non governa da solo ma governa con una coalizione dentro la quale c'è la "perfida" sinistra radicale. Giusto. Però la sinistra radicale è favorevolissima ad aumentare le pensioni, l'ha chiesto tante volte, non è stata ascoltata anzi è stata considerata - per questa richiesta - arrogante e massimalista. Dunque, ora che anche Veltroni ritiene giusta la richiesta arrogante e massimalista della sinistra, perché perdere tempo? Si convochi il consiglio dei ministri e si proceda per decreto. I voti ci sono e i soldi pure. Basta che la volontà politica sia vera.
Se invece si ritiene che no, è troppo complicato adesso mettersi a fare decreti e cose del genere, meglio aspettare luglio eccetera eccetera, allora però sarebbe magari il caso di sparare meno balle. Il cinismo dei politici, in verità, è già noto e spesso - nelle precedenti campagne elettorali - Berlusconi ce ne ha fornito molti esempi, però ora si sta un po' esagerando. Nei giorni scorsi, su questo giornale, Cesare Salvi ha spiegato come e perché la proposta di Veltroni di salario minimo è una truffa in piena regola, e ha detto che forse sarebbe il caso di rivolgersi all'autorithy per la «pubblicità ingannevole». Stavolta il carattere della proposta di Veltroni è ancora più chiaro: a Napoli, credo, la chiamano "Il pacco". In qualunque altro paese dotato di libera stampa, diciamo così, di fronte a una situazione così i giornali ti attaccherebbero i barattoletti dietro il paraurti del pullman. Alla povera Hillary Clinton, che si era semplicemente inventata di essere finita in una sparatoria durante una visita in Bosnia, e pare che non fosse vero, i giornali l'hanno fatta a fettine. Eppure era una bugia innocua, che non danneggiava nessuno e non illudeva migliaia e migliaia di persone.
Diciamo la verità: questa "berlusconizzazione" della campagna elettorale è l'aspetto più preoccupante di queste settimane di battaglia politica. La berlusconizzazione, decisa a tavolino dagli strateghi del Pd, ha sorpreso persino il "titolare", cioè Berlusconi stesso, il quale invece aveva deciso di tentare una campagna elettorale più sobria, e che ora - infilato in contropiede - è costretto a rimontare e sta cercando di inventare anche lui un numero adeguato di balle. Il problema è che alla fine di una campagna elettorale così, la politica ne uscirà a pezzi. Cioè la piccola dote di credito, di fiducia, che ancora esiste tra il popolo e la politica, rischia di finire polverizzato. Non c'è gran differenze, per la verità, tra le grida di Beppe Grillo e le balle di Berlusconi e di Veltroni. Sono nella stessa misura antipolitica.
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il cannocchiale
2 commenti:
Veltroni aumenterà le pensioni. SI'. Ma agli immigrati e parenti vari (mamma, papà, nonno, nonna & compagnia bella).
Vedere a:
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=250522
Con le condizioni in cui si trova il nostro sistema previdenziale!!!
z
Caro Zeus, se non ricordo male, alle ultime elezioni il partito dei pensionati si schierò con Prodi. Se ora è passato a Berlusconi, mi pare probabile che i nostri pensionati non crederanno alle bischerate previdenziali del Veltroni, non credi?
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